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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Alice Cooper - Pretties For You
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( 4862 letture )
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A qualcuno potrà forse sembrare strano, ma c'è stato un tempo in cui Alice Cooper non aveva ancora definito bene il suono che poi lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, e nonostante fossero già palesi le indubbie doti da intrattenitore del nostro e già presenti le tematiche che caratterizzeranno tutto il resto di una carriera ancora felicemente in corso, dal punto di vista prettamente musicale la fisionomia del gruppo da lui capitanato doveva ancora assumere un aspetto ben definito. Nulla di male in ciò, moltissimi artisti metal e non che poi hanno fatto cose egregie, all'esordio, non avevano impressionato nessuno, per poi affinare la proposta solo in seguito. Molte delle incertezze contenute in Pretties For You, del resto, si devono anche all'atmosfera generale del periodo, al contesto storico ancora incerto, che viveva giorni di transizione, con l'epoca del beat, della psichedelia e del folk in senso stretto che stava già cedendo il passo alle nuove tendenze più moderne, più elettriche e convulse, più legate ad una degenerazione -se così si può definire- del blues e del rock, che già annunciavano le pulsioni del nuovo decennio. Alice Cooper, o meglio, gli Alice Cooper, saranno anche stati ancora acerbi, ma erano già sufficientemente interessanti da irretire Frank Zappa e farsi produrre il disco.
Considerate tutte queste premesse è più facile inquadrare e valutare Pretties For You come album pieno di situazioni folk, psichedeliche, rock, acid, blues, in debito con il lavoro di gruppi quali The Yardbirds, The Who, The Rolling Stones, gli onnipresenti Beatles, ovviamente con quello dello stesso Zappa e molti altri nomi illustri, ma senza riuscire a far proprio il tutto fino in fondo, senza riuscire compiutamente ad elaborare una lezione peraltro in divenire, e cucirla addosso alle proprie caratteristiche. Anche i testi non erano ancora ben rivolti verso le tematiche che sarebbero state famose in seguito. La parte più importante del disco è quella improntata alla psichedelia, ma non mancano alcuni tempi dispari tipici del proto-progressive che rendono alcuni pezzi piuttosto interessanti. Inoltre citerei le voci armonizzate tra Alice e Michael Bruce in Swing Low Sweet Cheerio. Dicevo degli spunti più interessanti; tra questi possiamo annoverare i pochi secondi di 10 Minutes Before The Worm, l'armonica di Swing Low Sweet Cheerio (ancora) e la "densità" di Fields Of Regret, dagli echi PinkFloydiani. Il resto è tutto improntato ad un "vorrei, ma non posso", che mostra con chiarezza i limiti della band in quel momento. Anche la non eccelsa qualità dell'incisione non aiutò il lavoro in questione ad emergere.
Pretties For You non ebbe molta fortuna al tempo della sua uscita, anzi, fu un autentico fiasco commerciale, reso tale dalla presenza sulla scena di una miriade di lavori connotati da una personalità ben più spiccata e definita. Tuttavia risulta forse più godibile oggi, dopo che è stato storicizzato come opera singola, e dopo che la storia stessa ci ha consegnato un Alice Cooper come elemento fondamentale per dettare i canoni di un certo heavy metal e come irrinunciabile figura della storia del glam.
Curiosità: il singolo Reflected fu riscritto col titolo Elected, per l'album Billion Dollar Babies del '73. L'artwork originale del disco faceva bella mostra di sè nel salotto di casa Zappa. Memorabile la stroncatura di Lester Bangs su Rolling Stone, che parlava di un disco privo "di vita, spontaneità, gioia, rabbia, o qualsiasi tipo di autentica passione e convinzione." Ed infine aggiungeva che: "la musica di Alice Cooper è, per questo recensore, in ogni caso, del tutto superflua". A margine vorrei sottolineare che Lester Bangs fu critico (e musicista) famosissimo, mentre Rolling Stone è una rivistina che ha raggiunto una dignitosa tiratura. Come vedete anche loro non si fanno problemi -magari sbagliando- a stroncare chi ritengono lo meriti. Questo magari farà riflettere qualche lettore più o meno anziano sull'opportunità di ventilare chissà quale scopo recondito quando riteniamo di dover fare lo stesso.
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7
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Preso da poco per curiosità, sono al terzo ascolto. Mi aspettavo qualcosa del genere. Descrizione perfetta. Mi piace |
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6
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Troppo acerbi,troppo Zappa di qua e troppo Barret di la,il resto sarà tutt' altra storia,album comunque storico |
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5
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Bell'album di debutto degli Alice Cooper, peccato che a quei tempi è stato preso poco in considerazione. La vera "nascita" della band è stata con l'album Love It To Death. |
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4
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bell album sicuramente,non il mio preferito perche non mi riesce a coinvolgere del tutto.ho una preziosa copia in vinile ascoltata poche volte. |
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3
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BELL ' ALBUM MI E' PIACIUTO MOLTO GRANDE ALICE !!! |
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2
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Si sente molto che, dietro le quinte, Zappa ci cova, non certo solito a indirizzare il sound verso target orecchiabili e "commerciali", però come dice Francesco rimane un prodotto abbastanza piacevole, almeno per me. Certo lavori dell'Alice Cooper Band quali 'Love it to Death' e 'KIller' sono un altro universo! |
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1
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Qualche canzone l ho sentita in giro, ma non saprei giudicare quest album ! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Titanic Overture 2. 10 Minutes Before the Worm 3. Sing Low, Sweet Cheerio 4. Today Mueller 5. Living 6. Fields of Regret 7. No Longer Umpire 8. Levity Ball 9. B.B. (Big Boys) on Mars 10. Reflected 11. Apple Bush 12. Earwigs to Eternity 13. Changing Arranging
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Line Up
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Alice Cooper (Voce, armonica) Glen Buxton (Chitarra solista) Michael Bruce (Chitarra ritmica, tastiere, voce principale sulla traccia 3) Dennis Dunaway (Basso) Neal Smith (Batteria)
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