Concepita e compilata da Scott Hull (Pig Destroyer, Agoraphobic Nosebleed) seguendo la tradizione delle leggendarie compliations degli anni ’90 “Cry Now, Cry Later” targate Relapse, “This Comp Kill Fascist” ha l’obiettivo di riunire insieme ben 51 tracce delle migliori band che la scena underground grindcore, hardcore e power violence possa offrire oggi.
La compilation offre rigorosamente brani inediti ed esclusivi di ben quattordici band più o meno conosciute tra cui spiccano, gli Insect Warfare, i Total Fucking Destruction, i Kill The Client e come fiore all’occhiello le nuove composizioni, in oltre dieci anni, dei riformati Agents Of Satan e dei leggendari Brutal Truth; molti dei brani presentano nei testi chiari riferimenti alla politica, in particolare all’ingiustizia sociale, come d’altronde il titolo stesso dell’album poteva farci intuire.
Proprio agli Agents Of Satan spetta il compito di aprire le danze con quattro nuovi brani, in cui dimostrano di essere ritornati alla grande proponendoci il loro collaudato grind sludge , con le chitarre sature a farla da padrone; i Weekend Nachos si guadagnano la sufficenza, con un power hardcore, non brillando certo per originalità nei quattro brani a loro disposizioni.
Grind core abbastanza scolastico per i Kill The Client, anche se in quanto a potenza ed aggressività non hanno nulla da invidiare a band più blasonate ; ben sei tracce a disposizione per gli Spoonful Of Vicodin, con un picco di durata di trentanove secondi, che propongono un hardcore molto ripetitivo e noiosissimo.
Meritano invece un particolare apprezzamento i Maruta, presenti purtroppo con soli due brani, in cui dimostrano di aver saputo evolvere il genere grind con chitarre impazzite ma sempre sotto un pefetto controllo, cambi di tempo azzeccati ed influenze death, soprattutto nell’uso del growl: sicuramente avrebbero meritato più spazio; sempre convincenti anche gli Insect Warfare, tra i nomi più illustri della complilation, che in costante growling vocale presentano quattro canzoni grindcore suonate a velocità incredibile.
Non particolarmente entusiasmanti gli Shitstorm, con un grindcore fin troppo schematico e senza nessun particolare acuto; ci si sposta sul versante punk con i Man Will Destroy Himself che non aggiungono nulla di nuovo al genere in questione.
Arriva il momento dei Total Fucking Destruction che non deludono le aspettative: tre brani perfettamente riusciti con qualche novità che giunge dal suono e dalla maniera in cui viene suonata la chitarra.
Decisamente anonimi i brani dei Chainsaw To The Face e i Magrudegrind, i primi con un grin-death ed i secondi con un semplicie grind che aprono la strada ai ritrovati Brutal Truth; i nostri ripartono da dove li avevami lasciati anni fà e si ripresentano con quello che hanno sempre saputo fare da veri maestri: grindcore ispirato, potente, violento e bellissimo: sicuramente i brani migliori dell’intera compilation.
Compilation che si chiude in maniera abbastanza deludente, ovvero con il grind esilarante, a livello vocale, dei Wasteoid: davvero brutto e inascoltabile!!
A parte questa caduta nel finale devo dire che questa compilation risulta molto valida per conoscere e riscoprire tante band che di questo genere ne hanno fatto un credo e sicuramente anche molto piacevole perchè in fin dei conti il grindcore è divertimento allo stato puro.
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