C’è stato un tempo in cui le compilation avevano una funzione precisa, quella di fare incidere gruppi che, si presumeva, avevano i numeri per sfondare e che difficilmente potevano avere la disponibilità necessaria ad incidere in proprio.
Non che tutti i gruppi che venivano inclusi in tali realizzazioni fossero in grado poi di proseguire la carriera, la gran parte spariva dopo questo exploit, ma nella lista erano sempre compresi uno o due nomi che invece erano in grado di farlo, e non di rado anche con risultati eclatanti, qualche esempio? Ecco:
Metal for Muthas, EMI 1980 1. Iron Maiden: Sanctuary 2. Sledgehammer: Sledgehammer 3. E.F. Band: Fighting For Rock And Roll 4. Toad The Wet Sprocket: Blues In A 5. Praying Mantis: Captured City 6. Ethel The Frog: Fight Back 7. Angel Witch: Baphomet 8. Iron Maiden: Wrathchild 9. Samson: Tomorrow Or Yesterday 10. Nutz: Bootliggers Metal Explosion, BBC 1980 1. Samson: Take It Like A Man 2. Praying Mantis: Johnny Cool 3. Trespass: Visionary 4. Taurus: Paper Chaser 5. More: Soldier 6. Money: Leo The Jester 7. Gillan: If You Believe Me 8. Angel Witch: Extermination Day Heavy metal Heroes, HM 1980 1. Twisted Ace: I Won't Surrender 2. Grim Reaper: The Reaper 3. Jaguar: Stormchild 4. Soldier: Storm Of Steel 5. Bitches Sin: Strangers On The Shore 6. Metal Mirror: Hard Life 7. Handsome Beasts: Local Heroes 8. Buffalo: Cold As Night 9. Expozer: Rock Japan 10. Split Beaver: Running Wild 11. Dragster: Do It 12. Witchfinder General: Rabies E che dire della gloriosa epopea di “Metal Massacre” nei suoi vari volumi? E l’elenco potrebbe continuare a lungo.
La situazione al giorno d’oggi è profondamente mutata, e non in meglio; se una volta si mirava, investendo nel futuro, alla valorizzazione di gruppi emergenti, adesso nella gran parte dei casi si tratta di Cd autocelebrativi con intenti smaccatamente commerciali comprendenti solo band già più che note presenti con brani ancora più noti.
In questa ottica il doppio Cd “Rock s’cool” non fa certo eccezione, diviso in sei capitoli più un finale, (HR – HM – Power – Thrash – HC ed Alternative) si ritrovano tra questi solchi una serie di canzoni che ogni metallaro che si rispetti ha già da un pezzo nella propria discoteca, in ordine sparso cito Whitesnake ed UFO ; Saxon e Metal Church; Kamelot ed Helloween; Kreator e Destruction; Sepultura e Hatesphere; Engel e Skinny Puppy –due citazioni per capitolo – con finale affidato all’evergreen “Ace of Spades” nella versione live di “Better Motorhead than Dead”.
Magari utile per un viaggetto con colonna sonora da ascoltare di sottofondo e senza troppa attenzione, oppure come manuale introduttivo all’ambiente per chi non è in possesso dei fondamentali del settore, “Rock s’cool” , disponibile anche separatamente e nella versione video, si può descrivere con un unico , semplice, efficace vocabolo: INUTILE.
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