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Ditemi: siamo tutti pazzi? Siamo pazzi perché la mattina, prima della solita riunione con il capo, dell'interrogazione di latino o dell'ennesimo bullone da serrare, ci spariamo a raffica le 9 tracce di Symbolic? Siamo pazzi perché mentre annodiamo la cravatta, prepariamo la cartella o calziamo quell'orrenda salopette blu, canticchiamo -con gli occhi rivoltati- Zero Tolerance? Siamo pazzi?
Quei pazzi che nel 1995 rimasero basiti azionando il laser o la puntina (come il sottoscritto) sul nuovo full length dei Death; pazzi a cui via via si aggiunsero altri pazzi, attirati da ciò che si narrava, da un mito di nome Chuck, da un moniker tanto banale quanto micidiale per semantica ed iconografia, da un titolo che molti -per non dire tutti- considerarono fin da subito il traguardo di un intero genere di metal estremo. Una moltitudine di pazzi con "la morte" nelle orecchie!!
Pazzi che, annichiliti da una perla di tecnica come Individual Thought Patterns, si aspettavano una release derivativa e sempre più ostentatamente incatenata ad un'ossatura fragile ma sinuosa. Pazzi davvero! Symbolic è un album roccioso in cui la compattezza del riffing e degli arrangiamenti supera di gran lunga l'atteggiamento un po' altezzoso che la band (o meglio, Chuck) ebbe nei capitoli antecedenti, per affacciare nuovamente verso quel capolavoro che fu Spiritual Healing. Ciò che consegue a questo ritorno al passato dimostrerebbe anche la grande lucidità strategica di Schuldiner: egli, liberato(si) dei vari Masvidal, Reinert, LaRocque, DiGiorgio (solo all’ultimo), -musicisti di caratura indiscutibile ma uomini, anch'essi, dall'ego artistico eccessivamente sviluppato- punta tutto sulla spaventosa cattiveria di Hoglan per forgiare la base su cui far to(r)nare quel riffing guerrigliero che fu vivido araldo nei lavori della prima era. La composizione, in Symbolic, sembra non risentire di alcun effetto filler, nonostante il tasso di sperimentazione/difficoltà venga riportato su livelli assolutamente "suonabili" e pertanto meno innovativi. Rischi di noia, anche dopo anni, sono davvero improbabili, garantisco. Ovviamente Chuck non è più quello di un tempo; non è più il ragazzino assatanato di Pull The Plug e Mutilation, ma nemmeno il furibondo ideologo di Living Monstrosity e Defensive Personalities; il suo songwriting, pur semplificandosi, rimane ancorato alla logica con cui egli concepisce le proprie suite fin dagli esordi (leggasi Evil Death) e che prevede linee di chitarra tanto riconoscibili da divenire l'unico vero trademark dell'epopea deathiana: gli accenti tonici non si contano, così come le articolazioni in single-notes -anche duettate-, così come ancora le cadenzate catene bitonali che circuiscono i fantastici solo-guitarism, spesso dotati di un leggero effetto flanger aggiunto per stemperare l'impatto della ritmica e riconnettersi, labilmente, alla visione proto-technical di Human. Qualche licenza poetica in Crystal Mountain e Without Judgement, ma soprattutto tanta cruda spietatezza: nell’opener, in Zero Tollerance, in Misanthrope, per indicarne alcune. Scusate se parlandovi della chitarra non ho citato l’oramai jazzista Bobby Koelble, plausibilmente sotto-utilizzato nelle proprie capacità, ma null’altro che futile lusso; rubare la scena al grande mastermind degli anni ’90, a suo beneficio, è atto gratuito ed irrispettoso che non intendo commettere. Comunque buona, glaciale prestazione che sottende anche il magnifico dialogo d’asce a metà Zero Tollerance e qualche altro momento di altissima incisività esecutiva (Perennial Quest). La ritmica, si diceva... Affermare che Symbolic sia un album chitarristico -cosa di cui sono effettivamente certo- significherebbe comunque svilire l'apporto generosamente “gregario” di Gene Hoglan e Kelly Conlon. Se dubbi sulla capacità del mastodontico drummer americano non ce ne potevano essere (Individual Thought Patterns rappresenta l’apice della sua gloriosa professione), al contrario Conlon costituisce la miglior sorpresa di tutte le varie formazioni che Schuldiner assemblò a tavolino. Le sue linee sono sostanziose laddove la 6 corde trattiene il fiato (salvo nell’avvio di Sacred Serenity), ma discrete quando Schuldiner vuole convogliare l'attenzione sulla melodia ovvero sul vocalism. Il suo ragionamento (semplificato) fu questo: con un mostro di tecnica e cattiveria come Hoglan ed un lavoro alle corde tutt'altro che grezzo, c'è necessità di riempire in modo arioso le armoniche gravi, così da creare il debito spazio per i solismi e, soprattutto, per lo sconvolgente cantato. A tal proposito una delle novità di Symbolic è proprio la depurazione degli effetti di riverbero tradizionalmente presenti nel registro di Schuldiner; avvertibile invece qualche sporadico delay a lunga gittata (almeno 1 sec di ritardo) che però non modifica i parametri intrinsechi delle sue frequenze vocali. Con la nuova timbrica il cantato di Chuck suona naturale e magnetico come non mai, anche se leggermente più acuto. Unico e formidabile! Dalla semplicità di tutte queste elucubrazioni, che collimano con l'aver lasciato al palo DiGiorgio & Co., viene alla luce Symbolic.
L’amalgama, fin dalle prime note, pare lubrificato all'ossesso. Il riffing della title-track, come quello di molte consorelle, impone un ritmo medio-alto rigorosamente accompagnato dall'incedere delle percussioni, restituite in modo mostruosamente intenso (e non parlo solo della produzione e dell’accordatura delle pelli). La pesantezza dei colpi imposti assume la dimensione massima in 1,000 Eyes, brano in cui il compromesso tra linearità e virtù trova perfetto equilibrio, anche a livello strumentale: pazzesca la scelta di accompagnare (innaturalmente) la metrica del cantato con quella del rullante; abrasiva la doppia cassa, stoppata e poi ripresa in più punti e molto meno assidua ed asfissiante rispetto ad Individual Thought Patterns, tuttavia parimenti efficace. I momenti topici del drumming, condotto su queste milestone per tutte le tracce, scandiscono i grandi attimi dell'album: il pre-chorus di Zero Tollerance, l’apocalittico solo di Empty Words, lo start-up di Sacred Serenity; e ancora la zona “aperta” di Crystal Mountain, il ritornello e le accelerazioni ferali di 1,000 Eyes. La velocità -è bene metterlo per iscritto- è comunque parte integrante dei Death di questa sesta release; quasi una quint’essenza di cui sarebbe inutile parlare: Symbolic, 1,000 Eyes e Misanthrope (per isolare i titoli più evidenti) cavalcano l’onda delle perle più corvine della discografia e si candidano a mitragliare il cervello di quei pazzi in cerca della quotidiana carica a cui, naturalmente, appartengo. Brano dopo brano, nota dopo nota, prende forma il capolavoro. Ogni secondo di Symbolic è la radice evolutiva del death metal, la sua -contorta- massima espressione; il seme del genio che trasformò la musica metal è imprigionato nei solchi di questi 50 minuti abbondanti, incommensurabili sotto ogni punto di vista. La suggestione si completa poi grazie alle viperine metafore formulate nelle lyrics, perfettamente allineate allo stile crudo ma elegante della composizione.
This is not a test of power This is not a game to be lost or won Let justice be done There will be zero tolerance For the creator of hallowed intentions There will be zero tolerance Fate is your deciding God
Ed ancora, con notevole lungimiranza...
Privacy and intimacy as we know it Will be a memory Among many to be passed down To those who never knew Living in the pupil of a 1,000 eyes
In una sola parola: consacrazione.
Ora ditemi: dove sta in tutto ciò la pazzia? Chi è pazzo? Pazzo è chi ancora non si genuflette davanti a Symbolic. Pazzo! Pazzo! Pazzo! 99 volte pazzo!
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94.23 su 416 voti [
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Posso solo riconfermare il mio #124...Schuldiner sempre vivo! |
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30 anni signori. 30 anni di questo autentico capolavoro che ha cambiato la mia vita e la mia passione per la musica, abbastanza da farmi tatuare EMPTY WORDS sul petto, purtroppo non a caratteri cubitali. Splendido il commento 149 di psycho, ma non sono d\'accordo su una cosa: abusare di questo disco è più che legittimo. Musica, arte, mai più replicata da nessun essere umano. La title track è la canzone più clamorosa che abbia mai sentito, e forse sentiró nella mia vita, per chiudere con l\'altro gioiello, perennial quest. Non potrei mai recensire questo disco, darei almeno 120/100. Viva il metal, viva Chuck Schuldiner e viva i Death |
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Non faccio commenti tecnici sull\'album ma mi limito a chiedermi come musica di questo genere possa rimanere nella testa e soprattutto nel cuore.... E\' una specie di magia... Quando ascolto questo album, ma anche ITP, TSOP e HUMAN, credo ancora in un mondo migliore (o voglio crederci....).... Bestemmia??? NON CREDO.... Il potere dell\'arte della MUSICA .... Da assaporare e farsi trasportare ma sempre senza abusarne.... Non posso ascoltare questi capolavori mentre faccio altre cose o anche al volante in macchina.... Devo essere davanti al mio stereo e lasciarmi andare.... E i pensieri e le sensazioni non sono mai le stesse! |
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Un album mostruoso. Poche band possono proporre una formazione di così alto livello. Gene Hoglan dietro le pelli è semplicemente perfetto. 9 canzoni una più bella dell\'altra, personalmente mi permetto di citare 1,000 eyes e Crystal Mountain su tutte. Voto 100 a occhi chiusi |
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album spaventosamente bello..... qualità incredibile per tutto il disco ...100.... pochi altri album reggono il confronto e non solo nel metal |
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Non hanno mai fatto un passo falso, nemmeno nella loro fase piú primordiale, voto 100 a Symbolic ma tutti gli altri non scendono sotto il 95. band stellare |
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Una delle pochissime band Death Metal che ascolto, e i più grandi in assoluto, da Spiritual in poi, per la bellezza delle composizioni e la maturità dei testi che poco hanno a che fare con il resto (escapismo horror e affini). Chuck era più maturo a 25 anni di tanti quarantenni e cinquantenni odierni. Symbolic per me è l\'apice compositivo ma da Human fino a TSOP sono tutti capolavori. Non dimenticherò mai le copertine esposte nei negozi di musica quando ancora, per la tenera età, capivo poco di musica estrema. Le parole non bastano. 1000 Eyes la mia preferita, il testo era vent\'anni avanti. |
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Album fuori scala. Perfetto. Tra quarant\'anni, se sarò ancora vivo, probabilmente sarò lì ad ascoltarlo 😂 |
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Probabilmente l\'album piu\' completo prima della svolta prog metal di sound of perseverance.Il perfetto equilibrio tra la ferocia di Human e la melodia di individual;anche a livello di liriche,Shuldiner raggiunge il suo apice. |
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Unpopular opinion: uno dei migliori 100 dischi della storia della musica. CHANGE MY MIND |
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Migliore album dei Death,capolavoro senza tempo,disco praticamente perfetto,100 senza indugi. |
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Un capolavoro senza tempo, culmine di una discografia in continua crescita. 9 pezzi super, nessun filler, super musicisti. Symbolic, crystal mountain e perennial quest (per me miglior canzone in assoluto del gruppo) pezzi da 10+. Recensione perfetta ma 99 è poco |
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ho conosciuto i death con questo disco, più di 20 anni fa. All'epoca non ero ancora pronto per apprezzare queste sonorità, ma recentemente è diventato amore alla follia per questo meraviglioso gruppo.
La title track la adoro, questo uno dei migliori lavori della loro discografia, anche se da human in poi faccio fatica a trovare il vero capolavoro (lo sono tutti). voto 95 |
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Recensione a dir poco perfetta, non si può far altro che condividere. Disco mostruoso, probabilmente il punto più alto mai raggiunto nel Death Metal, e per me uno degli album più belli e influenti di sempre; Chissà cosa avrebbe partorito ancora la mente di Chuck se non fosse andato via così presto. 100 pieno |
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Ogni volta che lo ascolto ci trovo qualcosa di nuovo che mi era sfuggito, da ragazzino lo ascoltavo solo in cuffia per non perdermi niente. Semplicemente immensi. Per me voto 100 |
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Non posso che condividere la recensione (molto tecnica, si vede che Giasse è del mestiere...) e gli unanimi commenti entusiasti su Symbolic, al di là di chi preferisce questo o l'altro. Forse sarà una bestemmia la parola "orecchiabile" accostata ai DEATH, ma paragonando Symbolic a tutti gli altri, dove la "canzone" è assoluta protagonista, non mi viene in mente aggettivo + significativo. Credo che il risultato finale sia uno dei momenti + alti non solo del Metal, ma del Rock in generale. Ogni perla di questo capolavoro forma una collana di rara bellezza da ascoltare in loop. Da rimarcare sono anche la solita perizia tecnica mostruosa, ma totalmente al servizio della canzone, la cura del prodotto nei minimi dettagli, la cieca fedeltà al credo musicale di inflessibile coerenza del Leader CHUCK. Inestimabile. |
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Entrate in Symbolic, Symbolic è una porta … varcatela… e capirete la grandezza! |
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che dire, a tratti infinito. in 1,000 eyes c'è a mio parere il miglior suono che una chitarra possa offrire . sono bastati solamente 5-6 secondi di pura classe per valere l'intero disco. Magico, onesto, a 43 anni ancora sfondo le casse della macchina... |
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Chuck era troppo avanti.. Mancato giovane.. Un' anima gentile che ha "creato" un genere.. Non sarà mai rimpianto abbastanza.. |
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Il loro testamento. Emozionante ed intenso dalla prima e l'ultima canzone. L'ho riascoltato dopo anni e mi è venuta la "stessa pelle d'oca" di 25 anni fa.. E che superband era questa quì!! 100 |
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Kelly Conlon è spaventoso: ad ogni colpo di Hoglan c'è una sua precisa nota. Stile diverso da Di Giorgio, ed è sempre un piacere ascoltare bassisti nel metal che si occupano di ritmica egregiamente. Ho sempre adorato di questo disco la conclusiva Perennial Quest. Un sogno, eterea, algida... parole forse poco adatte per il death metal. Chuck aveva il grandissimo talento di trasmettere emozioni, sentimenti e brividi in un contesto musicale che ha fatto della brutalità la propria bandiera. Pochissimi hanno avuto questo dono in tutta la storia della musica pesante.
Mi manchi Chuck, il tuo verbo non smetterà mai di diffondersi nei cuori del cosmo. |
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Io i Death li ho conosciuti con Leprosy. Era il 1990. Fu amore a primo ascolto. Con Spiritual Healing l'amore fu confermato ma, devo ammettere, quando comprai Human un po' rimasi perplesso: fu la sua prima dichiarazione di guerra agli stereotipi del genere; tecnico e sofisticato, forse un po' assai per un sedicenne troppo malato di brutalità senza se e senza ma. Finii per non seguirli per un po' di tempo. Li ripresi con Individual, ma molti anni dopo l'uscita. Lì capii lo spessore artistico di Chuck. Lui fu un po' la personificazione della frase "Io ti ho creato, io ti distruggo". Mentre tutti quelli che facevano death metal lo facevano tendenzialmente copia conforme all'originale, lui partiva brutale (Scream, Leprosy e ancora in po' Spiritual) e poi trasformava tutto da Human in poi. Nemmeno la sua vocalità è mai stata gutturale fino alla fine. Neppure i testi monotematici. Men che meno i suoi musicisti. Lui forse è stato l'unico a rendere il death metal arte facendolo apparire sempre "nuovo". Fino alla fine dei suoi giorni. Symbolic è un disco enorme, forse il migliore dell'era technical da ogni punto lo si guarda. Io, personalmente, ammetto di preferire Leprosy, che considero il suo capolavoro. Ma questo è solo un fatto di gusto personale che prescinde dalla grandezza di questo ragazzo andato via troppo, troppo presto, ahimè. Chuck manca. |
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Grandissimo album come tutto ciò che ha fatto Chuck, ma io preferisco Individal, Sound e Human. |
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Qui il 100 ci vuole d' obbligo..trattasi del miglior album metal di sempre( per me) se non e' questo..ci si va' molto vicino! |
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Ne mancava solo 1 per arrivare a 100. La domanda non è com'è ma perché.... |
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Un disco che rispetto al classico Death ha qualcosa di trascendentale e filosofico, glaciale nei suoni ma emozionante in tantissimi punti. Voto 99 |
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Immenso come tutti i lavori partoriti da quel genio sempre compianto di Schuldiner. Zero Tolerance, 1000 Eyes da paura,ma tutto il disco e' incredibile.Un death ultratecnico con passaggi geniali(Without Judgement)e melodico al tempo stesso,meraviglioso! |
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@hagen: la scuola americana mi piace poco, non volevo spostare l'atlante solo citare una altra uscita di calibro simile in un periodo/anno florido per il metal estremo
@obscure:non ti ho trovato nel sondaggio.. o posso votarti?  |
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Ottimo comunque symbolic I miei preferiti sono questo individual e leprosy. Spiritual sarebbe veramente un grandissimo disco ma il batterista tira indietro tutto per me. Era perfetto su leprosy ma spiritual no |
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@teschiosottolapelle: la scena di Göteborg non mi ha mai entusiasmato, per questo non ho contato DT e colleghi. |
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The Gallery lo mettiamo nel cesso. Beh i dark tranquillity sono delicatini |
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... e The Gallery dove lo mettiamo?  |
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Nel 1995 uscirono anche due dischi death metal della Madonna come Domination e Pierced From Within. |
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A tutti i pregi elencati da rece ed utenti, mi permetterei di aggiungerne un altro guardate l'anno di pubblicazione!!!
Ascoltavo Symbolic, Demanufacture e Jar of flies |
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In individual ci sono molti cambi di tempo... Come canzoni lo considero il migliore, questo symbolic è più versatile e melodico |
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@thrasher: ITP è un disco molto tecnico, con dei bei pezzi che però a volte sembrano più una collezione di riff che non delle canzoni con una struttura ben definita, cosa che invece succede con Symbolic.
@tino: SH è un disco che patisce il suo essere "di transizione", a metà tra quello che avevano fatto i Death prima e il percorso che inizieranno con Human. Detto questo, trovo che, pur non perfetto, sia sottovalutato. Ah, è anche, secondo me, il disco con la prestazione vocale di Chuck migliore. |
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Si ma il batterista rovina tutto su spiritual è veramente fiacco... Le canzoni sono bellissime |
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spiritual è perfetto, ci sono quelle partenze e rallentamenti repentine ma soprattutto sono spettacolari i pezzi in se. Poi a dire il vero io sono un fan di james murphy e il suo lavoro su quel disco è monumentale. La formazione di individual è un super gruppo dove tutto funziona alla perfezione, i dischi successivi come questo sono tutti splendidi ma secondo me chuck ha ecceduto con i tecnicismi perdendo un po' di immediatezza quindi non riesco ad appassionarmici come nei precedenti |
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In effetti definirlo proprio death metal al 100%..non è che sia così esatto, però vabbe', non voglio andare a cercare il "pelo dell'uovo"..comunque questo per me è superiore a Individual, ma son dettagli,tutti dischi straordinari, io adoro Spiritual Healing, spesso "in ombra", come ho detto più volte, loro secondo me, nemmeno un brano sottotono hanno mai fatto..non è da tutti. |
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Spiritual? Dai Tino è l unico disco che decolla a metà perché un batterista della minchia che rovina tutto |
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per me dal punto di vista compositivo il top è stato individual, i successivi troppo spigolosi, ma dal punto di vista delle canzoni, dell'impatto, della longevità, per me il massimo è spiritual healing |
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Per me l apice è stato individual |
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L'apice compositivo dei Death: trovo quasi ironico che abbiano raggiunto il loro vertice con un disco che di death metal, a conti fatti, non ha poi così tanto. |
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Eheh ...qui siamo al vertice, oltre non si va. Nella mia personale top 3 con Time does not heal, In the Nightside Eclipse, i dischi di cui non potrò mai fare a meno..anzi ne devo comprare altro copie, magari in vinile, per non restare mai senza..altrimenti neanche respiro ahahah |
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Voto 100 un album memorabile... Musiche e testi di alta levatura |
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Non mi dilungherò troppo nell'analizzare e/o osannare il disco, ci pensa già la ottima recensione, per i miei gusti un pelino sotto a The Sound.
Grazie Chuck.
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Beh per questo capitolo si saranno gia' spese in tutti questi anni parole eloquenti e gratificanti a dire cos' e' Symbolic...a dire cosa ha lasciato nel mondo Chuck Schuldiner e le innumerevoli influenze a rifarsi a questo lavoro, a quante migliaia di band sono state impressionate e colpite, anche a chi viene da fuori e non gli interessa minimamente il death metal, anzi, a chi magari ha sempre storto il naso, quindi la faro' breve...il piu' maturo, praticamente il disco capolavoro che tutti conoscono e che tutti devono conoscere per chi si vuole addentrare nel genere, tra i 5 dischi piu' importanti di sempre. Questo si che è da 100...non per me, ma per la storia, per tutti. Grazie Chuck, genio |
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Il cd si è consumato...  |
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CAPOLAVORO. In queste mattine gira ininterrottamente nel mio stereo, un disco inarrivabile, il mio preferito dei 7 capolavori dei Death. |
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Si può fare mea culpa dopo quasi 40 anni di ascolti "metallici"? Certo che si può. Si deve!! Ascoltai Scream bloody gore quando uscì e mi sembrò un bel disco potente e feroce...poi però i Death per me restarono sempre un ascolto accennato e mai approfondito anche perché il genere non è proprio il mio preferito. Poi però decisi che almeno questo Symbolic andava ascoltato "meglio"...che dire: album immenso! Ora sotto con gli altri!
Grazie Chuck....anche se in ritardo |
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disco spettacolare.... |
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che dire... grandioso, bellissimo. |
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livelli mai raggiunti da nessuna altra band, come ispirazione e songwriting, secondo il mio parere.... |
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Una copertina magnifica per un album fuori parametro. |
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bell'album per carità, secondo me però è più "ragionato" e meno cattivo del precedente, gli manca un po' di tiro/cattiveria, infatti preferisco i brani dove si torna a schiacciare sull'acceleratore (1000 Eyes, Crystal Mountain) Per quanto riguarda le parti strumentali, ok quelle di chitarra e quelle di batteria, le linee di basso non emergono molto (ma nei 2 album precedenti c'era Di Giorgio eh) |
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Album fantastico....capolavoro inarrivabile che non mi stanco mai di ascoltare...gene hoglan stratosferico.chuck unico |
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Inside crystal mountains, evil takes his form Inside crystal mountains, commendments are reborn Le montagne di cristallo sono i palazzi del potere, ormai ovunque casa del peggior marciume umano, che pensa di poter infrangere e riscrivere i comandamenti (non rubare, non uccidere, ecc) a proprio piacimento. Forse, delle tante leggende che ci hanno tristemente abbandonato, Evil Chuck è quello che mi manca di più. R.I.P |
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Chuck con Symbolic ha raggiunto la perfezione lirica e strumentale. Passerei interi pomeriggi, se solo avessi il tempo, a studiare i testi delle canzoni dei Death e a scoprire i loro significati: le liriche di Symbolic sono profondissime. Nonostante non sia stato composto con la line-up clamorosa di Individual Thought Patterns o con quella spaziale di Human, Symbolic è perfetto dal punto di vista strumentale. Mentre Conlon e Koelble, due perfetti sconosciuti se paragonati ai predecessori, "si limitano" ad essere sulla stessa linea d'onda compositiva di Chuck (il che non è assolutamente poco), Gene Hoglan compie un lavoro MOSTRUOSO alle pelli. Prima del ritornello in Symbolic, la intro di Zero Tolerance, il refrain di Crystal Mountain ed il finale di 1,000 Eyes sono esempi di drumming di altissimo livello, di perfezione per quanto mi riguarda. Nonostante la canzone più popolare sia diventata Crystal Mountain, la migliore dal mio punto di vista è Empty Words, in cui il bellissimo e tutt'ora validissimo testo si adagia su una sezione strumentale mozzafiato. Tuttavia la mia traccia preferita è 1,000 Eyes con un finale incredibile, se non è il miglior finale di una canzone di metal di sempre poco ci manca. Per chiudere il quadro bisogna citare Sacred Serenity con il suo stupendo intermezzo, la bellissima Perennial Quest (che anticipa ciò che sentiremo con TSOP e TFAOE) ed i due tasselli mancanti Misantrophe e Without Judgment dotati di una sezione ritmica che chiunque invidierebbe. Cosa dire ancora di questo capolavoro? Forse che chiunque dovrebbe ascoltarlo poiché trascende da tutti i generi musicali esistenti. 100\100 |
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@Doom, diciamo che comunque all'epoca i Death non erano molto conosciuti come lo sono oggi, non c'era ancora Internet ecc... poi in generale gli anni '90 per il metal sono stati un po' un disastro, vedi la decaduta del thrash, in compenso però c'è stata, una ricerca di innovazione, sperimentazioni che hanno dato alla luce a album che all'epoca furono ignorati, ma che oggi sono considerati dei punti saldi (Vedi Grin dei Coroner, o Spheres dei Pestilence), diciamo che per l'epoca anche Symbolic e tutto quel tipo particolare di death, alla Atheist e Cynic, veniva visto un po' come un genere sperimentale e questo magari influì negativamente, ma l'importante è ora che la gente si è accorta della maestosità di questo Symbolic no? Spesso l'arte vera non viene capita, ma anzi viene temuta...  |
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Io sinceramente nn ricordo che fu accolto freddamente...tutt'altro! Personalmente ho ancora il grindzone con intervista e recensione in cui gli davano il massimo che era 6. Comunque gran disco...ma per me dei Death lo sono tutti, anche se diversi. |
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Beh magari qualcuno non gridó al miracolo. Alcuni ritenevano fosse "materiale" troppo intellettuale e... nerdy. Addirittura. Invece è "solo" un disco suonato da dio, con pezzi bellissimi. Non gli si perdonava l'essere in una area indefinita. A tratti grigia. Non deathmetal toutcourt. Non un heavy metal pienamente fruibile da chicchessia si avvicinasse al metal. Invero i Death bisognava conoscerli bene fin dalle origini per apprezzare pienamente ogni loro album. |
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Tutto vero,tutto bello questo che scrivete.... Peccato che nel '95 quando è uscito non se lo è cagato nessuno,compreso gli addetti del settore,ricondo recensioni abbastanza "freddine" (tipo metal hammer che diede 4 su 6).... Io l'ho comprato a inizio '96 e mi è subito piaciuto.... Decisamente il loro disco che preferisco. |
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Belle riflessioni, metalneverdie... Molto sentite |
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Un disco che ha segnato un'epoca, da ascoltare generazione dopo generazione... questo sarebbe l'obiettivo che dovrebbe essere perseverato da ogni persona, ossia RAGGIUNGERE LA PERFEZIONE, ed è un po' strano associare questo concetto ad un disco, ancora di più ad una persona, ma evidentemente Chuck non era una persona qualunque... Chuck sarebbe corretto considerarlo quasi un dio, una persona veramentete genuina e benevola, poi io sfortunatamente non ho avuto modo di incontrarlo, ma il ricordo di lui nel mio cuore è veramente grande. Lui stesso ha detto di non considerarsi un chitarrista virtuoso, anzi al contrario molto semplice, intanto nella sua semplicità è riuscito a gettare le basi per un genere, che ogni giorno soddisfa le orecchie di milioni di persone. Anche se Chuck non c'è più, il progetto Death è una testimonianza indelebile del vuoto lasciato da lui, che dimostra come pochi la maturità raggiunta, partiti da un death scarno, che Chuck è riuscito a PLASMARE a proprio piacimento ogni volta presentato con una forma diversa (D'altronde chi è che può plasmare una creazione a proprio piacimento se non il suo creatore? ), fino ad arrivare alla perfezione ottenuta con Symbolic. Quindi per me questo disco, lo avrete sicuramente capito, è il mio preferito on assoluto, e lo pongo come punta, come l'obiettivo che ognuno di noi vuole raggiungere... E allora a questo punto dopo Symbolic, dopo la PERFEZIONE cosa c'è? Semplice... C'è The Sound of Perseverance, c'è la voglia di non fermarsi anche quando si raggiunge l'obiettivo, anche perchè voglio dire mantenersi sul livello di perfezione non è di facile impresa, proprio per questo The Sound of Perseverance è perfetto anche nelle sue imperfezioni. CATTIVERIA, MALESSERE, SPIRITUALITÀ, UMANITÀ, INTELLETTUALITÀ, PERFEZIONE e PERSEVERANZA, 7 album, 7 parole che mostrano la figura di Chuck. |
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Non a caso l'album si chiama Symbolic. Il ricongiungimento della mente con il cuore. Che chitarrista, Schuldiner... |
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Esempio lampante di come un album ti possa far sentire una nullità. Quanto vorrei aver assistito a qualche giornata "tipo" di Chuck durante la stesura di questo capolavoro... Non si può valutare, sarebbe un'onta, questo susseguirsi di hit si deve ascoltare e contemplare e una volta terminato si riparte da capo all'infinito. Per me, il loro lavoro migliore! (Anche gli altri lavori sono a livelli stellari, tranquilli!) Vado un pò OT: non ho mai e poi MAI sentito di nuovo un chitarrista solista di provenienza prettamente death suonare con un così grande pathos e calore come Schuldiner... |
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Non si puo dare 100 purtroppo É il mio album preferito in assoluto,capolavoro senza tempo!Testi profondissimi e sezione strumentale che ti porta in paradiso RIP chuck...che vuoto che hai lasciato |
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Sono d'accordo...album unico al mondo e band migliore di sempre, per me. |
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Me lo sono sparato proprio ieri sera! Che dire...con gli ultimi 4 dei Death scendere sotto il 90 é un crimine. 99! Empty Words,1000 Eyes,Symbolic e Crystal Mountain le migliori |
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Quando ascolto questo disco ho il presentimento di essere di fronte a qualche cosa di totale. Qualche cosa di onnipresente ed onnisciente. Qui Chuck dice tutta la verità e solo la verità, infatti i testi sono uno più bello dell'altro. Poi la sezione strumentale molto tecnica unita melodia ed alla genialità crea un miscuglio perfetto. E lo ripeto: quei testi sono strepitosi. Voto? Altissimo. |
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La particolarità è che qui abbiamo a che vedere con una fusione perfetta tra abilità compositive e tecniche. Praticamente, un orgasmo continuo dall'inizio alla fine dell'album. |
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Miglior album degli ultimi 25 anni, dalla miglior metal band di sempre. Tutti gli altri stanno sotto. Voto infinito. |
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E pensare che quando uscì passo'in sordina ..... Misteri della fede (metallica) |
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Madonna che discone...! Ogni volta che lo ascolto come se fosse la prima! Per me è sicuramente il miglior album Death Metal mai uscito, ci si può avvicinare ma nulla più...e penso proprio che resterà irraggiungibile per sempre! Insomma una vera e propria pietra miliare, assolutamente imprescindibile: in particolare Empty Words e Sacred Serenity, oltre alla title-track, sono da pelle d'oca...! Che dire, il 100/100 sarebbe persino poco per un disco così... VOTO: Da consumare come se non ci fosse un domani! |
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Eccolo il capolavoro!! Questa è musica senza tempo che anche tra 500 sarà attuale come quando uscì nel'95. Tra l'altro non prese voti altissimi ai tempi ( ricordi un 4 su sei dato da metal hammer)e passo'piuttosto inosservato (a differenza di "Domination"o "Once upon the cross"). |
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Davvero un ottimo album ispiratissimo. Death "leggero" ma strabiliante. Voto: 93 |
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Best album ever dei Death, best album ever del Death. 99 senza se e senza ma. Ma solo perché non è possibile dare 9999. Ottima recensione. |
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Non è il mio genere, ma quando il death è suonato in questa maniera non si può non ascoltarlo, comperarlo e rimanere allibiti da tanta classe. |
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Ascolto questo album dal 1995 e non mi stanchero' mai di ascoltarlo..Album senza voto, troppo al di sopra di tutto e tutti.Da avere assolutamente, una copia fissa nel lettore CD e una in cornice appesa in salotto. |
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Disco epocale dai poche balle! 110 e lode con bacio accademico. Living in the pupil of 1000 eyeees!! |
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Album da BRIVIDIIII,il mio preferito assieme a leprosy,human,sop,vabbe tutti quanti |
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Insieme a human e' antologia del death |
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Cacchio Che bombaaaa,il mio voto 9999 |
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Capolavoro dei Death...Insieme ad Human! |
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Il disco che mi ha avvicinato a quell'artista di Schuldiner. Un terremoto di emozioni a non finire. Uno degli apici inarrivabili del metal estremo, come buona parte della discografia di questo gruppo. |
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IMPRESCINDIBILE. NECESSARIO. VITALE. |
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Album meraviglioso e praticamente perfetto sotto ogni aspetto. Lo comprai appena uscito nel '95 in cassetta e sono tentata di aquistarlo finalmente in CD. Che dire..la morte prematura di chuck, ci ha privato di un genio che sicuramente offriva ancora tanto alla musica che amiamo. Dobbiamo solo ringraziarlo perché ci ha donato capolavori come questo. Per me voto 100, brano che adoro perennial quest, bellissima. |
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Per me il migliore che abbiano mai fatto, anche se per me son tutti di livello superiore, veramente notevole a livello compositivo, strumentale e interpretativo, una potenza oscuramente espressiva ,merito anche di Gen Hoglan grande batterista e ovviamente di tutto il gruppo, album che non puo' non lasciare il segno, musica immortale.Grandi Death.Grande Chuck. |
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Lo sto riascoltando in questo momento, impressionante non ha perso assolutamente nulla della sua potenza e freschezza compositiva. Un disco monumentale ascoltato miliardi di volte senza mai stancare. Dopo una giornata deprimente ti da sempre una carica brutale. Grande Chuck e maledetto cancro che ti ha portato via................ |
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Un intero 2014 senza nessuno che lasciasse un post di venerazione? Io sono già in ginocchio! Mamma che disco...... |
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il migliore death metal album di sempre. mai abbastanza osannato. Capolavoro assoluto e indiscutibile. DA AVERE e DA CONSERVARE RELIGIOSAMENTE |
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Se invece dei CD e MP3 fossero esisite solo le vecchie musicassette soggette ad usura, probabilmente ne avrei dovuto acquistare una decina. Un album immenso, che non smetterò mai di ascoltare. Penso a pari merito con INDIVIDUAL. Grandi Death. Grazie Chuck. |
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Pura goduria si merita un bel 100 :Q________ |
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Sono passato a rileggere questa recensione, una delle più belle dell'intero database, forse addirittura la mia preferita. Rguardo a Symbolic... C'é bisogno di commentarlo? Magnificente. Ta l'altro questo album ha 32 giorni in meno di me... |
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Opera d'arte. Voto 99. |
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@Olof: mi ritrovo pienamente anche io nel tuo commento |
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@The Preacher: "La perfezione non esiste. Ma Chuck l'ha guardata dritta in faccia più volte." Fantastico. Come quest'album, del resto. A mio modesto parere, il più bel disco metal (tutto il metal) della decade degli anni '90. Stordente nella sua bellezza. Alla fine di alcuni ascolti, nonostante lo conosca a memoria, talvolta mi lascia ancora spiazzato, confuso. Chuck ti scava dentro, va a smuovere qualcosa di profondo nello stomaco. Tira fuori emozioni e sentimenti nascosti, sopiti. Queste 9 tracce sono un dialogo filosofico, musicale e lirico. Mi sento davvero un piccolo greco seduto per terra che ascolta le verità del Socrate (o chi preferite voi) dei nostri tempi. Grazie |
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Bah noi cosa siamo qua a fare? Come facciamo a giudicare lavori di questa portata? Se Individual era un trionfo di tecnica, velocità, cattiveria, virtuosismo, Symbolic si fa più introspettivo, Chuck diventa più attento all'interiorità e al modo in cui stiamo nel mondo che ci circonda. E che album che ha tirato fuori anche sto giro! Spaventoso, non una singola traccia che non sia definibile capolavoro, qualche episodio da lacrime (cito solo EMPTY WORDS, probabilmente la più bella canzone di sempre nel metal tutto), un lavoro degli strumentisti ottimo (non fuori dal mondo come nel precedente però). Ma Gene Hoglan cos'è? Perfettamente calato nei pezzi, non un colpo fuori posto! Provo a dare un voto: 98, perchè la perfezione non esiste. Ma Chuck l'ha guardata dritta in faccia più volte. |
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CAPOLAVORO. nient' altro, liriche ispiratissime ed album immortale. 100 |
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Musicisti come Shuldiner mancano come l'aria oggigiorno. Sull'album che dire, un monumento... non al death e neanche al metal, ma alla musica in generale. |
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Spiritual healing l' album piu' ignorato ??? Per me e' uno dei milgiori..............l' ho ascolto ininterrotamente da due settimane !!! SBG e' troppo grezzo per i miei gusti, HUman e' stupendo, symbolic inarrivabile, TSOP e' solo un pelino sotto, leprosy e' meno acerbo di SBG, assurdo..............ma quello che mi piace di meno e' ITP, poco sopra SBG. Cmq artista inarrivabile Chuck, dispiace che sia morto cosi' giovane. Lunga vita ai DEATH..................... e dire che 25 anni fa' non mi piacquero' per niente !!! |
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La cosa più incredibile dei Death è che dei Death non si può parlare mai di album più riuscito o meno. Dal grezzo Scream Bloody Gore al tecnico Sound Of Perseverance, gli album dei Death sono assolutamente impeccabili. Possono piacere certi album più degli altri ma anche l'album più ignorato (spiritual Healing) è un album che fa scuola e che molte band tutt'ora sognano di poter fare. Questo è ciò che rende i Death a mio parere la miglior band Death Metal fin'ora mai apparsa. Il fatto che siano stati impeccabili, anzi mostruosamente vicini alla perfezione. Sicuramente se Chuck fosse vissuto avrebbe potuto dare ancora di più. Ma lui vivrà attraverso la sua musica e noi continueremo a ricordare lui e i Death come coloro che sono riusciti ad avvicinarsi alla perfezione. Grazie Chuck per ciò che ci hai donato musicalmente. E con questo concludo il mio omaggio a una band che mi ha fatto innamorare del Death Metal e che oggi è la mia band preferita. Peccato che ho 16 anni e che non ho potuto godere di un loro concerto. |
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Uno degli album più belli che abbia mai ascoltato.. Se ripenso che cosa avrebbe potuto combinare Chuck se fosse rimasto in vita, negli anni seguenti, mi vien da piangere.. Quest' album è da adorare per ciò che ha dato alla Musica |
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io mi genufletto 100 - 1000 - 10000 volte per Symbolic e quello che rappresenta nella musia, per l'essenza stessa della musica. |
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Uao. Disco grandioso, meno concentrato di ITP, più "arioso" e ugualmente fantastico. Stranamente sento la tecnica di Hoglan persino di più che nel predecessore. |
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Mi avevano detto che per avvicinarmi al death questo era un buon inizio, 'azzo se è vero. Disco stupendo voto giusto recensione perfetta. |
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In quegli anni "decennio" si toccò il top del metal con vari gruppi nella loro - categoria -, e questo è uno di quei dischi, a mio parere per il death metal, una pietra miliare quasi un punto dell'apice. Dopodichè è iniziata la lenta discesa dal picco, con la contaminazione e la nascita dei nuovi generi (nù metal ecc..), che, per carità, ben venga per la ricerca, annessi e connessi. Ma ora non siamo più ai livelli di quegli anni, per ora. Grande rispetto per i Death |
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Se non si è arrivati a 100 è colpa dell'iva aumentata al 21% ; lavoro fantastico, 1.000 Eyes tra le mie tracks preferite in assoluto. Bella la definizione di Kerrang! sull'album: i Rush del death metal. Se Metalllized dicesse Furor Gallico: l'Angelo Branduardi dell'heavy metal li fucilano in mondovisione |
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Certo che se non diamo 100 a questo...per chi scrive il miglior album metal della storia |
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Perfetto come Human, Individual Tought Patterns, The Sound of perseverance. Chuck, un genio. Un genio a cui questa recensione (non esagero se dico una delle migliori che abbia mai letto su metallized) rende onore. |
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bellissimo album,ma hanno fatto di meglio.un 90 pero' e' d'obbligo |
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perdonatmei, ho abbassato la media, ma secondo me i Death hanno fatto di meglio... Human per me è superiore |
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Colossale,magnifico,estremo! Il miglior album dei DEATH! |
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Che strafigata di album! Dalla prima all'ultima! Stupenda la chiusura col finale di Perennial Quest! Eterno album ed eterno Chuck Shuldiner... |
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Per me, il miglior album metal di sempre. |
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99, anzi 100!! Pura perfezione come spiega la otiima rece, anche se nessuna parola può far capire cosa si prova ad ascoltarlo. Non posso che inchinarmi e continuare a sentirlo fino al giorno della mia morte, il disco che ho sentito più volte (insieme a Darwin!) in assoluto. Grazie Chuck... |
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Mamma che disco spettacolare...al post 25 la rece perfetta: Glaciale, tagliente, tecnico e melodico. Un disco perfetto ! voto 99 |
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un'altro capolavoro incredibile,empty words penso sia la + bella canzone dei Death (anche se scegliere la migliore con tanti capolavori non è facile),mi sono sempre chiesto se il cambio di voce di Chuck sia stato voluto o dovuto al fatto che magari non riusciva più a cantare come prima... |
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è innegabile come ancora una volta Chuck Schuldiner abbia mostrato di essere tra le menti più geniali ed innovative del metal, proseguendo in maniera coerente e lucida lungo un percorso di continua crescita |
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pazzesco e ottima la recensione lo ritengo il migliore della loro stupenda discografia insieme a "The Sound Of Perseverance" |
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Credo questo sia uno dei pochi casi in cui il voto dato dal recensore è più alto della media! Disco assolutamente splendido. Però anch'io Individual lo metto sopra. E pure TSOP. Insomma, disco splendido, ma non il mio preferito nella discografia dei Death. |
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Glaciale, tagliente, tecnico e melodico. Un disco perfetto ! |
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Simbolic ha rivoluzionato il mio concetto di metal estremo, e penso anche di molti che avevano un gruppo o che "semplicemente" suonavano uno strumento. Da Simbolic in poi mi sono rapportato al mio strumento con un approccio più ragionato e alla ricerca di quell' anima estrema che non era più solo velocità e distorsione ma sopratutto sentimento e maturità. |
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Grandissimo disco, forse il primo che acquistai dei DEATH, testi maturi e all' avanguardia, canzoni lente ed altre + pompate, cambi di ritmo, melodie + elaborate ecc.... Voto: 93 |
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altro capolavoro....che bei tempi che erano ragazzi !!!! |
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eh, caro ghenes... peccato si. |
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...peccato non potere più aspettare con impazienza l'uscita dei capolavori di Chuck... |
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Aspettavo questa recensione da tanto tempo... Perfettamente azzeccata! Non c'e nulla che si possa aggiungere, Symbolic parla da solo... Uno dei dischi migliori della storia del metal.. Crystal mountain e una delle canzoni piu belle che conosco... e non posso fare altro che dichiararmi un altro degli innumerevoli pazzi che ancora oggi volge lo sguardo verso il passato, rimpiangendo che un tale genio quale Chuck ci abbia lasciato cosi prematuramente... Ma con una grande eredita... Un genio come lui nasce ogni mille anni... R.I.P. Chuck, we still love you Symbolic: 99 |
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Sono uno di quei fortunati che lo acquistarono appena uscì, non conoscevo i Death ma un mio amico mi disse ''Compralo tranquillamente a occhi chiusi, vedrai che non te ne pentirai''. Cazzo se aveva ragione... |
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Ritengo si possa tranquillamente scrivere un trattato riguardo questo disco, per quello che ha rappresentato,per quello che rappresenta e per quanto rappresenterà, per la voce potente ma allo stesso tempo chiara e precisa di Chuck, per la ritmica incredibile, per la solistica veloce e tagliente, per la lungimiranza dei testi... a mio parere semplicemente IL disco. Ottima recensione come sempre. |
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Fu il mio secondo cd acquistato...lo comprai quasi per caso...capolavoro!! |
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Prego, c'è posto! Oggi lo metterò in macchina andando a lavorare... |
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Salve, sono un altro pazzo, c'è posto? |
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Che discooo!!!!!!!!!!Micidiale e perfetto come tutti quasi tutti i dischi dei death.....Chuck ci manchi da morire porca zozzaaaa!!!!!Giasse davvero ottima recensione compliment!!!!! |
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grande disco, migliore del successivo, secondo me, ottima produzione. |
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Il miglior disco dei Death potente e maturo. Uni dei vertici della storia del metal. Recensione davvero superlativa |
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Grande Giasse, uno dei miei album preferiti da sempre, lo avrò ascoltato all'infinito e non me ne sono ancora stancato. Capolavoro assoluto ineguagliabile. Punto. Ora... tutti al manicomio  |
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voto 120, non di meno. è troppo avanti rispetto a tutto il resto. |
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Oh mamma mia...Uno dei migliori album della storia. Il Death tecnico che incontra il Thrash che incontra l'Heavy classico, che incontra il progressive che incontra lo Speed. In poche parole i Death. RIP Chuck. |
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Fenomenale, Symbolic fu la prima canzone che ascoltai dei Death! Io continuo però a preferire Individual perchè adoro Di Giorgio, ma si tratta di roba di altissimo livello e chiaramente ci sono i gusti personale |
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Straordinario come pochi. |
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Disco immenso! IL capolavoro del death metal! Inarrivabile assolutamente! 99! |
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4
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..le parti di batteria + belle della storia del metal!!!!! |
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Dico subito che il voto è scaturito da un ragionamento tra il sottoscritto ed Arakness che capirete... |
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Rece molto bella e curata, ma troppo tecnica per il sottoscritto. In alcuni punti ho perso il filo del discorso!!! Ma perchè non ha meritato il 100 questo disco??? Io penso che questo caso lo richiedeva. |
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THERE WILL BE ZERO..... TOLERANCE!!!!!!! Ahhhhhhh che disco della Madonna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Lo metto su il meno possibile in macchina: il rischio è quello di andare ad infrangere il mio sacro capo nel parabrezza... |
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