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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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AA. VV. - Lords Of Chaos – The History Of Occult Music
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( 4396 letture )
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Suvvia, amici miei… non prendetevela! È una mera operazione commerciale, una specie di souvenir. Null’altro. Come quando si visita una città straniera e si comprano quei patetici gingilli decorati con i colori nazionali del paese ospitante (palle di neve, calamite, tazze, ombrellini, ecc…): li odiamo quando li riceviamo in dono, ma li acquistiamo nel momento in cui siamo noi stessi ad essere in trasferta, perché sono una specie di salvagente dell’ultima ora per zie rompiscatole o per colleghi invidiosi. Hanno un loro mercato e probabilmente un particolare uso e consumo!
Lords Of Chaos – The History Of Occult Music non è un articolo così tanto diverso. Lords Of Chaos è di per sé un titolo altisonante, fin ingombrante. Un “filo” retorico, se vogliamo, soprattutto se si considerano alcuni aspetti profondamente ridondanti, quali titolo e front-cover cartacarbonati all’ormai reclamizzatissima pubblicazione della coppia Moynihan/Søderlind e l’inclusione delle deliranti declamazioni del verbo di Aleister Crowley e Anton Szandor LaVey in apertura e chiusura dei 2 dischetti costituenti l’opera. Se è vero, verissimo, che queste ispirarono il filone esoterico/occulto del cosiddetto horror rock/metal (prima o poi ne dovremo parlare con scientifico rigore), è altrettanto vero che l’espediente pare, più che altro, un esercizio di riscaldamento che non eleva in alcun modo il valore del cofanetto. Se già il libro (recensito dalla nostra Alice Landi “Persephone” in occasione dell’uscita della versione italiana) è stato da molti tacciato come un minuscolo tentativo di raccontare i fatti, peraltro molto spiacevoli, legati ad un ben preciso filone socio-musicale, figuratevi come può essere battezzata una compilation di brani così vari e, nondimeno, solo lontanamente contestualizzati al relativo book. Tra l’altro, e questo è il punto focale, riconoscere ad un prodotto di decupage sonoro un ipotetico valore aggiunto diventa piuttosto difficile quando la scelta cade su titoli storici, ma decisamente scontati, come Black Sabbath, Sacrifice, Triumph Of Death, Twilight Of The Gods, A Blaze In The Northern Sky, e via discorrendo. E anche volendo considerare la presenza di rarità ed inediti tra le molte tracce (ben 28 distribuite in due dischi), rimane piuttosto complicato trovare un motivo di reale soddisfazione. Perché? Ma li avete visti, o meglio, sentiti? Le rarità non sono altro che “inutilità” (le recitazioni di Crowley e Lavey su tutte) e gli inediti… beh… scartine firmate da nomi di prim’ordine (Jagger, Ulver, Beausoleil), che faticano a tenere alta la bandiera di questo indisponente Lords Of Chaos. Perfino gli Ulver mi hanno un po’ deluso, forse perché sono stanco di questo continuo rilasciare “in pillole” che i Nostri ci riservano da qualche tempo a questa parte (tra il 2001 ed il 2003 hanno pubblicato, inframmezzati da Lyckantropen Themes, ben 5 release tra EP e comps). Bravi – per l’amor del cielo –, metafisici – figuriamoci –, però che la finiscano di “tirarsela” in questo modo scandaloso…
Chiaro che, procedendo nell’ascolto, qualche emozione – positiva, intendo – la si percepisce. Simpatica (ma nulla più) la rivisitazione storica che parte dal blues satanico di Robert Johnson per arrivare alla Stairway To Hell dei Monte Cazazza, passando per gli “stregoni” del jazz-rock Black Widow, istituita nel primo dei due CD: come non distruggersi la testa con Black Metal dei Venom (quanto godo potendo asserire pubblicamente che “tutto è partito da loro”) o sparare le corna al cielo con il brano dell’esordio discografico dei Sodom (Outbreak Of Evil dall’EP In The Sign Of Evil). Il primo CD vola in un tripudio di ritmi lenti, acidi ed oscuri, tutti caratterizzati da un climax perverso e malvagio in cui si susseguono i messaggi subliminali più noti della storia del metal. Detto questo ne sono sazio dopo pochissimi istanti: conoscere, costantemente, ciò che succederà alla nota successiva è il peggiore dei supplizi riservabili ad un metallaro di lunga data come il sottoscritto... Più tirato il “side B” di questa compilation, dedicato finalmente al metal estremo di fine ’80 / inizi ’90, ma anch'esso sofferente della medesima malattia del suo predecessore, la deja-vuite. I Death SS di Black Mass iniziano un rito che si conclude solamente dopo aver violentato il laser del lettore, nonché le orecchie dell’ascoltatore: prima i Bathory e la voce mitologica del Quorthon più evocativo di sempre, poi una puntatina death con gli Unleashed (ma loro, testo satanista a parte, che c’entrano?) e la tripletta infernale costituita da Mayhem (ancora con Dead), Darkthrone ed Emperor (canzoni più ovvie di A Blaze In The Northern Sky e The Burning Shadows Of Silence non si potevano proprio trovare!). Ora si inizia a percepire il famoso “chaos”, a farlo girare nelle membra stordite dalla perversione sonora che fece da sottofondo alle azioni di guerriglia contro l'uomo (non contro la religione, sia ben inteso) a cui assistemmo in quegli anni. Si prosegue con Thorns e Abruptum (inframmezzate dall’inedito Ulver), così da infittire la colata di nero verbo che ci si attendeva. I toni cambiano nuovamente (e definitivamente) e lentamente ci si avvia ad un finale evocativo ma che puzza di filler (ma anche di zolfo) fino al collo.
Dunque? Indicato solo ai collezionisti di inutili gadgets; a chi, insomma, preferisce i “bigini” ai libri. Sorry, amata Prophecy, ma questa volta te la sei proprio cercata!
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12
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il libro in fin dei conti non mi è dispiaciuto, questo cd bah..l idea poteva esser carina cosi mi sa un po buttato li..peccato |
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11
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MERA OPERAZIONE COMMERCIALE E INUTILE... un consiglio... risparmiate i soldi anche del libro... |
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10
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prima di definire deliranti le parole di La Vey e Crowley magari sarebbe opportuno conoscere loro e il loro pensiero. E conoscere non significa leggere o ascoltare 4 spezzoni di frasi decontestualizzate. Loro hanno scritto ed a loro sono rivolti fior fior di manoscritti...Lords of Chaos va anche bene leggerlo, ma alla fine è un compendio di gossip redatto ad arte per creare sensazionalismo, ergo per vendere. Il che non è assolutamente un problema anzi, ma prendiamolo per quello che è... Riguardo al disco sono d'accordo... |
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9
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Il libro in ogni caso non è malaccio, è pieno di informazioni curiose, ma la compilation - special modo dopo aver letto questa recensione - dubito che la ascolterò... grazie Giasse! |
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8
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@Moro: Ah occhei, allora avrebbero più senso i Molested, vista la provenienza, che gli Unleashed. Comunque grazie delle delucidazioni |
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@Gnezz: ripeto, dovresti almeno dare un occhiata al libro. Gli Unleashed sono trattati come un esempio anomalo di deathmetal dei primi anni '90. Invece di parlare di sbudellamenti, o di morte o di declino, parlavano delle saghe nordiche esattamente come i Bathory in quel periodo. |
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6
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che gran porcata inutile sto disco. mi da la nausea solo sapere che esiste. |
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Concordo sull'inutilità del disco. La sparata sugli Ulver mi sembra del tutto evitabile! |
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@Moro: Beh, ma gli Unleashed allora che ci stanno a fare? Loro e l'occulto non si collegano molto asd |
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3
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Non fraintendere Gnezz. Alla fine questo cd fa ascoltare la musica di cui si è parlato nel libro. E nel libro non c'è traccia ne' degli Acheron ne' degli Incantation. |
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2
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L'assenza degli Acheron e Incantation (per citare i più famosi) fa ben capire di cosa stiamo parlando. Poi con gli Unleashed andiamo oltre la comprensione! |
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Giasse, mi hai convinto non lo comprero mai!!!!!!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD1 Aleister Crowley - The Pentagram Robert Johnson - Me And The Devil Blues Coven - The Portrait Black Sabbath - Black Sabbath Black Widow - Sacrifice Bobby Beausoleil - In The Temple Of The Moon Mick Jagger - Invocation Of My Demon Brother Venom - Black Metal Mercyful Fate - Come To The Sabbath Sodom - Outbreak Of Evil Hellhammer - Triumph Of Death Monte Cazazza - Stairway To Hell Anton Szandor LaVey - The Satanic Hamboo Genesis P. Orridge & Psychic TV - Supermale
CD2 Anton Szandor LaVey - Black Mass (Opening Hymn) Death SS - Black Mass Bathory - Twilight Of The Gods Unleashed - Into Glory Ride Mayhem - Freezing Moon (feat. Dead) (rarità) Darkthrone - A Blaze In The Northern Sky Emperor - The Burning Shadows Of Silence Ulver - Untitled (brano inedito) Thorns - Stellar Master Elite Abruptum - Massdöd The Electric Hellfire Club - Age Of Fire (remix) Peter H. Gilmore - What Is Good? White Stains - Take It From Me Anton Szandor LaVey - Black Mass (Closing Hymn)
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RECENSIONI |
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