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Stone - No Anaesthesia
( 1921 letture )
Scandinavia e thrash metal non sono propriamente un binomio passato alla storia. Pochi sono infatti i gruppi thrash metal provenienti dall'estremo nord Europa che sono riusciti a raggiungere un certo livello di notorietà fuori dai propri confini. Tra questi ricordiamo i Midas Touch, autori di un solo album, i Morgana Lefay (molto vicini al power roccioso di stampo americano) e gli Artillery della vicina Danimarca, i più famosi del lotto anche se non facenti parte della penisola scandinava ma geograficamente affiliati.
Oltre a questi c'è stato tutto un sottobosco di gruppi formatisi con l'esplosione mondiale del thrash metal, che però sono rimasti confinati a semplici comprimari destinati all'oblio (e che magari hanno assunto lo status di culto negli ultimi anni), ma che hanno comunque preparato il terreno alle successive evoluzioni, come successo per il death in Svezia. Certamente non tantissimo se paragonato all'abbondanza di Germania o Stati Uniti, ma tra tutti questi ce n'era uno, proveniente dalla Finlandia, di cui oggi vorrei parlarvi.

Nati a metà anni 80, gli Stone sono un po' il gruppo simbolo della scena finlandese, conosciuti anche per la presenza di Roope Latvala, attuale chitarrista dei Children Of Bodom (i quali non hanno mai nascosto la loro passione per gli Stone, coverizzando addirittura il brano No Commands nelle edizioni speciali di Hatebreeder) e di Pekka Kasari, batterista degli Amorphis per sette anni dal 1996 al 2003. Nel 1988 arriva l'esordio con il disco omonimo che ricalca lo stile del thrash bay area, ma è con il successivo No Anaesthesia! del 1989 che la band realizza quello che è il suo disco più conosciuto e probabilmente migliore dell'intera carriera. Il gruppo mantiene intatti i connotati thrash metal, la cui struttura diventa più intricata mantenendo però un ottimo gusto per la melodia, merito delle due asce che cesellano assoli e riff tecnici ma mai fini a se stessi. Se Latvala e Jalkanen sono i punti di forza dell'album, è il cantante/bassista Janne Joutsenniemi ad essere il punto debole del lavoro: la sua voce roca e piatta era più adatta ad un disco ruvido come il precedente, piuttosto che ad uno più rifinito in cui le melodie giocano un ruolo fondamentale come No Anaesthesia!, ma d'altra parte era uno dei membri fondatori e dubito che la sua posizione sia mai stata in bilico nonostante tutto.

Dopo le brevi note dell'intro Finlandia, un sommesso russare ci presenta Sweet Dreams, traccia veloce che induce tutt'altro che il sonno, con un formidabile bridge che lancia un ritornello efficace grazie anche alle backing vocals:

Good night - close your little eyes
Sleep tight - dream of something nice
Don´t let the bed bugs bite


Il pezzo è travolgente nel suo andamento e la cascata di note degli assoli rappresenta un valore aggiunto, per quello che è già uno dei migliori episodi del lotto. Il testo introduce quello che è un po' il tema ricorrente dell'album, i sogni proibiti: qui infatti abbiamo il classico uomo medio (un po' represso) che va a dormire e sogna stupri, omicidi e violenza sadomaso, dato che la dimensione onirica è l'unica dove può sentirsi libero.
Con le successive Empty Corner e Back to the Stone Age assistiamo all'evoluzione di cui si parlava prima, con un minutaggio che si alza e le parti strumentali che cominciano a diventare più lunghe e varie. Proprio Back To The Stone Age è il pezzo più riuscito dell'album grazie all'alternarsi di parti più veloci a rallentamenti, con il trascinante break centrale strumentale a mostrare tutta la perizia dei musicisti fino all'invasato refrain finale.
Concrete Malformation rappresenta il primo calo nella tracklist, forse un pezzo troppo lineare che sfigura nei confronti di quello sentito prima, per quanto il livello rimanga comunque alto. Tutto il contrario la titletrack, in cui si tende però a voler strafare confezionando una traccia troppo ambiziosa con i suoi dieci minuti di lunghezza, con un intro (trapano del dentista a parte) troppo prolisso ed alcuni momenti di stanca nel corso del brano. Gli Stone qui cercano di andare oltre i pezzi a rotta di collo ma ci riescono solo in parte. Da segnalare il testo che, nonostante la copertina, il trapano all'inizio ed alcuni passaggi, non parla di dentisti ma di un rapporto omosessuale, o almeno così pare, a voi l'interpretazione:

A white bodybuilding man looking for a delicate boy
Who wants to get submited and be treated as a cheap toy
Looking for a real adventure? I´m all that boy needs
I got rubberboots, leatherwhip, everything! Balls full of seeds


Light Entertainment (Good Old Times), Kill the Dead e Meat Mincing Machine chiudono il disco, la prima tornando sui propri passi speed/thrash, la seconda altro non è che un divertissement di dieci secondo sullo stile cazzone dei Nuclear Assault e l'ultima è probabilmente l'unico riempitivo dell'album, per quanto qualche buono spunto sia in ogni caso presente.
Curiosamente dopo il russare di Sweet Dreams, la traccia conclusiva termina con i versi Wake Me Up (ed una divertente citazione in growl dei Whamm!), come a voler tracciare un collegamento tra inizio e fine.

Nel complesso No Anaesthesia! è un bel disco che suona ancora fresco grazie anche ad una produzione limpida che mette in risalto l'ottimo lavoro strumentale della band, nonostante la tendenza a calare nella seconda parte. Come detto, l'unico neo di questo lavoro è la voce di Joutsenniemi che in più di un'occasione pare quasi affossare le ottime linee melodiche dei due chitarristi, la vera marcia in più di questa formazione. Con un altro cantante probabilmente avremmo avuto uno dei top album del technical thrash.
Dopo No Anaesthesia! gli Stone cambieranno leggermente, sostituendo Jiri Jalkanen con Markku Niiranen, perdendo la componente fun che li ha caratterizzati nei primi due lavori ma proponendo però ancora buona musica con Colours ed Emotional Playground, dischi all'epoca incompresi complice anche la crescita del movimento death metal, per poi sciogliersi nel 1991.

Ad oggi gli Stone sono di nuovo attivi dopo un paio di reunion e suonano saltuariamente dal vivo. Probabilmente sfruttano l'onda lunga della popolarità dei Children Of Bodom, ma dopotutto è un peccato veniale per una band comunque onesta e per la quale il treno è passato quasi senza dar loro la possibilità di salire.



VOTO RECENSORE
79
VOTO LETTORI
85.25 su 4 voti [ VOTA]
Doomale
Martedì 10 Maggio 2016, 20.07.37
8
Scoperto x caso qui su metallized in questo periodo che sto rimacinando parecchio thrash...sia vecchio che anche qualche band nuova, tanto tecno thrash...e chi ti scopro? Sta band finlandese che ammetto di non ricordare affatto...Che dire l'ho ascoltato oggi per la prima volta e mi e' piaciuto abbastanza...forse la voce non mi entusiasma, ma erano bravi. Chi l'avrebbe mai detto...tecno thrash dalla Finlandia!😁 bella storia
Er Trucido
Giovedì 12 Giugno 2014, 18.32.14
7
Massì, piccole differenza, in fondo parliamo di pochi punti e ci sta
Theo
Giovedì 12 Giugno 2014, 18.17.51
6
Sìsì, concordo pienamente! Sulla voce non saprei dirti, a me quel contrasto tra la voce sgraziata e i virtuosismi ad esempio è sempre piaciuta, ma poi lì si va giustamente sui gusti... E dovendo valutare tu anche la tecnica ci sta tutto
Er Trucido
Mercoledì 11 Giugno 2014, 0.45.16
5
melodiche, non metodiche
Er Trucido
Mercoledì 11 Giugno 2014, 0.44.16
4
grazie theo! diciamo che nella valutazione ha influito parecchio la voce, per quanto io non sia uno che va a cercare i virtuosi. come detto in certi momenti sembra un po' una zavorra rispetto alle soluzioni metodiche delle chitarre. comunque sì, loro meritavano, purtroppo una serie di fattori (storici, geografici e di distribuzione) li hanno relegati a seconde linee.
Theo
Martedì 10 Giugno 2014, 23.45.07
3
Gruppo, come ho sempre detto e sostenuto, scandalosamente passato inosservato ai tempi e tutt'ora molto sottovalutato che ha confezionato quattro perle di Thrash Metal con la T maiuscola. Forse complice della poca popolarità (all'estero, perchè in patria sono sempre stati degli eroi nazionali, coma ha fatto notare Trucido giustamente i CoB stessi li hanno sempre avuti come punto di riferimento costante e in molti pezzi questa influenza si sente, Latvala a parte) fu proprio il ritardo di qualche anno sulle scene... Ad ogni modo poco importa, sicuramente concordo sul fatto che "No Anaesthesia!" sia il capolavoro della band, il loro disco nettamente migliore, proprio per questo avrei probabilmente dato oltre l'80 come voto. Per me davvero ottimi anche gli altri 3 dischi del gruppo che ha saputo dimostrare a differenza di altri artisti del medesimo genere una spiccata tendenza all'evoluzione (basta pensare al divario tra debutto omonimo e questo secondo lavoro, proseguendo poi con gli altri due capitoli discografici) ed al cambiamento, senza ripiegarsi su loro stessi. Peccato per lo scioglimento, probabilmente dovuto anche al sempre scarsissimo seguito purtroppo... Ripeto, l'unica colpa di questi gioiellini fu quella di essere arrivati sul mercato con un paio di anni di ritardo, senza avrebbero fatto la differenza. Gruppo che non ha nulla da invidiare, a mio parere, alle formazioni più blasonate che in questi anni diedero alle stampe diversi dischi di palta, mentre loro invece picchiavano duro e bene. Per me il voto sta intorno all'85. (Bella la recensione Trucido, dovresti farne più spesso ... E bravi che l'avete rifatta, molto meglio questa.)
AL
Lunedì 31 Marzo 2014, 9.53.36
2
bell'album. scoperti da poco e molto validi.
CYNIC
Domenica 30 Marzo 2014, 21.42.08
1
84/100 GRANDE album, è pienamente consigliato 'A' chiunque, thrasher e non solo. Difensori della fede metallica fate vostro senza indugi Stone - No Anaesthesia non ve ne pentirete!! Technical Thrash Metal di CLASSE, tante Che C'è un libro che lo mete tra i migliori 100 dischi thrash metal di sempre.
INFORMAZIONI
1989
Megamania
Thrash
Tracklist
1. Finlandia
2. Sweet Dreams
3. Empty Corner
4. Back to the Stone Age
5. Concrete Malformation
6. No Anaesthesia
7. Light Entertainment (Good Old Times)
8. Kill the Dead
9. Meat Mincing Machine
Line Up
Janne Joutsenniemi (Voce, Basso)
Roope Latvala (Chitarra, Voce)
Jiri Jalkanen (Chitarra, Voce)
Pekka Kasari (Batteria, Voce)
 
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