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AA. VV. - Judgment Night - Music from the Motion Picture
02/10/2021
( 1762 letture )
Il coronamento di un percorso iniziato qualche anno addietro, la sublimazione di un’idea musicale all’epoca innovativa e oltraggiosa, il definitivo ponte fra due mondi (apparentemente) agli antipodi e un unicum che ha fatto storia guadagnandosi l’appellativo di “Bibbia del rap rock/metal”.

Tutto questo è Judgment Night, soundtrack dell’omonimo film action-thriller del 1993 (in Italia uscito come Cuba Libre – La notte del giudizio) diretto da Stephen Hopkins con la partecipazione fra gli altri di Emilio Estevez, Cuba Gooding Jr. e Denis Leary. Se il titolo in questione non vi dice niente è perché si rivelò un clamoroso flop al botteghino non riuscendo neppure a coprire i costi di produzione; da lì al finire nella marea di B-Movie trascurabili degli anni ’90 il passo è stato breve.
Pertanto, non è il film in sé che ci interessa quanto la sua incredibile colonna sonora, capace di raggruppare una serie di accoppiate memorabili sotto l’egida di una sola costante: abbinare il flow dei rapper a basi strumentali di matrice rock e metal.
L’origine di una mescolanza tanto ardita -se non contiamo il proto rap rock di The Magnificent Seven dei The Clash (Sandinista!, 1980)- risale al singolo Rock Box dei Run-D.M.C. del 1984, lo stesso anno in cui Rick Rubin sceglie il sample (non autorizzato) di Back in Black per far rappare i Beastie Boys di Rock Hard.
Nel 1985 i Run-D.M.C. concedono il bis con King of Rock ma è il 1986 la data cardine in cui situare la nascita del filone: Kerry King è ospite in No Sleep ‘Til Brooklyn dei Beastie Boys e soprattutto esce il rifacimento di Walk This Way, l’epocale collaborazione fra i sempre presenti Run-D.M.C. e gli Aerosmith corredata dal celeberrimo video in cui Steven Tyler sfonda il muro facendo ufficialmente saltare le barriere fra i due generi.
Nel 1987, con sommo orrore dei metallari tradizionalisti, ha la sua genesi il rap metal e se i Public Enemy campionano con nonchalance Angel of Death in She Watch Channel Zero, la “colpa” è tutta degli Anthrax che firmano l’irriverente I’m the Man.
Da quel momento la valanga è partita e niente può fermarla: i Metal Church accompagnano Sir Mix-A-Lot nello stravolgimento della sabbathiana Iron Man (1988), i Ministry reclutano The Grand Wizard e The Slogan God in Test (1989) e i Faith No More scalano le classifiche con Epic. Nel frattempo, alcuni gruppi crossover incorporano elementi rap (Biohazard, Red Hot Chili Peppers, Suicidal Tendencies) e nascono crossover/rap band come 24-7 Spyz o Urban Dance Squad.
Gli anni ’90 vedono il featuring tra Tourniquet e P.I.D. (Spineless dall’album Psycho Surgery, 1991), il blasfemo trattamento di Bring Da Noize da parte dei Public Enemy e degli Anthrax sempre nel ’91, il debutto di vere e proprie formazioni rap metal come Stuck Mojo, Shootyz Groove e Clawfinger e infine non possiamo non citare due nomi cardine del crossover rap come i Body Count e gli immensi Rage Against the Machine.

È in un simile contesto che Happy Walters, manager dei Cypress Hill e degli House of Pain, si rivolge ai produttori del film suggerendo loro la possibilità di una colonna sonora interamente basata sul rap rock/metal: il tentativo ha successo (aiuta anche la presenza nella pellicola di Everlast) e così viene realizzato il primo album della storia in cui gruppi rock, alternative/grunge e metal offrono i propri servigi a crew hip-hop e a rapper solisti.

Un’autentica miniera d’oro attende gli amanti della contaminazione (im)pura fra metal e rap: c’è il proto-nu metal di Just Another Victim, dove i riff panzer degli Helmet collidono con gli scratch di DJ Lethal e il flow insolente di Everlast degli House of Pain, la chill zone di Fallin’ e l’incontro fra i pesi massimi Living Colour e gli immancabili Run-D.M.C. nel rap metal di Me, Myself & My Microphone.
Le periferie più malfamate delle metropoli americane reclamano l’attenzione nell’incendiaria title-track a cura dei Biohazard e degli Onyx, già insieme per il remix di Slam e qui autori di un devastante gangsta rap/hardcore metal edificato su ritmi sincopati e corpose gang vocals. Si gode anche nel cover medley thrashcore degli Exploited imbastito dagli Slayer e da Ice-T e nel pathos “epico” del rap metal di Another Body Murdered, tra i migliori episodi della tracklist in virtù delle strofe adrenaliniche sciorinate dai Boo-Ya T.R.I.B.E. intervallate dai vocalismi freak di Mike Patton.
Un odore intenso di marijuana esala dalla lisergica I Love You Mary Jane, traccia in cui il noise dei Sonic Youth sostiene la passione dei Cypress Hill per l’erba, mentre la spassosissima Freak Momma combina le metriche scattanti di Sir Mix-A-Lot (reduce dal successo di Baby Got Back) con la strumentale pseudo-surf rock dei Mudhoney.
Missing Link brilla per il sognante lavoro chitarristico dei Dinosaur Jr. e anticipa il gran finale costituito dal crudo rap metal di Come and Die dei Therapy? con il rapper Fatal e da Real Thing, ultimo pezzo in cui torna a spadroneggiare il gangsta-rap molleggiato di Sen Dog e B-Real dei Cypress Hill, questa volta spalleggiati nientedimeno che dai Pearl Jam (senza Eddie Vedder).

Judgment Night è il prodotto di un determinato background storico-musicale irripetibile e non poteva che uscire nel 1993, anno che rappresenta la convergenza esatta tra lo spegnersi della stagione del crossover propriamente detto e l’alba del nu metal: posta in mezzo a queste due ondate rivoluzionanti la frangia alternative, la colonna sonora di un film ormai dimenticato è diventata a sua volta una piccola pietra miliare e, sebbene il suo insegnamento non sia stato portato a compimento dai vari epigoni, resta comunque la dimostrazione di come due generi molto distanti fra loro potevano in realtà dialogare e creare composizioni ispirate come quelle in esame.

P.S. Era inizialmente prevista una dodicesima traccia intitolata Can’t Kill the Revolution, opera dei Rage Against the Machine e dei Tool: purtroppo Maynard e soci non hanno voluto completarla ma in rete è comunque disponibile la versione demo; godetevela perché nonostante lo stato d’incompiutezza merita un ascolto, se non altro per mera curiosità.



VOTO RECENSORE
93
VOTO LETTORI
81.83 su 6 voti [ VOTA]
Voivod
Mercoledì 13 Luglio 2022, 11.05.24
16
Una delle più belle colonne sonore degli ultimi 40 anni! D'accordo col giudizio del recensore.
Galilee
Martedì 5 Ottobre 2021, 12.34.32
15
Eh beh.. È un gran gruppo.
SkullBeneathTheSkin
Lunedì 4 Ottobre 2021, 22.13.22
14
@Galilee: lo sapevo che mi avresti rinfacciato gimmiroccauai
Galilee
Lunedì 4 Ottobre 2021, 22.11.55
13
Beh oddio 3 pezzi.. Jimmt Page, Green day, Wallflowers, rage against, Silverchair, I grandissimi Air e Jamiroquai con quella deeper underground che era uno dei pezzi più potenti di quell'anno. Certo era meno innovativa di JN. Però spaccava lo stesso.
Shock
Lunedì 4 Ottobre 2021, 21.59.52
12
@Skull: effettivamente dopo mesi senza una goccia d'acqua dalle mie parti sono due giorni che piove😂
SkullBeneathTheSkin
Lunedì 4 Ottobre 2021, 21.27.53
11
...io e Shock daccordo... provochiamo alluvioni. Comunque, @Galilee: naaaa, Godzilla avrà tre song buone. Molto rilevante Dracula 2000, col debutto dei Linkin Park e ottime performance degli altalenanti HedPE o dei mai troppo menzionati Taproot (ma tutta la tracklist è da urlo) e di certo anche il Corvo, stavo per scriverlo io: la compro per l'inedito dei Pantera e scopro i Nine Inche Nails, cosi come con Judgement scopro i Cypress Hill, cosi come prendo Last Action Hero per l'inedito dei Megadeth e scopro i Fishbone mentre mi innamoro degli Alice In Chains... l'ho detto in passato e lo ripeto, sbagliato non considerare questo tipo di uscite. Sono delle istantanee spesso molto interessanti.
Indigo
Lunedì 4 Ottobre 2021, 20.55.10
10
Ehi @Shock! Ma allora è una vera rimpatriata di utenti storici del sito Sulla soundtrack di The Crow avete pienamente ragione, mentre gli epigoni di Judgment Night ci sono stati ma nessuno è riuscito a raccoglierne l'eredità: penso alla colonna sonora di Spawn (1997) o alla compilation Loud Rocks (2000). C'è anche da dire che tra seconda metà anni '90 e primi '00 il nu metal ormai imperava e fagocitava tutto: dalle prime avvisaglie in Strangeland (1998) all'affermazione in Dracula 2000, Il Re Scorpione (2002), Queen of the Damned (2002), Resident Evil (2002), in parte Matrix Reloaded (2003), Freddy vs Jason e The Texas Chainsaw Massacre (2003). Quindi il rap rock/metal "puro" è come se avesse avuto il suo apice e al contempo il suo canto del cigno proprio in Judgment Night, spartiacque di fondamentale importanza storica.
Galilee
Lunedì 4 Ottobre 2021, 20.24.31
9
Già la colonna sonora del Corvo anche era grandiosa. Per i muri gusti citetei anche quella di Godzilla.
Shock
Lunedì 4 Ottobre 2021, 20.21.08
8
L.A. 92!!! L'incipit di una parte Disorder, urlato da ICE-T, questi sono gli anni novanta, un periodo in cui sembrava che il metal prendesse una nuova via, oltre gli schemi del passato indirizzandolo verso un futuro nuovo e roseo. E se ci sono due colonne sonore di quei anni sono due: una è questa, l'altra è Il Corvo. Questa è la celebrazione di quello splendido fenomeno chiamato crossover, che generò decine di gruppi straordinari, quasi tutti purtroppo finiti nell'oblio troppo in fretta. D'altronde leggi la tracklist e di quei gruppi chi è rimasto a galla oggi? Quasi nessuno, di nuovo purtroppo. In pratica, la colonna sonora di un fallimento, sigh. Chi più chi meno tutti i brani sono eccellenti, spezzo una lancia in favore proprio di Disorder, un pugno in faccia con un invasato ICE T. L.A.92!!!!!!!
Indigo
Lunedì 4 Ottobre 2021, 17.41.14
7
@Skull, innanzitutto mi fa piacere rivederti a commentare una mia recensione (penso a distanza di quasi un anno): aggiungo per chiudere il cerchio che nel '93 è nato anche il sottoscritto (circa due mesi dopo l'uscita di Judgment Night) quindi il voto era quasi obbligato A parte gli scherzi questo disco è fondamentale e la sua importanza storica trascende - come detto anche da @Rob- il valore delle singole canzoni. Si la traccia Can't Kill the Revolution la recuperi facilmente in rete: è niente più che una demo, ma vedere insieme RATM e Tool fa comunque un certo effetto.
SkullBeneathTheSkin
Lunedì 4 Ottobre 2021, 14.07.04
6
Dico solo "finalmente". Voto? Difficile esprimersi, dico solo che coincide con l'anno di pubblicazione Non sempre degli album che sono crocevia di importanza storica sono anche capolavori assoluti ed in particolare, questa OST, porta brani talmente diversi fra loro che dubito possa piacere a tutti nella sua interezza. Resta un unicum mai ripetuto, che rende bene il fermento creativo dei primi nineties così come pare in parte prevedere ciò che sarebbe venuto dopo, ad ampissimo spettro. L'hardcore di Disorder (la mia preferita) che di rap non ha nulla ma il metal di certo ne subì sempre più l'influenza (vedasi demanufacture zeppo di riff hc oppure il progetto nailbomb, ecc , nei due anni successivi) così come la dolcissima Fallin' che in sostanza ha ben poco anche di rock ma è un pezzo molto piacevole che a momenti ci presenta la trap vent'anni prima e per giunta priva di quel mood depresso tipico delle proposte attuali. Che dire, valore storico anche più di 93, è una gemma. Musicalmente forse 80 è anche troppo. Ringrazio Indigo del post scriptum… non lo sapevo. Sgarferò sul tubo.
Vittorio
Lunedì 4 Ottobre 2021, 9.08.00
5
Preso all'uscita e consumato. Figlio del suo tempo.
Indigo
Sabato 2 Ottobre 2021, 17.07.48
4
@NuMetalHead, Judgment Night è imprescindibile per chi ama il metal alternativo e ha giocato un ruolo fondamentale nel preparare il terreno al nu metal. Just another Victim è la mia preferita ma questa colonna sonora non ha un pezzo fuori luogo: le altre che ascolto sempre sono la title-track, another body murdered, come and die e real thing. Ma dove trovi nello stesso album Slayer, Pearl Jam, Helmet, Living Colour, Sonic Youth e crew come Run-D.M.C. o Cypress Hill? Da nessun'altra parte, solo qui. Questo è un unicum storico e la prima frase del commento di @Rob riassume bene il suo valore: visto che i nostri gusti musicali sono molto simili, procedi il prima possibile all'ascolto del disco che, come si è capito, è uno dei miei preferiti di sempre.
Nu Metal Head
Sabato 2 Ottobre 2021, 15.13.29
3
sempre conosciuto di fama, ma mai ascoltato... conosco la sola "Just another victim", vista la mia "infatuazione" per gli Helmet... ma ho come l'impressione che mi sto perdendo qualcosa a giudicare da recensione e commenti... dovrò rimediare...
Galilee
Sabato 2 Ottobre 2021, 9.51.23
2
Questa perla ce l'ho in vinile, ed è una fortuna perché non so se sia ancora reperibile. Si,concordo con Rob, buona recensione che riesce a far capire il valore del disco. Sinceramente non saprei che voto dargli. È difficile. Mmhh.... 90/100
Rob Fleming
Sabato 2 Ottobre 2021, 9.04.15
1
Quando l'importanza del disco va oltre addirittura alla qualità delle canzoni che contiene. Uno dei passaggi obbligati per chi vuol capire gli anni '90 quando era in atto una vera e propria rivoluzione musicale e anche culturale. Album oscuro, violento, potente. Complimenti anche al recensore che si è assunto le proprie responsabilità e ha "osato" mettere un voto e non un comodo "S.V.". Per me 85
INFORMAZIONI
1993
Immortal/Epic
Rap Metal
Tracklist
1. Just Another Victim
2. Fallin’
3. Me, Myself & My Microphone
4. Judgment Night
5. Disorder
6. Another Body Murdered
7. I Love You Mary Jane
8. Freak Momma
9. Missing Link
10. Come and Die
11. Real Thing
Line Up
1. Helmet/House of Pain
2. Teenage Fanclub/De La Soul
3. Living Colour/ Run-D.M.C.
4. Biohazard/Onyx
5. Slayer/Ice-T
6. Faith No More/Boo-Ya T.R.I.B.E.
7. Sonic Youth/Cypress Hill
8. Mudhoney/Sir Mix-A-Lot
9. Dinosaur Jr./Del The Funky Homosapien
10. Therapy?/Fatal
11. Pearl Jam/Cypress Hill
 
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