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27/04/25
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TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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L‘ARCHIVIO DELLA ‘ZINE - # 12 - Ayreon, Heretic, Hellion, Icon, Vendetta e.....
18/12/2013 (3212 letture)
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Siamo quasi a Natale ma, invece di rallentare il ritmo e dedicarsi solo alla normale amministrazione in attesa delle feste vere e proprie, Metallized schiaccia ulteriormente sull'acceleratore, con una massiccia dose di album dei più vari generi da scoprire o riscoprire, recensiti per voi. Non vi resta che prendere una fetta di panettone, uno o più bicchieri di spumante e rilassarvi davanti allo schermo; buona lettura.
DI UNA PICCOLA NOVITA' Dodicesimo "giro" di scritti inseriti direttamente in data base e piccola, ma importante novità per questa rubrica. Oltre al consueto recupero ed alla valorizzazione di un patrimonio musicale dimenticato a causa dello scorrere del tempo, o comunque non passato direttamente dalla nostra home, a partire da questa puntata vi segnaleremo anche alcune recensioni già presenti, ma che abbiamo provveduto a riscrivere in quanto non in linea con i nostri consueti standard qualitativi. Sperando che apprezziate i nostri sempre più massicci sforzi per fornirvi un servizio all'altezza delle aspettative, ecco dunque la lista dei nuovi gruppi che potete ora trovare a vostra disposizione. Cominciamo, come di consueto, con un po' di hard rock in varie salse:
Road - Road Una meteora. Non si potrebbe trovare un termine più calzante per definire i Road. Nati e morti nel corso del 1972, sono comunque riusciti a lasciare qualcosa di sé durante la loro breve vita, il loro primo e unico album omonimo.
Bad Axe - Bad Axe Gli anni 70, non diversamente da oggi, se non per la differenza in numeri, hanno rappresentato il proliferare di tantissime band destinate a durare pochi anni ed ancor meno dischi, finendo inesorabilmente nel dimenticatoio o ad appannaggio di pochi appassionati e collezionisti.
Icon - Icon Prodotto da Mike Varney e Dan Wexler, ecco l'esordio della band proveniente dall'Arizona. Il gruppo inizia la carriera sotto il nome di The Schoolboys a Phoenix, ma muta appellativo in Icon appena firmato il contratto con la Capitol Records, dopo essere stato scoperto dal titolare della Shrapnel Records.
Marseille - Unfinished Business Alzi la mano chi, vedendo per caso una puntata del famoso programma televisivo Art Attack, non è rimasto stupito almeno una volta dall'incredibile estro creativo di colui che, nell'edizione italiana, occupava alcuni minuti del programma per mettere in mostra uno dei suoi attacchi d'arte con tutti gli oggetti che poteva avere a portata di mano nella location prestabilita.
Dopo questo antipasto, passiamo quindi, nel segno della continuità temporale, ad un blocco di recensioni dedicato all'heavy più classico:
Witchfynde - Cloak & Dagger Eroi misconosciuti della NWOBHM, i Witchfynde sono a tutti gli effetti uno dei primissimi gruppi dell'ondata, data la loro fondazione originaria nel 1974, a cui seguirono diversi cambi di formazione che portarono poi nel 1979 alle registrazioni per il debut album Give ‘em Hell, uscito nel 1980.
Upper Echelon - Surface Tension Di ottimi lavori passati in sordina ve ne sono stati parecchi, in modo particolare negli anni 80, ed è proprio questo il caso di Surface Tension , album dei semi sconosciuti Upper Echelon. Ritrovarne una copia risulta difficilissimo, tuttavia ciò non va ad intaccare l'ottima qualità che pervade i circa venti minuti di durata dell'EP.
Hellion - Screams in the Night Dopo l'esordio sulla corta distanza, l'allontanamento dal gruppo (vedi relativo articolo della serie Donne Rocciose) a causa dell'atteggiamento maschilista dei suoi primi "compari" nei confronti della donna come cantante metal, salvo poi fare una figura barbina rimanendo senza nemmeno i diritti sul moniker, gli Hellion arrivano nel 1987 ad incidere un album vero e proprio
Tyran` Pace - Long Live Metal Long Live Metal, pubblicato nel 1985, è il secondo disco dei teutonici Tyran' Pace che segue cronologicamente il pregevole Eye to Eye uscito l'anno prima. La band, capitanata dal giovanissimo singer Ralf Scheepers (Gamma Ray, F.B.I., Primal Fear)
Crying Steel - Crying Steel Inseriti a pieno merito tra i pionieri dell'heavy metal made in Italy, i bolognesi Crying Steel non hanno purtroppo avuto il successo sperato e ad oggi contano appena tre studio album pubblicati tra il 1987 e il 2013, più vari demo
Ancillotti - Down This Road Together L'iconico singer della Strana Officina, il corpulento Bud Ancillotti, non è un tipo a cui piace stare con le mani in mano. Ecco dunque che, dopo la band madre ed i suoi Bud Tribe, porta in scena anche gli Ancillotti
Dopo questa mini scorpacciata heavy, il passo più naturale è passare al power, del quale vi proponiamo le seguenti recensioni, comprendenti anche la prima di quelle rifatte ex novo, ossia quella dei Mesmerize:
Centaur - Power World Formazione tedesca di culto, discretamente popolare in terra iberica e nelle lande nipponiche, i Centaur appartengono a quella cerchia di band che non ce l'hanno fatta per un pelo, finendo nel dimenticatoio nonostante all'epoca ogni qualsivoglia esponente del settore venisse incensato ed osannato dalla stampa specializzata.
Chroming Rose - Louise XIV Gli anni Novanta hanno rappresentato una sorta di periodo aureo per il power metal, che dalla scintilla tedesca si è evoluto in molteplici direzioni, a seconda dell'interpretazione più o meno sinfonica che le band hanno voluto dargli.
Mesmerize - Tales of Wonder Un esordio atteso dieci anni: se si volesse individuare un titolo a effetto per sintetizzare Tales of Wonder, opera prima dei nostrani Mesmerize, non potrebbe essere che questo. I cinque lombardi si fanno alfieri di un heavy/power molto arioso e ottantiano, costruito su riff esplosivi e linee vocali positive, quasi sognanti.
Galderia - The Universality I Galderia sono una band originaria di Marsiglia formatasi nel 2006 che, dopo due EP ed altrettanti full length pubblicati in regime di autoproduzione, è riuscita finalmente a sottoscrivere un importante contratto discografico con la label canadese Metalodic Records.
Sempre molto attese, poi, le recensioni di ambito thrash, stabilmente uno dei generi più seguiti dell'intera scena. Ecco cosa abbiamo recuperato per voi:
Thrashless - Awaiting Rebirth Non sempre è necessario possedere una tecnica da virtuosi o comporre canzoni intricate per generare piacere ed energia. I Thrashless lo sanno bene e col loro moniker spigoloso - indicativo del genere suonato - rilasciano il loro esordio autoprodotto.
Heretic - Breaking Point Delle band simbolo del metal ottantiano conosciamo tutto, ma proprio tutto: demo, full length, live album. Nella falange oplitica che queste capitanavano, però, vi erano tante realtà valorose che si sono perse in battaglia, subito o quasi, definitivamente o soltanto per qualche tempo. Come gli Heretic.
Minkions - Distorted Pictures from Distorted Reality La realtà di questa band dal nome tanto geniale quanto curioso nasce a Padova nell'estate del 2006, ad opera di Thrashard e Umbe, rispettivamente voce e chitarra del progetto. Già dalla copertina, dalla scelta dei titoli dei brani e dalla foto posta sul retro del disco ci rendiamo conto di trovarci di fronte a una di quelle band che fanno del loro stile un thrash grezzo e ignorante.
Headhunter - Parody of Life Il thrash tedesco alle spalle della Triade non ha mai lesinato prodotti di livello notevole, passati quasi in secondo piano a causa dell'ingiusta superficialità dei media specializzati. Nel grandissimo calderone di band che avrebbero meritato di più vi sono anche gli Headhunter.
Thy Gate Beyond - Enemy at the Gates Con Enemy at the Gates, i Thy Gate Beyond festeggiano i dieci anni dall'esordio discografico (The Power to Thrash, 2003) e realizzano il loro terzo full length ufficiale. La band di Pescara, che ha all'attivo anche tre demo, si rivelerà purtroppo non ancora pronta al salto di qualità.
Vendetta (GER) - Brain Damage I bavaresi Vendetta rappresentano una di quelle entità underground imprescindibili, la classica band che non ce l'ha fatta per un pelo. Fieramente arroccata sulle proprie visioni di estrema sinistra -evidenti anche nei testi- la formazione europea ha incarnato lo spirito del thrash metal germanico con un piglio tutto personale.
Spostiamoci velocemente nel settore prog-metal, dove ci imbattiamo nella seconda recensione rifatta, ossia quella di The Human Equation degli Ayreon
Ayreon - The Human Equation The Human Equation è un capolavoro. Cosa avvalora questa tesi? Tanti, tantissimi elementi; il più importante è forse il tempo. Valutare un disco come questo nel 2013 pone chi deve recensire davanti a un'opera ormai passata alla storia e saldamente inscritta nel monumento al progressive metal.
Infine, andiamo a chiudere il nostro resoconto con l'ultimo inserimento, appartente al settore death:
Devolved - Reprisal Se un gruppo decide di modificare innumerevoli volte la propria line-up, rimanendo con solo il batterista come membro originale, un perché ci sarà, giusto? Se in più un gruppo decide di voler compiere cambi di line-up, lo fa per cercare di modellare il proprio suono e portarlo sempre più vicino a quella che è l'idea di perfezione seguendo un pensiero singolare, giusto?
UN SODDISFACENTE BILANCIO Per il 2013 questo è quanto. La rubrica L'Archivio della 'Zine vi da appuntamento al 2014, con tante nuove recensioni da leggere e con un bilancio per l'anno ancora in corso che parla di sessantadue nuovi scritti inseriti fino a questo momento nel nostro data base (non tutti, a loro volta, citati in questo articolo, ma che troveranno spazio nel successivo), con una media di oltre cinque al mese, superiore a quella preventivata inizialmente. Sperando di avere sempre il vostro conforto nelle letture anche di questo materiale extra messovi a disposizione, non mi rimane che rinnovare l'appuntamento di cui sopra a voi "lettori-azionisti", probabilmente a Marzo, sempre nel segno del metal annidato nelle pieghe più recondite di Metallized.
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10
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In realtà io sono solo colui il quale ha il compito di segnalare alla vostra attenzione, un lavoro che è a carico di molti. Estendo quindi il tuo "grande" a tutti i colleghi coinvolti nella pianificazione e nella redazione delle recensioni data base e ti ringrazio per il tuo apprezzamento  |
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9
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grande Raven! occuparsi di band meno conosciute o finite nel dimenticatoio è ottimo per allargare la propria cultura metal. anche qui mi ritrovo ad aver ascoltato un terzo delle band.. quindi altra carne al fuoco!! ) |
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un momento, parliamo di recensioni fatte quando i ciriteri qualitativi della webzine non erano ancora quelli che conoscete, non di rifare tutte quelle che non condividete  |
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7
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Heaven and Hell e poi, con un grado d'urgenza leggermente inferiore, Blood of the Nations  |
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Cosa??? Ma è già rifatta..  |
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5
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Ottima sfornata di noti (pochi) e sconosciuti (molti) gruppi "minori". Tutta grassa cultura. Interessante anche la riscrittura di alcune recensioni (spero un domani anche di heaven and heell , tu Raven sai ). Grandi. |
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Siete i soliti grandi...grazie p.s. che bastonata agli Icon, lo riascolterò, e mi ero perso tutta la bagarre sotto quella rece:  |
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Grazie, i risultati dei vostri sforzi sono assolutamente graditi, e siccome certamente non sono dovuti incontrano la mia stima. |
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2
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E di questa attenzione noi ti ringraziamo. |
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Il conforto da parte mia, trattando titoli come quelli sovente menzionati in questa sede, lo avrete sicuramente, nonostante non mi trovi sempre d'accordo su valutazioni e giudizi (ma questo è assolutamente normale). Trovare qualcuno che si occupi di simili proposte musicali in tempi come questi, in cui pare non ci sia più interesse per approfondimenti sui medesimi (comprensibilmente, per certi aspetti), è davvero notevole e non può che far piacere. |
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