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27/07/24
DIVINE METAL FEST 7
ALTERNATIVE, C.DA ULIVETELLA - MONTENERO DI BISACCIA (CB)
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04/12/2018
( 3577 letture )
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Solo un anno fa usciva Gothica, ora a distanza di soli 12 mesi tornano i Ten. Il terminare del 2018 saluta il nuovo lavoro, Illuminati, quattordicesimo capitolo della saga del combo britannico, un modo per festeggiare e celebrare i 22 anni di carriera luccicante della band. Il settetto, brutta e inusuale come definizione ma sono ben sette gli elementi in formazione, fonda questa nuova release su un tema portante e scottante della nostra società odierna, il titolo si riferisce a quella ristrettissima élite mondiale che decide, orienta, impone, imbavaglia e direziona il mondo globale dei nostri giorni, poche centinaia di uomini che tengono al guinzaglio oltre 7 miliardi di esseri umani sul pianeta terra. Le tematiche si spostano su un asse esoterico, fitto di misteri e realtà nascoste, mentre lo stile scrittorio del gruppo rimane quello che i fan conoscono bene da tempo.
Invariata la formazione degli ultimi 3 album, esaltando l’intesa che si è venuta a creare nel tempo tra i vari membri, riuscendo a proporre un prodotto maturo e con tiro deciso, sia dal punto di vista creativo, sia nella capacità di arricchire lo stile, senza snaturare il classico sound che i seguaci del gruppo adorano e portano in palmo di mano. Anche le tematiche affrontate sono enfatizzate con atmosfere plasmate, ad hoc, in ogni singolo pezzo. Il team è ferrato anche in termini di registrazione e lavoro d’incisione, il singer Gary Hughes ha prodotto il CD, mixato e masterizzato da Dennis Ward, una collaborazione fattiva con quest’ultimo, che prosegue dal 2011 quando lavorò al missaggio del disco Stormwarning; non c’è che dire, una squadra affiatata e di lungo corso. Tempo di occhieggiare la copertina, molto significativa e di grande presa, poi si parte con l’opener Be As You Are Forever, oltre 8 minuti di musica, una vera e propria suite con cambi di atmosfere e tempi, strumenti in evidenza e ritmo diverso, ma tutto perfettamente legato e assemblato, il risultato è egregio: partono le tastiere con una lunga introduzione di oltre 2 minuti, dallo sfumato sapore celtico, poi giungono batteria e chitarre che descrivono cerchi furiosi nell’aere, Gary Hughes entra al minuto 3:12, le melodie si estendono, diventano epiche, le voci s’incrociano, il solismo delle due asce diventa funambolico. Shield Wall è molto dark nei cori grevi, la song fila dritta e regala melodie ficcanti con il frontman decisamente in forma su ogni registro espressivo, con le due guitar che battagliano a colpi di scale veloci e sensazioni provocate, altro centro indubbio sul target. The Esoteric Ocean, secondo singolo dotato di video, è uno scampolo bellissimo con coralità aggiuntive femminili dal piglio deciso, lo sviluppo risulta brillante e intrigante, armonie celestiali più soft ma dal grande nervo melodico, pezzo sublime con un ritornello che gioca sul pathos di chi ascolta. Jericho, primo singolo estrapolato, è suggestivo nel suo inizio dove si odono echi storici, il pezzo in sé non fa strabuzzare le scogliere ma è un esempio cristallino dell’equilibrio strumentale e della compattezza dei nostri, Rosetta Stone è uno slow con tutti i crismi che vale la pena di essere spiato da vicino. La titletrack parte da un interludio di pianoforte poi esplode su chitarre titaniche tritaossa, riff azzeccato, solo di grande livello, le linee vocali sono buone, come sempre, ma qui avrei preferito qualche tono grattato con qualche spicciolo di cattiveria speso per dare ancor più vigore alla performance, Heaven And The Holier-Than-Thou scocca su una base delicata per poi crescere secondo dopo secondo, virando su un inciso e melodie tra le più belle composte dai Ten, il gusto è molto americano ma la resa è davvero setosa e di gran classe. Exile sgasa via con semplicità lineare da AOR puro, Mephistopheles si mostra come una track molto oscura e ha un ritornello che richiama parecchio Heaven’s On Fire dei Kiss, conclude il platter la pianistica Of Battles Lost And Won, ballad dalle grandi eufonie e con un’impronta forte legata alla squisita interpretazione del cantante di Manchester.
Il disco sta ricevendo importanti riscontri nonostante l’uscita sia avvenuta pochissimi giorni fa, 26° nella classifica dei rock album della BBC e buone posizioni nella Billboard Top Hard Rock. A prescindere dalle classifiche, questo CD si presenta come un ottimo prodotto, con tutte le componenti a giusto incastro, al fine di sciorinare momenti di grande gusto all’ascolto, un vero ritorno “illuminato” questo dei Ten. Non solo chi li ama sarà soddisfatto, ma un’uscita di tale livello potrebbe allargare la schiera di nuovi fans.
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7
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Gran disco e musici di classe ma non sopporto l'abitudine di ficcare sempre effetti sonori tipo uccellini o voci varie che rovinano l'atmosfera delle canzoni un po' come facero gli Helloween con A little time ( la dannata sveglia) |
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6
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Piu' l'ascolto e piu' mi piace. 85 voto giusto, forse fin troppo contenuto. |
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5
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Ennesimo centro per i Ten, che ormai da decenni mantengono uno standard qualitativo veramente alto. Certo, qualche album meglio di altri, ma a mio parere dal buono in su. I fans sanno cosa aspettarsi e la band non delude. Il loro hard rock melodico intriso di venature a tratti epiche è inconfondibile, così come la voce di Gary Hughes. Ottima anche la prova dei chitarristi. Nel loro ambito i Ten sono sicuramente tra i primi della classe. Una sicurezza! Voto della recensione condivisibilissimo! |
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4
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Riscrivo...io non ringrazierò mai abbastanza i Ten per aver fatto quel capolavoro di Spellbound che contiene una delle mie canzoni preferite di sempre ovvero Red.
Questo disco è l'ennesima dimostrazione della bravura del gruppo nel saper scrivere un grande lavoro con la voce di Hughes, un cantante molto sottovalutato, come ciliegina sulla torta. Nel genere uno dei migliori dell'anno. |
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3
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Si é perso il mio commento: sintetizzo.
Stilisticamente e qualitativamente vicino a Gothica.
Per me i Ten meritano 100 alla carriera a prescindere. |
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2
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Bello ma inferiore al precedente Gothica, secondo me. |
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1
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caspita che uscita!!! Entra di diritto tra le 3/5 uscite top del 2018! Bravo, come sempre, Gary Hughes! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Be As You Are Forever 2. Shield Wall 3. The Esoteric Ocean 4. Jericho 5. Rosetta Stone 6. Illuminati 7. Heaven And The Holier-Than-Thou 8. Exile 9. Mephistopheles 10. Of Battles Lost And Won
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Line Up
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Gary Hughes (Voce) Dann Rosingana (Chitarra) Steve Grocott (Chitarra) John Halliwell (Chitarra) Darrel Treece-Birch (Tastiere) Steve McKenna (Basso) Max Yates (Batteria)
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