Ci sono canzoni che, dopo pochi ascolti, scivolano via senza lasciare troppi ricordi; ci sono canzoni che, passate fino allo sfinimento dalle radio di mezzo mondo, restano in mente a prescindere dal fatto che ci piacciano o meno; ci sono canzoni che, oggettivamente, non dicono nulla già al primo ascolto; ci sono canzoni strumentalmente grandiose, degne di risuonare nella nostra memoria per anni; ci sono canzoni che travalicano la musica per sconfinare nella poesia; infine, ci sono canzoni che assurgono a veri e propri manifesti di un’epoca, di un genere, grazie ad un’irripetibile combinazione di testo, musica, atmosfere e feeling. Canzoni la cui memoria dura a distanza di anni ed è condivisa da chiunque, in vita propria, abbia mai anche soltanto acceso uno stereo. Oggi voglio parlarvi proprio di una di queste: è una canzone lunga, difficile, per certi versi bizzarra, che mostra un gruppo all’apice della propria fama confezionare otto minuti di musica sognante, fantasiosa e potente al tempo stesso. Voglio parlarvi di Stairway to Heaven.
Il brano in sé, come già ampiamente sottolineato, credo sia noto a tutti -anche a coloro che non masticano rock- pertanto non ritengo sia necessario presentarvi l’immortale brano inciso dai Led Zeppelin. Ai fini della nostra analisi giova ricordare semplicemente che Stairway to Heaven è la quarta traccia del quarto album della band inglese, un album particolare perché, a differenza dei precedenti (che comunque non avevano titoli particolarmente originali, limitandosi a riportare il nome della band più il corrispondente numero romano), non ha titolo. La copertina, raffigurante un contadino curvato dal peso che porta sulla schiena, è difatti priva di qualsivoglia scritta o segno e solo a lato possiamo scorgere i quattro simboli che rappresentano i quattro membri della band, Robert Plant, John Paul Jones, John Bonham e Jimmy Page. L’idea dei simboli per rappresentare la band è farina del sacco proprio del fenomenale chitarrista londinese, storicamente appassionato di esoterismo e spiritualismo, tanto da aver addirittura acquistato la casa scozzese del celebre occultista Aleister Crowley. Tale sperticata passione di Page, che del resto accomunava (seppur in misura minore) anche gli altri membri del gruppo, è la chiave di volta per azzardare un’interpretazione del testo della meravigliosa Stairway to Heaven, che a livello musicale è talmente perfetta da non aver bisogno di descrizione alcuna. Il testo, difatti, è ricco di riferimenti più o meno criptici ad allegorie e misticismo, senza che per questo sfoci necessariamente nel becero satanismo di cui tanto si è parlato. A tal proposito è fondamentale ricordare che le parole di questo brano, seppur sicuramente influenzate da Jimmy Page, sono opera di Robert Plant che, in seguito, ammise di aver tratto ispirazione dalle opere dello scrittore scozzese Lewis Spence, in particolare dal suo libro Magic Arts in Celtic Britain. Esoterismo e spiritualismo celtici, dunque, sembrano essere le principale fonti di ispirazione per il testo del brano. Ma, per meglio comprendere i riferimenti a tali concezioni magico-filosofiche, addentriamoci a fondo nella canzone stessa.
Introdotta da uno dei più celebri arpeggi della storia della musica, la dolce voce di Robert Plant inizia a narrarci la sua storia:
There's a lady who's sure all that glitters is gold
And she's buying a Stairway to Heaven.
When she gets there she knows, if the stores are all closed
with a word she can get what she came for
ooh, ooh, and she's buying a Stairway to Heaven.
There's a sign on the wall, but she wants to be sure
'cause you know sometimes words have two meanings.
In a tree by the brook, there's a songbird who sings,
sometimes all of our thoughts are misgiven
ooh, it makes me wonder
C'è una signora che è sicura che sia oro tutto quel che luccica e sta comprando una Scala per il Paradiso. Quando vi arriva sa che, se tutti i negozi sono chiusi,
con una parola può ottenere ciò per cui è venuta e sta comprando una Scala per il Paradiso.
C'è una scritta sul muro, ma lei vuole essere sicura perché, sai, talvolta le parole hanno due significati. Su un albero vicino al ruscello c'è un usignolo che canta, talvolta tutti i nostri pensieri sono sospetti e questo mi stupisce
Chi è questa ambigua figura femminile presentataci nella prima strofa? Gli irriducibili avversari del rock e di questa canzone in particolare hanno da subito sostenuto che essa sia una metafora atta ad indicare l’iniziazione e l’ascesa verso un nuovo tipo di religione pagana, un qualche oscuro credo di non precisata identità. In realtà, leggendo meglio, la donna potrebbe essere un’allegoria della società, una società grassa ed arrogante incentrata sui beni materiali, che pensa di poter acquistare tutto ciò che vuole col solo potere del denaro o della sua tronfia voce; è convinta di poter comprare persino una scala per il Paradiso, o forse una scala verso un proprio personale Paradiso, fatto di fredde gemme luccicanti e di piacevoli beni di consum, ma privi di anima. Più convincente rispetto alle ipotesi occultiste, no? Eppure i fanatici del complottismo esoterico hanno trovato ancor più da ridire sulla seconda strofa, sostenendo che i due significati citati nel testo siano la prova più evidente della doppiezza del testo stesso: da un lato una canzone che parla di atmosfere sognanti ed in armonia con la natura (cosa ci può essere di malvagio in un usignolo cantante non si sa), dall’altro un significato nascosto, che intenderebbe deviare la gioventù verso il Male. Questa polemica, in particolare, ha assunto enorme celebrità per il famosissimo, presunto messaggio satanico contenuto nella seconda metà del brano. Torneremo in seguito su questo controverso episodio ma, per ora, andiamo avanti, mentre la chitarra di Jimmy Page e le tastiere di John Paul Jones ci cullano con la loro musica sognante.
There's a feeling I get when I look to the west.
and my spirit is crying for leaving.
In my thoughts I have seen rings of smoke through the trees
and the voices of those who stand looking.
Ooh, it makes me wonder.
Ooh, it really makes me wonder.
And it's whispered that soon, if we all call the tune,
then the piper will lead us to reason
and a new day will dawn for those who stand long
and the forests will echo with laughter.
C'è una sensazione che provo quando guardo ad ovest e il mio spirito grida per andarsene. Nei miei pensieri ho visto anelli di fumo attraverso gli alberi e le voci di coloro che stanno ad osservare. E questo mi fa pensare Questo mi fa davvero pensare.
E si mormora che presto, se tutti noi intoniamo la melodia, allora il pifferaio ci condurrà alla ragione e sorgerà un nuovo giorno per coloro che aspettano da lungo tempo e le foreste risponderanno con una risata.
Un po’ criptici i nostri amici inglesi, eh? Indubbiamente alcuni di questi versi sono assai ardui da comprendere, pertanto dobbiamo partire dal presupposto di doverci concentrare più sul significato complessivo che sulle singole parole, altrimenti rischieremmo di andare in confusione. L’ovest, ad esempio, potrebbe essere un riferimento all’idea di purezza del Selvaggio West, che certamente già all’epoca della canzone non era più molto selvaggio, ma che in ogni caso ancora oggi indica un’idea di avventura, di mistero e di fascino. Quindi, in sostanza, la ricetta per permetterci di elevarci rispetto al gretto materialismo della società contemporanea potrebbe essere quello di volgere la nostra attenzione all’ignoto, allo sconosciuto, magari anche ribellandoci rispetto alla chiusura mentale della società stessa. C’è anche chi potrebbe leggervi, come al solito, l’invito a sovvertire la società ed a rifugiarsi in culti oscuri, ma io preferisco pensare che Robert Plant e soci abbiano voluto indirizzarci verso una sorta di cammino spirituale per aiutarci a migliorare noi stessi e le persone attorno a noi. In questo senso coloro che aspettano, intenti ad osservare il mondo, potrebbero essere sia i conservatori che disapprovano questo tipo di cammino spirituale, sia un’ipotetica schiera di potenziali “illuminati”, ancora però imprigionati nelle viscere della società e quindi ancora incapaci di muoversi e ribellarsi. Ma, proprio quando meno ce lo aspetteremo, giungerà finalmente la chiamata verso un mondo migliore, dove l’uomo vivrà in pace ed in armonia con la natura, come molti attendono. Chiaramente un messaggio così criptico ed evanescente può condurre anche ad interpretazioni nefaste; ad esempio un ascoltatore pessimista potrebbe vedere nell’enigmatico pifferaio la figura della Morte, che interverrà liberandoci dal crudele mondo terreno e portandoci in una dimensione di armonia e pace interiore. Ma, senza dover per forza essere così tragici, si può tranquillamente ribadire che il vero messaggio è quello di migliorare umanamente noi stessi e di vivere in armonia con il mondo che ci circonda.
Veniamo ora alla celeberrima strofa che, oltre a proseguire il discorso riguardante il messaggio spirituale della canzone, è stata bersagliata da mezzo mondo perché, ascoltata al contrario, conterrebbe un’inquietante invocazione a Satana. Prima, chiaramente, analizziamo il testo “normale”.
If there's a bustle in your hedgerow, don't be alarmed now,
it's just a spring-clean for the May Queen.
Yes, there are two paths you can go by, but in the long run
there's still time to change the road you're on.
And it makes me wonder.
Se c'è trambusto nella tua siepe non ti allarmare, è solo la pulizia di Primavera per la Regina di Maggio. Sì, ci sono due strade che puoi percorrere, ma a lungo andare
c'è sempre tempo per cambiare strada. E ciò mi fa pensare.
A parte il riferimento alla Regina di Maggio, che Robert Plant potrebbe aver rubato alla già citata opera di Lewis Spence, stavolta il significato sembra essere abbastanza chiaro, se rapportato a quanto dedotto in precedenza: la siepe in confusione può essere intesa come la nostra mente, confusa di fronte alle rivelazioni del nuovo cammino spirituale o forse semplicemente impreparata; ma, del resto, se è vero che si possono scegliere più strade per cambiare se stessi (o, chissà, anche per non cambiare e scegliere la via imposta dalla società), in ogni caso c’è sempre tempo per cambiare la propria scelta ed intraprendere un altro percorso. Non ci sono dogmi precisi, insomma, ciascuno è e deve essere libero di prendere in piena autonomia le proprie decisioni.
Veniamo ora al tanto discusso messaggio nascosto: la versione più accreditata è che, ascoltando la strofa al contrario, si possano udire le seguenti parole:
Oh here's to my sweet Satan,
the one whose little path would make me sad,
whose power is Satan.
He'll give those with him six-six-six.
There was a little tool shed
where he made us suffer, sad Satan.
Oh ecco il mio dolce Satana, l’unico il cui piccolo percorso mi renderebbe triste, il cui potere è Satana. Egli darà a coloro che sono con lui il 666.
C’era un piccolo capannone degli attrezzi
dove ci faceva soffrire, triste Satana.
Ecco, dunque, il trionfo dei complottisti: è vero, ci sono più percorsi che si possono seguire e, addirittura, è quanto mai vero che, come scrivevano i Led Zeppelin pochi versi prima, talvolta le parole hanno due significati: è sufficiente modificare il verso di lettura delle parole per scoprire il vero messaggio nascosto nel brano.
Chiaramente la teoria in sé è abbastanza risibile: in primo luogo, oggettivamente, il testo ha poco senso, anche a volerlo interpretare con una qualche complessa metafora; in secondo luogo io non sono un tecnico del suono, ma credo sia di una difficoltà praticamente insormontabile riuscire ad inserire un tale messaggio di senso (più o meno) compiuto all’interno della versione del brano ascoltata al contrario, per di più, chiaramente, facendo risultare di senso compiuto anche il testo normale. E, soprattutto, a quale scopo fare tutto ciò? Il rock era già ampiamente accusato di traviare i giovani e di condurli verso il Male (dice nulla Sympathy for the Devil dei Rolling Stones?), pertanto non sarebbe certo stato necessario inserire questa presunta invocazione al contrario: Robert Plant avrebbe tranquillamente potuto scrivere un’esplicita ode a Lucifero, tanto sarebbe stata considerata dai benpensanti al pari di una sua qualunque canzone. Limitiamoci a dire che la polemica su questo brano, probabilmente, non finirà mai, ma che forse è anche merito della diabolica controversia se Stairway to Heaven ha conquistato una fama così straordinaria.
Andiamo ora avanti col testo, che ci presenta l’ultima strofa prima dell’esplosione solista di Jimmy Page.
Your head is humming and it won't go,
in case you don't know
the piper's calling you to join him.
Dear lady, can you hear the wind blow, and did you know
Your stairway lies on the whispering wind?
La tua testa ronza e non smetterà,
in caso tu non lo sappia
il pifferaio ti sta chiamando per unirti a lui.
Cara signora, puoi sentire il vento soffiare, e sapevi
Che la tua scala riposa nel vento mormorante?
Eccoci finalmente giunti alla chiamata: come pensavamo prima, la mente è ancora confusa, ma nella testa di noi tutti ora risuona la dolce melodia del pifferaio, infine giunto per condurci verso la perfezione spirituale. Successivamente il messaggio viene rivolto alla signora citata ad inizio canzone, cioè alla società: il vento sta cambiando, è tempo che tutti se ne rendano conto, l’umanità può davvero ambire a qualcosa di meglio rispetto a ciò che normalmente le viene offerto. In fondo, la rozza scalinata per il Paradiso, fatta di beni materiali, riposa essa stessa nel vento, è anch’essa un percorso, ma è fragile e caduca come qualunque altro percorso, forse anche di più, perché poggia su basi prive di spirito. Il messaggio in questione, pertanto, potrebbe anche essere interpretato come una citazione dello spiritualismo cristiano, elemento non da escludere soprattutto se si considera che un riferimento ad una “Scala per il Paradiso” si trova anche nella Bibbia, nel libro della Genesi 28:12. Il testo lascia ora spazio alla magnifica chitarra di Jimmy Page, che tesse un assolo al tempo stesso potente e sognatore, talmente irripetibile da essere da molti a tutt’oggi considerato l’assolo più bello di ogni epoca.
Ma il gruppo ha ancora qualcosa da dire, un ultimo accorato appello da rivolgere a tutti i suoi ascoltatori:
And as we wind on down the road,
our shadows taller than our soul,
there walks a lady we all know,
who shines white light and wants to show
how everything still turns to gold.
And if you listen very hard
the tune will come to you at last,
when all is one and one is all,
to be a rock and not to roll
And she's buying a Stairway to Heaven
E mentre scivoliamo lungo la strada,
le nostre ombre più grandi della nostra anima,
là cammina una donna che tutti conosciamo,
che risplende di luce bianca e vuole mostrare
come ogni cosa si trasformi in oro.
E, se ascolti davvero bene,
alla fine la melodia verrà da te,
quando tutti saremo uno ed uno sarà tutti,
per essere una roccia e non per rotolare.
E sta comprando una Scala per il Paradiso.
L’ultima strofa, accompagnata da un gruppo di musicisti superbi che suona all’unisono, è la summa del messaggio contenuto nell’intero testo: non importa quanto grandi possano essere le nostre colpe o i nostri lati oscuri (quanto cioè le nostre ombre siano più grandi della nostra anima), in ogni caso possiamo capire quale sia il sentiero giusto da prendere se ascoltiamo davvero noi stessi e gli altri attorno a noi. Il materialismo e l’individualismo, chiaramente, sono sempre in agguato, pronti a mostrarci quale sia la via più facile da seguire, ma è proprio a noi, intesi non come singoli individui, bensì come gruppo coeso, che spetta scegliere per il meglio. E’ questo, difatti, l’unico modo per trovare l’armonia, per essere uniti e per non rotolare via, travolti dal grigiore di una vita stereotipata.
Eccola, dunque, la nostra Scala per il Paradiso: il nostro obiettivo nella vita, secondo i Led Zeppelin, deve essere quello di scoprire il potere della collettività, la necessità di vivere uniti fra noi, in armonia con le nostre anime e con la natura. Solo così, infatti, possiamo davvero migliorare noi stessi e gli altri e sfuggire al vero Male della società, inquadrabile dunque nel materialismo, ma anche e soprattutto nell’egoismo e nel disinteresse verso gli altri. Stairway to Heaven, in conclusione, è tutto tranne che una perversa ode al Male ed all’oscurità: è anzi uno splendido messaggio di solidarietà, di fratellanza e di uguaglianza, che ci ricorda, semmai ce ne fosse bisogno, che assieme tutti noi possiamo davvero cambiare il mondo che ci circonda. Forse è solo un’illusione, siamo d’accordo. Forse non riusciremo mai ad unirci davvero ed a fare qualcosa di concreto per rendere migliore quanto e quanti sono attorno a noi. Ma, in ogni caso, per pochi istanti possiamo essere concordi nel tributare il meritato rispetto ad una canzone straordinaria in ogni suo momento, sia nella musica che nel suo messaggio di pace.
|