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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Alice Cooper - Billion Dollar Babies
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( 9320 letture )
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Hello, horray! Let the show begin, I've been ready Hello, horray! Let the lights grow dim, I've been ready
Si alza il sipario e ad uscirne sono gli Alice Cooper, all'anno domini 1973 ancora una band, reduci dal disco di platino School's Out ed in forma smagliante. La formula scelta per Billion Dollar Babies ricalca quella del suo predecessore: la "tragi-commedia" rock. I connotati tipicamente "zappiani" –i primi due lavori degli Alice Cooper furono prodotti da Frank Zappa– vengono ribaditi in questa grande opera parodica e i toni della "commedia-tragedia" vengono portati ad un livello ancora più estremo e provocatorio, senza però toccare minimamente il gustoso hard rock "sperimentale" che il quintetto continua a sfornare. Le arie sognanti di Hello Horray, supportate da un retroscena musicale quasi new wave, introducono l'ascoltatore allo spettacolo, di cui certo non ne si prevede la (tragi)comicità, tutt'altro sembra di venir introdotti a un'opera tragica. Già con Raped and Freezin', infatti, inizia l'"assurdo". Il protagonista della canzone fa autostop per andare a Santa Fe, ma un'affabile donna di Chiesa lo scarica a Chihuahua e lo deruba dei soldi e lo violenta, così lui scappa per la portiera di dietro, nudo per il deserto. Si apre così il primo capitolo tragicomico dell'opera, accompagnato da una musichetta ritmata che sfocia, verso il finale, in un'accelerazione acustica dal sapore decisamente messicano. Come un illusionista che cambia abito, da "alone raped and freezin' down in Mexico", Cooper diventa un probabile candidato per le elezioni presidenziali del 1972, per sfidare Nixon. L'inno di campagna elettorale? Elected! La canzone, che riprende musicalmente Reflected da Pretties for You, è un'improbabile campagna elettorale (paragonabile a quella nostrana offerta da Cetto La Qualunque), ed infatti recita:
I'm your top prime cut of meat, I'm your choice I'm your yankee doodle dandy in a gold Rolls Royce Kids want a savior, don't need a fake We're gonna rock to the rules that I make I wanna be elected
Contrariamente a quanto si crede, la canzone non è l'inno di nessuna campagna elettorale, men che meno di quella dello stesso Cooper, anzi lui stesso ha dichiarato di voler criticare, proprio con quella canzone, la politica (notare la somiglianza con Plastic People di Frank Zappa). L'enorme successo del singolo –uno dei primi ad essere accompagnato da un video promozionale– fece sì che Cooper ricevesse alcuni voti (ovviamente nulli) per le presidenziali del '72, anche se era assolutamente fuori lista. Di nuovo un Cetto La Qualunque a stelle e strisce (confezionato dentro un refrain orecchiabilissimo), con quarant'anni di anticipo, con la stupenda strofa:
I promise the formation of a new party A third party, the Wild Party! We have problems on the North, South, East and West, New York City, Saint Louis, Philadelphia, Los Angeles,Detroit, Chicago, everybody has problems, And personally, I don't care!
Il vulcanico basso di Dunaway accompagna tutta la title-track, pezzo dalle linee vocali molto catchy; in generale il lavoro della band, nel suo complesso, rimane su altissimi livelli, specie le marziane twin guitars (decisamente sottovalutate) di Buxton/Bruce. Difficile capire a cosa si riferisca il testo di Billion Dollar Babies (canzone a cui, ricordiamo, partecipa Donovan come seconda voce), anche l'ipotesi più credibile è che la canzone faccia riferimento… a una bambola gonfiabile. Unfinished Sweet, invece, parla di una visita dal dentista e, infatti, nei concerti dell'epoca, durante il pregevolissimo intermezzo strumentale (in cui si ribadisce la stupenda amalgama – musicale – tra i membri della band) Cooper viene "aggredito" da un dentista, che lo assale con un trapano smisuratamente enorme.
Non più il bravo ragazzo, non più una persona perbene. Con No More Mr. Nice Guy, altro singolo estratto dal disco, diventato uno dei pezzi più famosi di Cooper , la band descrive la reazione dei conoscenti al personaggio che Vincent Furnier si era creato per il palcoscenico: l'alter ego Alice Cooper . La solitudine e l'emarginazione del "diverso" è parodiata con versi pungenti e carichi di iperboli, infatti
My dog bit me on the leg today My cat clawed my eyes Ma's been thrown out of the social circle And dad has to hide
L'episodio più "serio" dell'intero album è rappresentato da Generation Landslide, a prima vista una piacevole e orecchiabile canzonetta dalle arie blues (notare l'armonica suonata da Cooper ), ma estremamente critica verso il consumismo che divorava la società americana, invitando a volgere lo sguardo verso chi è in difficoltà e soffre (Don't you know people are starving in Korea). Sick Things, inquietante down tempo che Cooper dedica al pubblico dei suoi spettacoli, descrive un rapporto con gli spettatori alquanto particolare, che ricorda quello della femmina della mantide religiosa con il suo amante.
Si torna alla commedia con la ballata pianistica Mary Ann, una canzone inizialmente concepita come brano contro la guerra del Vietnam, poi scartata per il tema abusato e scontato, poi resa una parodica canzone d'amore, in cui Mary Ann è in realtà un travestito. Su coordinate chiaramente opposte è strutturata la conclusiva I Love the Dead, uno degli apici horror rock della band di Detroit. Questa ballata semiacustica è incentrata, nomen omen, sul tema della parafilia più aberrante: la necrofilia.
While friends and lovers mourn your silly grave I have other uses for you, Darling We love the dead
La stessa tematica verrà ripresa da Cooper sul suo primo lavoro solista, Welcome To My Nightmare, con Cold Ethyl, ma l'aria grandguignolesca che si respira su I Love the Dead rimarrà irripetibile nel corso degli anni, specie se si pensa che nei suoi show, durante l'esecuzione della canzone, prendeva luogo (e prende tuttora luogo) un'altra esecuzione: quella di Alice Cooper , tramite ghigliottina.
Billion Dollar Babies, penultimo disco degli Alice Cooper , costituisce il capitolo più satirico e provocatorio del repertorio della band: vengono infatti smussati gli spigoli tetri e sinistri di Killer e Love it to Death, a favore di un hard rock morbido e variegato, accompagnato dalla commistione (tragicomica) di tematiche che provocano il sorriso, senza essere banali, e di tematiche provocatorie, senza essere pacchiane. Il disco, registrato ai Record Plant Studios di NYC sotto l'egida di Bob Ezrin, è il canto del cigno degli Alice Cooper : il successivo, seppur buono, Muscle of Love, fotografa una band meno coesa.
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VOTO LETTORI
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90.59 su 228 voti [
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13
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Perché manca la recensione di Constrictor? Quando la farete? |
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12
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Dopo pranzo avevo assoluto bisogno di un appagante digestivo e la mia scelta è ricaduta su una vecchia opera d'annata e dannata.... Ho preso questo vinile invecchiato ma prestigiosissimo e l'ho fatto girare.....mbé dire che è un Monumento è forse anche poco.... Lo zio Alice e i suoi scagnozzi hanno scavato una pietra preziosa dopo l'altra soprattutto in quei lontani anni settantianiani ma anche più tardi.... Ma forse questa è la più brillante in assoluto.....il buon Vincent sa miscelare alla perfezione orchestrazione e grezzo rock n' roll, ironia e teatralità il tutto con classe sopraffina e assassina. Imprescindibile, voto 100!
Ossequi! |
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11
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Una recensione davvero trash, in stile wikipedia, GLI Alice Cooper non sono mai esistiti, Lui arruolava i musicisti, qualcuno conosce la storia di Glen Buxton? ....strano che Ezrin e' un produttore lanciato da Alice |
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10
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Capolavoro senz'ombra di dubbio alcuna. Difficile dire poi se sia il migliore di Alice, anche solo guardando solo agli anni '70 in cui uscirono pure album come Welcome to My Nightmare o From the Inside (giusto per dirne due). Di fatto siamo comunque di fronte ad una pietra miliare. Pezzi come No More Mr. Nice Guy, Elected, I Love the Dead, la title-track o Generation Landslide hanno fatto la storia. Voto della recensione più che condivisibile! |
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9
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a mio avviso il capolavoro assoluto di alice. I love the dead e' piu' perversa e malsana di quasi tutto il metal estremo a venire |
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8
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Forse il disco più bello di Alice. E difatti Elected, No more Mr. Nice Guy, la title track con il menestrello Donovan e la necrofila I love the dead sono il più delle volte anche nella set list dei suoi concerti. Sick things con il suo incedere inquietante, oscuro e malato è una canzone bellissima Voto 80 |
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7
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fenomenale!uno dei dischi piu belli della storia del rock!artista geniale! |
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6
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Un genio! adoro quest'uomo! |
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5
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questo secondo me e uno dei classici del rock in generale,qui dentro ce di tutto un album FANTASTICO!conservo GELOSISSIMAMENTE una copia in vinile col mega dollaro all interno. |
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4
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Ogni recensore ha il diritto di esprimere il proprio giudizio, poi se non ci capisce un cazzo di musica non è colpa sua oh...... questo è un discone e lo sappiamo tutti.punto. |
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3
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"Esiste una passione per la comprensione proprio come esiste una passione per la musica; è una passione molto comune nei bambini, ma che poi la maggior parte degli adulti perde." [Albert Einstein] Per Alice Cooper e il suo Billion Dollar Babies non mi soffermerei sul voto di chi o di come (come non mi ci soffermo MAI), e nemmeno confrontarli con altri recensori senza parametri esaustivi di confronto e per la logica di Einstein...... Io ho letto la bellissima recensione. Sono andato a rispolverare subito ed immediatamente il disco di Cooper...grazie Alberto....dopo 10 anni l'ho riascoltato....Punto e basta. Un soggettivo commento di Jimi TG.... for MetallizeD. |
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2
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Sperando che i commenti non si concentrino tutti sul voto, c'e' da dire che questo disco rappresenta senz'altro uno degli apici dell'intera carriera di Cooper e del rock anni '70. Adoro la titletrack ed Elected e' fantastica... Ma ogni episodio rasenta l'eccellenza, come la recensione giustamente mette in luce! |
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1
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A mio avviso merita quanto meno 93 di voto.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Hello Hooray 2. Raped and Freezin' 3. Elected 4. Billion Dollar Babies 5. Unfinished Sweet 6. No More Mr. Nice Guy 7. Generation Landslide 8. Sick Things 9. Mary Ann 10. I Love the Dead
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Line Up
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Glen Buxton (guitar) Michael Bruce (rhythm guitar, keyboards, backing vocals) Dennis Dunaway (bass, backing vocals) Neal Smith (drums) Donovan (vocals sul brano "Billion Dollar Babies") Steve "Deacon" Hunter (guitar) Mick Mashbir (guitar) Dick Wagner 8guitar) Bob Dolin (keyboards) David Libert (backing vocals) Bob Ezrin (keyboards)
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