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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Alice Cooper - Along Came A Spider
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( 9207 letture )
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...E per la serie "le leggende del rock", ecco a voi Alice Cooper! Venticinquesima release per uno dei mostri sacri del panorama hard rock, che più di ogni altro ha precorso i tempi dando un'importanza quasi maniacale all'immagine e alla spettacolarizzazione della musica e che con gli anni a venire ne ha fatto un autentico marchio di fabbrica. Innalzato a musa ispiratrice per molte band storiche del passato e rocker odierni - KISS, W.A.S.P., Marilyn Manson, tanto per citarne qualcuna - nel corso di quasi quarant'anni di carriera ha saputo coniugare, come probabilmente nessun altro, qualità musicale e provocazione (ogni riferimento al Reverendo non è per nulla casuale), eclettismo compositivo e sound granitico che affonda le sue radici in un substrato fatto di Rolling Stones, Who, Yardbirds e Pink Floyd.
Questo ennesimo lavoro presenta tutti gli elementi e le sensazioni marce di un album di Alice Cooper: follia, inquietudine, genialità e – ovviamente – un accuratissimo songwriting che spazia dall'hard rock classico a sperimentazioni industrial. Come spesso il frontman ci ha abituato in passato, sono i testi ad essere fondamentali nella stesura compositiva del platter. La storia alla base di Along Came A Spider - che riporta alla mente inevitabilmente a quello che, a giudizio di chi scrive, è il momento più alto della carriera musicale di Mr. Fournier ovvero il concept Welcome To My Nightmare targato 1975 - infatti, è un viaggio allucinato nella mente di un serial killer di nome Spider, definito dallo stesso Alice come un "aracnofobico psicopatico".
Il disco si apre con I Know Where You Live pezzo che si fonda su solidi riff di chitarra suonati impeccabilmente da Keri Kelli e Jason Hook che in questo caso richiamano lo stile di un folle della sei-corde di nome Angus Young. Il successivo pezzo Vengeance Is Mine si muove su una struttura più semplice e più di impatto grazie anche all'eccellente lavoro chitarristico fatto a colpi di wah-wah e distorsioni marcate di un ospite d'eccezione come Slash. L'accattivante ritornello poi, proietta il brano ad un livello qualitativo eccelso, fatto di grande appeal e melodie ammiccanti che accompagnano l'ascoltatore anche dopo la conclusione. Leggero calo per Wake The Dead, dalle sonorità industrial che non convince pienamente soprattutto nella struttura ritmica. Si ritorna ad alti livelli con Catch Me If You Can -che si assesta sui binari della precedente Vengeance- dove la parte del leone la fa la batteria dello storico drummer ed amico di lunga data dello zio Alice, Eric Singer. Ancora una volta grande importanza alle melodie e ai ritornelli che si stampano nella mente come macigni su una distesa di sabbia così come nella successiva (In Touch With) Your Feminine Side, dal sound sempre squisitamente targato hard rock melodico. La vecchia anima blues di Alice torna a fare capolino nel refrain iniziale di Wrapped In Silk, anche se con aperture all'hard rock piu tradizionale nella parte centrale del pezzo, dove tra l'altro si segnala anche l'eccellente lavoro del bassista Chuck Garric. Atmosfere composte per le due ballads presenti nell'album: Salvation brano di grande effetto grazie, ancora una volta, ad una struttura compositiva impeccabile che avvicenda momenti raccolti, marcati da linee di pianoforte e voci pacate, ad altri più esplosivi e dal sapore molto '70ies; Killed By Love risente invece di un songwriting inadeguato e alla lunga risulta un po’ noiosa e prevedibile. Si torna in carreggiata con la dura I'm Hungry, dall'intenso guitarwork che fa il paio con la successiva The One That Got Away che brilla per la sua ruvidità e immediatezza e nella quale spicca il bellissimo assolo di Kelli, ancora una volta co-protagonista insieme a Hook nell'album. Il disco si chiude con I'm The Spider, dove si completa il passaggio di Alice nella mente del serial killer. Da un punto di vista strettamente musicale il pezzo resta su altissimi livelli tecnico-compositivi grazie soprattutto all'oscuro refrain e alla linea di basso incredibilmente pulsante ed opprimente che alla fine si integra perfettamente con la voce di un Alice inquietante come non mai.
Un'ultima nota sulla produzione che risulta più asciutta e più settantiana rispetto ai precedenti Dirty Diamonds e -soprattutto- Brutal Planet. Questa ricerca di sonorità del passato, a mio avviso, non va letta come una involuzione stilistica ma soprattutto come una continua investigazione in una mente inquieta che vuole costantemente mettersi in gioco mescolando elementi e idee musicali di cui sembra ormai avere padronanza assoluta. In sostanza, chi si aspettava stravogimenti stilistici in questo Along Came a Spider resterà deluso: il sound è schizofrenico ed eclettico ed è in linea con l'attitudine di un artista che ha fatto della coerenza e del suo atteggiamento "zero compromessi" la propria arma per andare avanti negli anni.
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la prima metà di questo disco procede un po\' a singhiozzo mentre il resto del disco l\'ho trovato molto solido,buon disco nel complesso. |
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Rispetto all'album precedente e' un po' meno coinvolgente,a parte vengeance is mine e the one that got away il resto sono brani non molto riusciti.Ma non e' da buttare come album.. |
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a suo tempo lo trovai un passo indietro rispetto ai predecessori e forse lo è davvero. Però è immensamente superiore ai suoi tre successori |
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Disco niente male, ma non stupendo. Un passo indietro rispetto al bellissimo Dirty diamonds e al capolavoro Brutal Planet, e quello di mezzo del quale non ricordo il nome. Comunque sotto un 70 con Alice Cooper non si scende mai. |
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Anzi, penso che l'unico che può davvero considerare Alice Cooper un genio è Salvador Dalì, l'artista spagnolo veramente incontrato da Alice!  |
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@Francesco: minkia bimbo o bimbominkia sarai te per metterti a giudicare un opinione di uno sconosciuto in tal modo. 1. Anche essendo fan di Alice Cooper non ho mai considerato questo cantante un mostro di genio tanto da paragonare un qualsiasi suo album a una qualsiasi opera considerata capolavoro mondiale! Lo reputo semplicemente un buon cantante che avuto i suoi alti e bassi. 2. Poi paragonare un album come Trash? A parte che il genere Hair Metal personalmente non l'ho mai considerato questa gran cosa (insomma non si può negare che c'era tanta spazzatura) ed Alice in confronto a molti gruppi di tale movimento musicale direi che ha fatto qualcosa di buono (come l'album Hey Stoopid d'altronde). Avrò anche azzardato troppo a dire che Trash è orribile (insomma c'è di peggio), sarà stato un grande ritorno al successo commerciale, ma di sicuro non uno dei suoi album migliori! Persino wikipedia lo dice. Inoltre è un disco anche molto poco rappresentativo di quel che è considerato tale artista: maggior esponente dell'horror rock teatrale intendo. In ogni caso, a parer mio (e forse anche oggettivamente) gli album degli anni '70 erano i migliori della sua carriera. 3. Sarebbe già tanto paragonare un album dei King Crimson a un Da Vinci (anche se magari potrebbero facilmente superare la Gioconda) 4. Sarò anche un minkia bimbo del '97, ma che ne puoi sapere se potrei essere molto più esperto di musica rispetto a te? Anzi, a parer mio è anche sicuro. |
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Mi dispiace ma criticar Trash è come criticar un Da Vinci: esso è grande quanto le opere di quel grande artista. Diventa difficile quindi ragionar con un minkia bimbo del 97 che critica trash. |
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*non era anti-militarista (ho dimenticato una parola). Mannaggia a me che ho letto il commento di quell'idiota di Yossarian 5 anni dopo! |
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Sinceramente questo album, apperte qualche canzone, non mi è piaciuto. @Yossarian: sì certo perché i suoi album degli anni '70 sono hair metal? Ma va a cagà! Favorevole alla guerra del Vietman? Se a differenza mia non conosci la sua autobiografia dovresti evitare di parlare di queste cose: aveva solo detto che era anti-militarista e che non si sarebbe fatto problemi ad entrare nell'esercito, come gli altri membri del gruppo hanno chiamato anche lui solo che a quel tempo non era abbastanza presentabile per la leva. Posso assicurare che apparte questo non ha mai toccato il discorso sulla guerra. @N.I.B.: se ti piace una schifezza di album ruffiano come Trash (anche se rispetto gli altri tre che hai citato dato che li ritengo piuttosto buoni) dubito che ti possano piacere capolavori come Killer o Welcome to My Nightmare... |
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a quando gli altri album di Alice |
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Un album adorabile, a mio parere volutamente semplice e naif per quanto riguarda la composizione..pochi artisti o band potrebbero permettersi di regalarci tanta genialità proponendo brani composti di pochi semplici (e classici) accordi...l'arte si sente nella dicotomia tra il classico riff hard rock con quel pizzico di "alternative" e il significato dei testi; tra l'aspetto delle canzoni, che in altri artisti apparirebbe ovvio e scontato, e l'immagine di cooper. Un brano come quello di apertura, "I know where you live", si presenta musicalmente parlando come il tipico hard rock anthem, che quasi fa supporre un testo che parla di sesso, droga e rock n roll, di feste sul sunset strip eccetera eccetera..ma in realtà è il pass per la mente di un maniaco che "sa dove vivi"...il trionfo dello shock rock! Lo stesso effetto emerge anche dalla ballad "Killed By Love", dove Cooper trasforma i Beatles/gli Eagles in serial killer, quasi prendendoli in giro..(a tal proposito, consiglio di dare un'occhiata al cortometraggio tratto dall'album, dove cooper canta questa canzone alla sua amata mentre le sega una gamba: il manifesto dell'umorismo nero) Un altro esempio? La frase che apre "The One That Got Away"..."you look like you fit in the trunk of my car": "sei proprio della misura giusta del cofano della mia auto" L'unica traccia deludente, a mio avviso, è proprio l'altra ballad "Salvation", che tradisce l'alone di grand guignol presente in ogni altro pezzo. |
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questo e dawero un bel disco!finalmente alice ha ritrovato la sua genialita macabra!stupendo! |
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Yossarian sei un povero idiota. Alice Cooper non è mai stato a favore del Vietnam né della legislatura Bush. Linka dove hai letto queste cazzate invece di scrivere stronzate inaudite. |
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album vuoto per un grande artista.....ci vorrebbero le recensioni dei vecchi capolavori |
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caro eiaeiaalalà. Alice Cooper avrà fatto dei buoni dischi ed una storia nel rock e sono d'accordo. Ma non è per niente paragonabile a Springsteen! Per quanto riguarda il testo di Born in the Usa, non l'hai nè letto e nè tradotto bene. Dato che lil signor Cooper è contento di Bush e della guerra in Vietnam, vada lui a combattere così starà più fermo! Che si ritiri e che vada a zappare che è meglio!! |
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...Bruce è di destra? ...ahahahahahh!!!!! |
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25 album nn recesiti x il RE Alice mi sembra poco SERIO!!!ma che fate?se volete li recensisco io.comunque compratevi HEI STUPID!ci sono mostri sacri come JOE SATRIANI e SLASH...VI BASTA???vero cpolavoro.AH,dimenticavo.se volete cara redazione vi faccio le recensioni.non mi spiacerebbe.GRAZIE |
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Niente di nuovo a livello di sonorità e temi trattati, ma il prodotto non delude affatto. Curato nei minimi dettagli, si lascia sentire piacevolmente con pezzi anche molto belli come Vengence is Mine. (ps. anche se non influisce sul giudizio del disco, devo dire che la custodia e il libretto sono veramente eccezionali) |
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A parer mio gli album del grande Alice si assaporano meglio quando vengono proposti dal vivo.Gli show di Alice sono senz'altro unici e la sua forza espressiva sta proprio nel connubio-musica-show.La musica di per se e' come un cono senza gelato. w Alice |
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Eh si Alice Cooper è tornato,l'album è buono,il sound è molto novanta,è vero,ma scorre piacevolmente.In italia forse non ha riscosso successo come tra l'altro gli altri album,ma non dimentichiamo che Alice rimane un'istituzione nel mondo Rock mondiale.Ai fans di vecchia data piacerà sicuramente.Per le innovazioni? Quelle le ha fatte agli inizi del 70 e son rimaste in tutti i gruppi che ascoltate adesso !!! Per la storia del vietnam,è vera,ognuna la può pensare come vuole,ognuno può dare un'opinione,il mondo è libero !!! Allora nessuno ascolterebbe i Lynrid Skinrid che son di destra o Bruce Springsteen: avete mai tradotto Born in the Usa?STAY ROCK e... se se qualcuno fosse stato in Iraq come lo son stato io,forse cambierebbe idea!!! |
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Personalmente ritengo validi solo pochi lavori di Alice... diciamo quelli più Hard'N'Heavy (Raise your fist and yell... Trash... Hey Stoopid... The Last Temptation)... i primi più Rock'nRoll e il ritorno alle origini degli ultimi (tranne qualche svisata strana come Brutal Planet e Dragontown) sinceramente non mi dicono granchè... più che altro è questa voglia strana di regfistrare diversamente gli strumenti a seconda del pezzo più che tenere lo stesso stile su tutto l'Album... ma questa è solo una questione di gusti... cmq come ha detto Yossarian... Onore alla carriera e al suo contributo in ambito Musico-teatrale, da cui molti hanno appreso senza ombra di dubbio...!!!! |
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Beh coerente..anche lui si è adattato a quelle che erano le mode dell epoca, basta sentire i suoi dischi x capire che è passato dal rock patinato con spruzzate di hair metal all heavy di brutal planet, poi va beh nn è che bisogna sempre innovare x stupire. ps:ho letto che è dalla parte di Bush ed all epoca della guerra in Vietnam era uno dei sostenitori della stessa, povero pirla, doveva andarci lui in quell inferno se proprio ci teneva tanto, magari nn ha fatto nemmemo la leva militare come quel coglione di Bush, che nn è andato in Vietnam ma ne ha creato uno..riconfermo, album di merda! |
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beh... è vero che ormai stupire è diventata cosa rara, ma continuo a dire che l'album è davvero buono. avercene di alice cooper che dopo 40 anni di carriera ancora riesce a tirare fuori roba che, puo o meno piacere, sicuramente è di qualità. è vero non presenta innovazioni o sperimentazioni sonore, ma d'altronde è coerente con il suo stile, come del resto ho gia scritto nella rece. |
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Azz, io Alice proprio nn lo capisco, ok onore al merito x quanto riguarda il shock rock ed il resto, ma se devo analizzare le canzoni, proprio nn riesco a trovare un qualcosa di così travolgente, forse bisognava ascoltarlo ed apprenderlo nei primi anni della sua carriera, in molti casi mi sembra sopravvalutato, nn so, forse gli si deve quel rispetto che è d obbligo dare alle persone vecchie in quanto tali. |
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Si, certo, voglio dire....non credo che certa gente sia ormai in grado di stupire, chi lo compra lo fa perchè sa cosa aspettarsi ed è un fan della persona in questione, tutto qui. |
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Xkè un album death nn può essere noioso? |
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Avanti ragazzi...cosa vi aspettavate da uno che cantava assieme a Noe', un album Death? |
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Mahhh... a parte una, che al momento non ricordo nemmeno il titolo (Azzz... ...), a parer mio assolutamente bocciato...!!!! |
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l ho ascoltato 2 volte, mamma mia, che noia! |
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é colpa/merito di renny! cmq è davvero un ottimo album!  |
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Anche se me lo hai gabbato mi fa piacere che sia un buon Cd  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Prologue/I Know Where You Live 2. Vengeance is Mine 3. Wake the Dead 4. Catch Me if You Can 5. (In Touch Me) Your Feminine Side 6. Wrapped in Silk 7. Killed by Love 8. I'm Hungry 9. The One that Got Away 10. Salvation 11. I'm the Spider/Epilogue
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Line Up
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Alice Cooper - voce
Danny Saber - chitarra (tracce 1,2,3,5,6,7,8,10 and 11); Slide Guitars (4); ebow (4); basso (1,3,6,8,10 and 11); piano (7); tastiere (1,3,6,7,8,10 and 11); sintetizzatori (4); arrangiamenti (10 and 11)
Greg Hampton - chitarra (2,4,6,8,9 and 11); basso (4); tastiere (4,9 and 11); cori (1,2,3,4,6,8 and 11); arrangiamenti (2, 11)
Keri Kelli - chitarra (5,7, 9)
Jason Hook - chitarra (5)
Slash - chitarra (2)
Whitey Kirst - chitarra (8)
Chuck Garric - basso (2,7, 9); cori (2)
Eric Singer - batteria (1,2,4,5,6,7,9, 11)
David Piribauer - batteria (8, 10)
Steffen Presley - organ B3 (6)
Ozzy Osbourne - armonica (3)
Bernard Fowler - cori (1,3,4,5,6,7,8,9,10, 11)
Calico Cooper - cori (5); parlato (9)
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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