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CRYPTIC WRITINGS - # 50 - Everything Dies - Type O Negative
29/02/2016 (3287 letture)
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I Type O Negative, si sa, sono sempre stati il gruppo di Peter Steele in tutti i sensi, tanto da diventare la principale valvola di sfogo del cantante/bassista, prima per la debordante rabbia degli esordi, poi per i sentimenti più intimi ed oscuri del gigante di origine polacca. Tutto questo si ripercuoteva nella musica e nei testi di Steele, i quali diventavano lo specchio delle sue paure, ossessioni, depressioni e amori. Dopo il successo di Bloody Kisses ed October Rust, la critica ed i fans aspettavano con ansia il quarto capitolo della saga Type O Negative e finalmente sul finire dello scorso millennio World Coming Down arrivò sul mercato spiazzando un po' tutti. Il disco era infatti cupissimo e pessimista, figlio di un periodo complicato con un Peter sprofondato nella spirale della droga. Ma soprattutto figlio della rassegnazione e di una terribile presa di coscienza del gruppo: tutti prima o poi dobbiamo morire. E non fu un caso la scelta dei due singoli estratti per lanciare il disco, Everything Dies ed Everyone I Love Is Dead, canzoni legate dal filo comune del lutto familiare, tema talmente importante (e devastante) per Peter da essere trattato in molte canzoni. Everything Dies è esplicita e mette a nudo la fragilità di un uomo che usa la musica come terapia, così visceralmente legata all'autore da essere stata sul punto di essere tolta dalla tracklist di World Coming Down perché troppo dolorosa. Piazzata come nona traccia all'interno del disco, Everything Dies non rappresenta forse una sorpresa in un album in cui è il mood oscuro a farla da padrone, lasciando pochissimo spazio alla luce ed anche all'umorismo cui i Type O Negative ci avevano abituati in passato. L'inizio è doom e pesante, nero ed opprimente, fino a quando improvvivsamente si interrompe, lasciando solamente le tastiere di Josh Silver ed il basso di Peter protagonisti della strofa, finendo inevitabilmente messi da parte quando il cantante inizia a recitare i suoi versi, quasi come se fosse lasciato da solo sul palco davanti al pubblico a confessare la propria sofferenza.
Well I loved my aunt But she died And my Uncle Lou But he died
I'm searching for something which can't be found But I'm hoping I still dream of Dad Though he died
Beh, ho amato mia zia ma è morta e mio zio Lou ma è morto
Sto cercando qualcosa che non posso trovare Ma ci spero Sogno ancora mio padre Anche se è morto
Poche schiette parole, cantate in maniera semplice e senza tanti giri. I lutti che hanno caratterizzato gli ultimi anni di Peter vengono raccontati in maniera quasi cinica e distaccata, per chi non conosce i Type O Negative. In realtà in questi versi si vede il rammarico di un uomo che ancora non riesce a farsi una ragione della morte dei suoi cari e soprattutto del padre, avvenuta quattro anni prima mentre era in tour. Lo stesso Steele dichiarerà:
Mio padre è morto circa quattro anni fa. In realtà non ho razionalizzato ciò che è successo finché non sono tornato a casa dal tour e ho avuto tempo per pensare. Non dico di essere ossessionato dalla sua morte, ma vivo ancora nella stessa casa in cui abitavamo insieme e ci sono molti fantasmi. Ho perso interesse per tutto... sesso, lavoro, cibo. Non facevo che vedere il suo viso dappertutto. Dopo di lui ho perso una zia ed uno zio. È ciò che capita quando hai una famiglia numerosa. Io sono uno dei più giovani, quindi ho visto andarsene molte persone. La morte di mio padre è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per questo c'è tanta morte nell'album. Ho passato un periodo difficile, tentando di superare il senso di abbandono... che fosse dovuto alla morte di un genitore, la scomparsa di una persona cara, una donna che mi ha lasciato o persino la perdita di un animale da compagnia. Non è qualcosa che riesco ad affrontare bene.
Una evidente difficoltà nel razionalizzare la scomparsa di un punto di riferimento, l'unico altro uomo di casa Ratajczyk che aveva insegnato a Peter la cultura del lavoro. E per uno così malato di routine e simmetria fu un colpo durissimo, accaduto oltretutto durante una tournée, impegno assunto da Steele malgrado la sua riluttanza per la vita on the road. Tutto questo si riallaccia a Red Water (Christmas Mourning), traccia del precedente October Rust in cui viene cantato La mia tavola è apparecchiata per sette / Solo l'anno scorso ho cenato con undici, evidente riferimento a quell'inevitabile destino.
Everything dies Everything dies
Tutto muore Tutto muore
Il ritornello composto da due semplici parole ripetute suona quasi come il mantra di un uomo il quale realisticamente si rende conto che tutto è destinato a morire, come se questa consapevolezza lo aiutasse a superare quelle assurde speranze in grado solo di causargli sofferenza.
My ma's so sick She might die Though my girl's quite fit She will die
Mia madre è così malata potrebbe morire Nonostante la mia ragazza sia in forma lei morirà
La seconda parte del testo è per certi versi ancora più straziante, dato che a farla da padrone è la rassegnazione per una sorte che toccherà anche ad altri suoi cari, in primis la madre di Peter, malata da tempo alla quale il cantante/bassista è molto legato. Il solo pensiero di perderla e di assistere impotente al suo progressivo peggioramento fa impazzire Steele che scriverà anche un'altra canzone in merito dal messaggio ancora più duro, It's Never Enough, esclusa dalla tracklist perché troppo angosciante e che sarà ripescata nella raccolta The Least Worst of Type O Negative. Un pessimismo che non risparmia neanche la ragazza di Peter, per la quale, nonostante la fama di donnaiolo, provava sentimenti veri, tanto da aver paura di essere abbandonato.
Still looking for someone who was around Barely coping Now I hate myself Wish I'd die
Everything dies Everything dies Everything dies Everything
Sto ancora cercando qualcuno che c’era resisto a malapena Ora odio me stesso vorrei morire
Tutto muore Tutto muore Tutto muore Tutto
L'idea stessa di dover perdere altre persone care mentre ancora non si è riusciti a razionalizzare la scomparsa degli altri è troppo dolorosa ed è forse meglio morire piuttosto che soffrire ancora, ecco quello che pensa Peter. Perché alla fine tutto muore.
(No why?) Oh God I miss you (No why?) Oh God I miss you I really miss you
(No no no no)
(No, perché?) Oh dio, mi manchi (No, perché?) Oh dio, mi manchi Mi manchi davvero tanto
(No no no no)
Nonostante tutto è però impossibile vincere quella tristezza e le uniche parole che vengono in mente non possono che essere "mi manchi" e "perché", tra le lacrime di un dolore troppo grande. Qui l'assolo di Kenny Hickey è l'unico barlume di luce in mezzo alla cupa rassagnazione del pezzo, che ripiomba poi nella nera consapevolezza.
Everything dies Everything dies Everything dies Everything
Tutto muore Tutto muore Tutto muore Tutto
Alla fine non rimane niente se non la certezza di un'ineluttabile destino che accomuna tutti, del quale forse si riesce a prendere coscienza mentre la malinconica coda strumentale chiude il pezzo come un ricordo sbiadito dal tempo.
Della riluttanza di Steele per questo pezzo abbiamo già detto, eppure Everything Dies, una volta inserito definitivamente, fu scelto addirittura come primo singolo estratto dall'album per il quale venne girato anche un video, con evidenti riferimenti alla famiglia di Peter. Gli esterni vennero registrati al molo di Todd Shipyards, dove suo padre lavorava; sono inoltre alternate le immagini di una tavolata familiare in cui progressivamente scompaiono i commensali (ancora un riferimento all'ecatombe descritta in Red Water) oltre ai quattro membri dei Type O Negative che vengono piano piano ricoperti di terra. Lo stesso Peter disse che con quella canzone in pratica si era accoltellato da solo, ora non rimaneva che chiudere l'opera rigirando il coltello nella piaga. Nonostante questo pessimismo e l'atmosfera pesante che pervade la canzone (come tutto World Coming Down, peraltro) Evertything Dies è uno dei pezzi più amati dai fans, forse perché mostra un Peter così umano da dover esprimere al mondo quella sofferenza per poter andare avanti. Un dolore che è uguale per tutti, non importa chi tu sia o cosa tu faccia, raccontato con una semplicità disarmante che rende quel gigante rockstar e sex symbol uguale a tutti noi. Perché alla fine tutto muore.
Si ringrazia Elena Aren "Akaah" per il prezioso aiuto.
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Analisi del testo stupenda. Chapeau! Da brividi il contrasto tra quel pianoforte leggero alla Beatles e Steele che ci canta sopra parole così crude e personali... Che grande. |
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Lui è un altro personaggio di quelli che nella sua epoca (negli anni '80 soprattutto) è stato un po sottovalutato, un po deriso, come anche Quorthon per esempio |
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Alcor81@ Si successe in almeno tre occasioni, la più conosciuta fu se non sbaglio 89 o 90 quando si taglio le vene dei polsi. Altre volte ci provò con dei farmaci. Qualcuno vicino alla band è anche convinto che sia morto da suicida ma credo non potremo saperlo mai, le sorelle hanno alzato un bel muro di silenzio attorno a molti dei fatti capitati nella sua vita, non a caso la biografia è uscita fuori mezza mutilata |
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@Samba Non sapevo di questa cosa del suicidio, mi esce da un fianco |
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In realtà tentò il suicidio più volte, non con armi da fuoco ovviamente, il fatto che bevesse a livelli estremi era per lui una forma di anestesia da prestazione avendo forti problemi nel relazionarsi con sconosciuti... la cosa che ho sempre apprezzato di lui fu che non si nascose mai dietro al personaggio, anzi, non perse mai occasione per mettere a nudo la sua fragilità "im a small kid in a big body" e credo che in quelle dichiarazioni ci fosse una disperata richiesta d'aiuto. Purtroppo il music biz è spietato e lo sono anche molti fans. Si certo si sarà trombato lui più donne che donne specialmente a cavallo dei primi tre dischi ma non riuscì mai a raggiungere una vera padronanza della situazione, il sesso probabilmente era un modo per lenire i suoi dolori esistenziali. Anche la storia del suo foto report a nudo... non nascose mai che fu una mossa fatta fare dal management per incrementare le vendite e che in un certo modo lo fece anche soffrire. Non inventò niente di sicuro ma di certo rimane il fatto che oggi in giro un altro musicista così non lo troviamo purtroppo e per fortuna... rimane un unicum |
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Alla fine comunque nel Rock basta trovare il giusto dosaggio per fare la ricetta da leccarsi i baffi. Steele non ha inventato niente ma e' stato geniale nel creare una mistura con sonorità apparentemente agli antipodi come Beatles sabbath new wave anni 80 e certo hardcore newyorkese. I testi sono un modo per prendersi gioco dei suoi problemi esistenziali. Non e' arrivato agli estremi come kobain ma i suoi abusi erano una forma di autodistruzione. |
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Minchia che testo, gente allegra il ciel l'aiuta. |
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Per fortuna non l'ho comprato |
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Sono legato al trio delle meraviglie. Su tutti october, poi bloody quindi world, ma mi piacciono tutti é questione di lana caprina. Anche life is Killing e' notevole come magnifico rimane lo show di bologna con.opeth e guardian. Una critica postuma al dvd di riepilogo carriera che ho trovato veramente disgustoso...una vera monnezza |
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Bloody kisses tutta la vita |
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E' una bella battaglia tentare di capire quale sia il loro disco migliore mmhmm Direi che probabilmente sono una delle pochissime formazioni che non ha mai avuto cali né sbandate, cambio di stile ecc ecc Hanno si preso sfumature diverse e negli ultimi lavori era palese un riavvicinarsi a certe radici più "dirette" del passato musicale di Peter ma hanno sempre fatto roba magistrale. October Rust bellissimo, stavo per dire "solare" ma mi sono menato su una mano voglio dire lo si percepisce in un certo senso come più arioso, era il periodo come riportato anche da lui in varie interviste probabilmente più felice della sua vita, non immaginava che quella esplosione di successo avrebbe coinciso anche con la sua caduta. Da la in poi poveretto gliene capitarono di tutti i colori davvero. Incredibile come questo artista riuscisse a trasformare in oro ogni stato d'animo, dall'amore alla tristezza alla rabbia alla felicità il tutto sempre innaffiato da un bellissimo dark humor. Si si Trucido@ scrivevo di fretta intendevo li in quel pezzo viene proprio nominata, penso che lei sia uno degli elementi più ricorrenti nei suoi testi. Già... ma tanto rammarico davvero, in cuor mio spero ancora abbia giocato un altro dei suoi scherzi, che abbia voluto fare un'uscita di scena degna di sé e che sia finalmente riuscito a trovare la pace da qualche parte nella campagna che amava. Purtroppo non è così... chissà comunque se esiste qualche brano inedito ma immagino quelle arpie delle sorelle senza un guadagno adeguato dubito lo regalino agli ex compagni per una possibile raccolta... |
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Bello davvero questo articolo, ci fa ricordare il grande Peter Steele.Droga, dispiaceri, depressione, disturbo psichico bipolare, un mix micidiale che lo portò anche a tentare il suicidio, questo non gli ha impedito però di creare assoluti capolavori, e questa canzone ne è la riprova , certo è intrisa di profonda e angosciante tristezza e di tragico pessimismo, quasi leopardiano direi, come se sia aspettasse sempre dal destino il peggio, perdere persone care e aver la costante paura di perderne altre a cui si è legati, crea una sorta di idea di destino collegata alla lepardesca dura nutrice-crudele natura ( da la ginestra) rifelessa nella emblematica e pessimistica frase Everithing Dies, che pare non voler dare mai la felicità completa agli uomini, sempre pronta a colpirti in qualsiasi momento con spiacevoli eventi, traspare come un senso di angoscia e impotenza a non poter far nulla per proteggere chi veramente ci interessa e abbiamo a cuore. Brano , straziante, cupo e triste, il brano in questione e l'album da cui è tratto, io lo ascolto col contagogge, ma rimane un capolavoro.Il mio preferito è October Rust, ma tutti sono belli di album, ognuno ha le sue vvarianti e suggestive sfumature.Pter Steel, è stato un unicum nel suo campo, la sua scomparsa si sente eccome. |
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Il disco al quale sono più legato è october rust, perchè ai tempi riuscii a farlo apprezzare a tutta una compagnia di amici che non ascoltava metal. Quindi mi segnò un periodo. Rimane comunque il disco che ho ascoltato meno per i cazzi miei. Mentre world coming down non uscì dalla mia cameretta... |
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Sì certamente . Allora diciamo quello a cui sono più legato  |
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Non c'e un mio preferito. Son tutti ottimi secondo me. |
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Beh, Der Untermensch già potrebbe essere associabile comunque @Galilee: è vero World Coming Down non è un disco per tutti i giorni, però è il mio preferito in assoluto @Samba: concordo in tutto, anche Die With Me fu scritta per Elizabeth. Purtroppo non sapremo mai cosa avrebbe potuto creare o fare, è un grande rammarico. |
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Già.. |
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in quel caso avrebbe scritto Crabgrass NEVER dies!!! |
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Comunque Peter Steele non conosceva la nostra classe politica. Sennò una canzone così non l'avrebbe mai scritta. Eh eh... |
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bellissimo articolo come bellissimo è il pezzo e il disco. PS sicuramente una delle anime più tormentate e sensibili della scena musicale. E' proprio così la morte del padre così come il travagliatissimo rapporto con la storica compagna Elisabeth (citata anche in September' Sun) che lo portò tra le altre cose all'arresto furono probabilmente gli episodi chiave della vita e della fine di Peter. Soffriva di sindrome borderline e crisi depressive probabilmente ereditarie e riusciva a bilanciarsi tenendosi impegnato con il lavoro, poi il grande successo, le droghe e la perdita di identità e punti di riferimento umano lo misero ko. Nella tragedia sono stati propri questi stati d'animo e tristezza a ispirarlo nel comporre canzoni bellissime tipo questa... quasi un ritratto alla Dorian Gray, più le composizioni diventavano mature ed introspettive e più la salute lo abbandonava sino all'inevitabile fine. A parte la perdita dal punto di vista umano mi chiedo cosa sarebbe stato capace di fare se non fosse scomparso... |
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x "Er Trucido" gran bel articolo, i miei più sentiti complimenti. Sono un grandissimo fan dei Type O Negative. |
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Questo disco è davvero di una tristezza infinita. Non è certo musica che si può ascoltare tutti i giorni. Ai tempi però lo apprezzai tantissimo. Bell'articolino comunque, Ma la canzone devo riascoltarmela, non me la ricordo proprio. Riguardo alla musica come terapia, direi che sono in tanti a farlo, chi più chi meno nel rock e metal lo fanno quasi tutti. Il fatto che ad esempio un Nikki Sixx scriva canzoni più allegre non significa che queste non siano una terapia, o una fonte di equilibrio per lo stato d'animo. Un pò tutti i grandi artisti che credono veramente in quello che fanno e seguono molto i propri stati empatici cercando di indagare nel proprio inconscio usano la musica e tutto ciò che ci gira attorno come un terapia. Personalmente sono gli artisti che alla fine apprezzo di più. |
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