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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Alice Cooper - Dirty Diamonds
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15/07/2023
( 1231 letture )
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Dagli esordi, quando il progetto era una band a tutti gli effetti, a Dirty Diamonds, il ventiquattresimo lavoro in studio di Alice Cooper, l’artista americano ha visto un continuo evolversi del proprio stile musicale. Quando il nostro esordì con la band sotto l’ala protettiva di Frank Zappa la proposta era quella di un rock psichedelico simile a quello del loro mentore, quando il progetto raggiunse la propria identità con Love It to Death la musica era un hard rock teatrale potente ed efficace e dopo i primi fasti di Cooper come solista vi fu la parentesi new wave di dischi come Flush the Fashion, Special Forces e DaDa. Dopo questo periodo buio dove le dipendenze misero in ginocchio il cantante, ecco il ritorno alla ribalta prima con l’heavy metal di Constrictor e Raise Your Fist and Yell e poi con la fase più radiofonica ed hair metal di Trash ed Hey Stoopid; ma, instancabile, Cooper riuscì anche a modernizzarsi con The Last Temptation che aveva delle tinte grunge e soprattutto con Brutal Planet e Dragontown che suonavano incredibilmente moderni e attuali per il contesto in cui uscirono, con influenze industrial da Rob Zombie e Marilyn Manson.
Quando uscì Dirty Diamonds il nostro era reduce da The Eyes of Alice Cooper che era un ottimo esempio di songwriting a metà tra lo stile classico del musicista e quello più moderno che aveva adottato negli ultimi lavori, ma l’ago della bilancia pendeva decisamente di più dal lato dello stile classico e Dirty Diamonds si butta completamente (ad eccezione della bonus track) in quella direzione. Infatti le canzoni del disco non suonano nemmeno come quelle di Trash e dei suoi immediati predecessori, ma sembrano uscire direttamente dai tempi in cui Cooper suonava assieme a Glen Buxton e gli altri. Le composizioni hanno un sapore decisamente “settantiano” ma non per questo suonano forzate, anzi, canzoni come Woman of Mass Distraction, You Make Me Wanna e Sunset Babies (All Got Rabies) mostrano un cantante perfettamente a suo agio con linee vocali nel vecchio stile e i musicisti che lo affiancano (tutti nettamente più giovani di lui) si rivelano altrettanto capaci e su tutti svetta il batterista Tommy Clufetos che collaborerà anche con Ozzy Osbourne e Rob Zombie e che in questa veste più classica si rivela perfetto. Ma se la musica è nostalgica i testi sono comunque in grado di portare l’ironia da cabarettista di Cooper nel ventunesimo secolo, per esempio come in Perfect dove viene citata in una battuta la popstar Jennifer Lopez. Inoltre l’atmosfera nostalgica della musica viene aiutata dalla cover di Pretty Ballerina dei Left Banke dallo stile molto retrò, e nella sua totalità il lavoro risulta completo grazie a tracce più leggere come Six Hours e l’ironica The Saga of Jesse Jane. La migliore probabilmente è la title track, che adrenalinica e godibile svetta sopra a tutte le altre che sono comunque ottime e funzionali al lavoro. La bonus track Stand che vede la partecipazione del rapper Xzibit serve un po’ per rimarcare lo stile moderno dei precedenti lavori e in ogni caso è comunque molto simpatica e ben riuscita, soprattutto perché lascia Cooper nel suo campo e non lo porta a cercare soluzioni non adeguate alla sua voce ed è anche un perfetto esempio di commistione tra diversi generi. Insomma, ci troviamo di fronte ad un disco assolutamente riuscito, i successivi lavori chi più chi meno si basano sullo stile di questo, che riprende il songwriting del periodo band, e a meno che il nuovo album Road ormai prossimo all’uscita si riveli essere totalmente diverso si può dire che con Dirty Diamonds Cooper abbia inaugurato la sua ultima fase di carriera.
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12
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Dirty diamonds aveva un sapore stoner che mi inebriava. È un pò che non lo riascolto. Mi sa che.. |
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11
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Altro disco spettacolare dopo il mio preferito The Eyes |
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10
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Forse insieme a Brutal Planet é uno dei suoi più belli degli anni 2000.
Questp é il secondo disco di un ulteriore nuova fase di ritorno verso l\'Hard Rock dopo un perodo con due dischi di influenza industrial.
Mi ricordo ancora quando uscì, perché avevo appena finito le scuole superiori e le recensioni erano tutte buone.
C\'è persio spazio per il Rap in Stand con uno dei miei rapper californiani preferiti ovvero Xzibit |
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9
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X Acehigh. Gran disco si. Tra l\'altro ha ripreso un pezzo reinterpretandolo su Detroit stories. Appunto Detroit city. |
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8
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X Galilee; The Eyes fu una vera sorpresa per me, dopo il periodo un po’ modernista non me l’aspettavo. Ci andai in trip e lo ascoltavo a ripetizione. E alla fine me lo sono ricomprato anche in vinile. |
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7
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Mi correggo: il periodo che va da Brutal Planet a Spider. Scusami Alice 🍺 |
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6
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Non aggiungo altro ai precedenti commenti e all\'ottima recensione, mi ci aggrego. Gran bel disco. Il periodo che va da The eyes fino a Along came a spider è veramente buonissimo e ispirato. Grandissimo Alice, imperituri stima e affetto. |
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5
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Dal 2000 a oggi, per me Alice ha toppato solo along came the spider. Tutti gli altri sono buoni o ottimi |
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4
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X Acehigh. Vero prima di DD uscì l\'ottimo the Eyes of Alice Cooper. Me lo ricordavo postumo a questo. |
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3
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Bell’album assolutamente, anche se personalmente gli preferisco il precedente The Eyes of Alice Cooper (per il sottoscritto un mezzo capolavoro), album con cui iniziò il viaggio di ritorno verso il passato, in questo Dirty Diamonds reso in maniera ancora più evidente. Pezzi top per me l’opener Woman of Mass Distraction, Sunset Babies e Steal That Car: adrenalina pura. Tra gli album -diciamo- “non classici” di Alice Cooper è uno di quelli che merita l’ascolto, …ma in coppia col precedente. Voto 81 |
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2
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Hey Stoopid! fu l\'ultimo album dell\'Alice Cooper Rockstar, questo dirty diamond rappresenta sicuramente una delle migliori prove dello Zio di questi ultimi, si fa per dire, anni. Dopo il bruttino Dragontown chi se lo aspettava un disco così rock n roll così fresco? Credo nessuno. Per me 85 |
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1
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Il miglior album di Alice negli ultimi 20 anni. L\'unico che davvero mi ha convinto dal post Drsgontown. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Woman of Mass Distraction 2. Perfect 3. You Make Me Wanna 4. Dirty Diamonds 5. The Saga of Jesse Jane 6. Sunset Babies (All Got Rabies) 7. Pretty Ballerina 8. Run Down the Devil 9. Steal That Car 10. Six Hours 11. Your Own Worst Enemy 12. Zombie Dance 13. Stand
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Line Up
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Alice Cooper (Voce, armonica) Ryan Roxie (Chitarra) Damon Johnson (Chitarra) Chuck Garric (Basso) Tommy Clufetos (Batteria)
Musicisti Ospiti Xzibit (Voce su traccia 13)
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