Ci sono canzoni destinate a rimanere nella storia. Canzoni senza età, in grado di trasmettere sensazioni eterne ed inossidabili. Nessuno più dei Queen avrebbe potuto celarsi dietro le note di un brano dal valore inestimabile, esempio lampante di come la musica sia nel bene e nel male promulgatrice di grandi speranze o tristi verità e non abbia timore di raccontarcele. Non sempre si ricerca un linguaggio diretto, schietto, ma spesso si ricorre a metafore, raffigurazioni e rappresentazioni che vanno al di là dei confini temporali per fissarsi con vigore nella nostra memoria. The Show Must Go On ne è un esempio perfetto. Una canzone che, a dispetto di ciò che si potrebbe inizialmente immaginare, è colma di speranza ed è permeata sopra ogni altra cosa dalla voglia di vivere, caratteristica innata in chiunque di noi. Creata principalmente dalla penna di Brian May, grazie ad un’idea iniziale di Roger Taylor e John Deacon, che ne delinearono la struttura musicale di partenza, The Show Must Go On è stata spesso negli anni ritenuta essere il testamento musicale di Freddie Mercury, a causa della malattia che in quel periodo stava venendo oramai purtroppo alla luce. Non si può sapere con certezza quanto la canzone rispecchiasse allora i pensieri di Freddie o quanto di personale ci fosse davvero nel testo, ma possiamo certamente notare come ogni verso sia pieno di allusioni, metafore e crude verità nascoste tra le righe che ci porterebbero facilmente ad immaginare quello scenario. Il brano si avvale di un crescendo musicale percepibile tra la parte iniziale e quella finale, in linea con l’aumento dello stesso pathos all’interno del testo e della consapevolezza che, nonostante il nostro destino sia già scritto, non bisogna lasciare che gli eventi ci abbattano senza provare a lottare, ed occorre affrontare questa vita meschina che ci sta abbandonando col sorriso sulle labbra. Da quanto si evince dalle testimonianze successive di coloro che hanno fatto parte dell’universo-Queen in quel periodo, è l’intero album Innuendo, in realtà, a far trasparire quest’aura di consapevolezza da parte della band inglese al fatto ineluttabile che quello sarebbe stato l’addio di Freddie Mercury ai fans, alla musica, al mondo intero. E The Show Must Go On non è altro che l’ultimo atto di questo passaggio da ciò che è stato a ciò che verrà. Ma passiamo ora ad un’analisi più accurata del testo, uno dei più poetici e significativi che i Queen siano stati in grado di partorire in tutta la loro carriera, andando così anche a capire meglio la realtà della formazione inglese negli anni successivi alla dipartita di Freddie Mercury.
IL DESTINO È GIÀ SCRITTO
Empty spaces - what are we living for Abandoned places - I guess we know the score On and on, does anybody know what we are looking for... Another hero, another mindless crime Behind the curtain, in the pantomime Hold the line, does anybody want to take it anymore
The show must go on The show must go on, yeah Inside my heart is breaking My make-up may be flaking But my smile still stays on
Spazi desolati, per cosa viviamo? Luoghi abbandonati, credo che conosciamo già lo spartito Avanti e ancora avanti, qualcuno sa cosa stiamo cercando? Un altro eroe, un altro crimine senza senso Dietro il sipario, nella pantomima Resistere, c’è qualcuno che voglia ancora farlo?
Lo spettacolo deve continuare Lo spettacolo deve continuare, sì Dentro, il mio cuore si sta rompendo Il mio trucco potrebbe sciogliersi Ma il mio sorriso resta
Ci troviamo fin da subito di fronte ad uno scenario colmo di tristezza e desolazione, in cui sono presenti tanto la consapevolezza del proprio destino quanto l’incertezza su quello che dovrebbe essere il nostro scopo esistenziale. Ciò che viviamo ha le fattezze di una pantomima, una sorta di rappresentazione teatrale, ed è chiaro che in queste condizioni sia difficile che qualcuno abbia ancora la forza di non lasciarsi andare completamente. Ma lo spettacolo, questa nostra stessa esistenza terrena, deve continuare a tutti i costi. Anche se non rimane più molto tempo bisogna continuare a sorridere. La prima parte del testo riprende molto da vicino la realtà delle cose per i Queen, che si ritrovarono a dover accettare la scomparsa imminente del proprio leader e amico più caro mostrandosi però al mondo intero come se nulla stesse accadendo. È stato lo stesso Freddie ad aver voluto a tutti i costi continuare a lavorare su Innuendo per riuscire a completarlo prima che la malattia lo debilitasse del tutto, affrontando le sessioni di registrazione con lo stesso sorriso sulle labbra di cui si parla nel testo.
CONTINUARE A SORRIDERE
Whatever happens, I’ll leave it all to chance Another heartache, another failed romance On and on, does anybody know what we are living for? I guess I’m learning (I’m learning learning learning) I must be warmer now I’ll soon be turning (turning turning turning) Round the corner now Outside the dawn is breaking But inside in the dark I’m aching to be free
The show must go on The show must go on, yeah yeah Ooh, inside my heart is breaking My make-up may be flaking But my smile still stays on
Qualunque cosa succeda, lascerò tutto al caso Un altro tormento, un’altra storia finita Avanti e ancora avanti, qualcuno sa per cosa viviamo? Credo di iniziare a capire Devo essere più caloroso adesso Presto prenderò una svolta Ora giro l’angolo Fuori inizia ad albeggiare Ma dentro, nell’oscurità, sto soffrendo per essere libero
Lo spettacolo deve continuare Lo spettacolo deve continuare, sì Dentro, il mio cuore si sta rompendo Il mio trucco potrebbe sciogliersi Ma il mio sorriso resta
Ciò che il destino ha in serbo è ora cosa nota, sarà il caso a gestire l’imminente futuro, qualunque esso sia. Rimane l’incertezza sullo scopo della nostra vita, ma ora è arrivato il momento di mostrarsi più calorosi e piacevoli, presto la morte arriverà e sarà inesorabile. Giunge l’alba di un nuovo giorno, ma l’unica cosa che ci si sente di desiderare nel profondo è di essere liberi una volta per tutte. La vita deve andare avanti, nonostante le forze siano già allo stremo e il trucco -esemplare e alquanto realistica metafora- ormai si stia sciogliendo dal viso, non rimane altro che continuare a sorridere.
MAI ARRENDERSI
My soul is painted like the wings of butterflies Fairytales of yesterday will grow but never die I can fly - my friends
The show must go on (go on, go on, go on) yeah yeah The show must go on (go on, go on, go on) I’ll face it with a grin I’m never giving in On - with the show
La mia anima è colorata come le ali delle farfalle Le fiabe di ieri crescono ma non moriranno mai Posso volare, amici miei
Lo spettacolo deve continuare Lo spettacolo deve continuare Lo affronterò con un largo sorriso Non mi arrenderò mai Avanti, con lo spettacolo
È questa la parte più poetica del testo, in cui l’anima assume il colore delle ali delle farfalle, e viene a galla una gioiosa realtà, ovvero quella che le fiabe del passato, nonostante gli anni che accumulano, non avranno mai una fine, ma rimarranno in eterno. Ci piace pensare che, in ugual modo, la leggenda di Freddie Mercury e degli stessi Queen non vedrà mai un punto di arrivo, ma rimarrà per sempre salda nei nostri ricordi. La sensazione di poter volare accresce la percezione che la vita terrena sia giunta al termine e solo il cielo potrà ora contenerci. La vita deve andare avanti, bisogna affrontarla col sorriso e senza arrendersi agli eventi. Bisogna andare avanti con lo spettacolo.
LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE
Ooh, I’ll top the bill, I’ll overkill I have to find the will to carry on On with the show On with the show The show - the show must go on Go on, go on, go on, go on, go on Go on, go on, go on, go on, go on Go on, go on, go on, go on, go on Go on, go on, go on, go on, go on Go on, go on
Sarò l’attrazione principale, supererò le aspettative Devo trovare la volontà di andare avanti Avanti con lo spettacolo Avanti con lo spettacolo Lo spettacolo, lo spettacolo deve continuare...
Il momento è ormai giunto, non c’è tristezza in queste parole, ma solo eccitamento perché sarà un grande momento, oltre ogni aspettativa. È vero, bisogna trovare la forza per andare avanti, ma lo spettacolo deve in ogni caso continuare. E continuare, e continuare...
È facile interpretare il testo come un vero e proprio resoconto degli ultimi mesi di vita di Freddie Mercury, ma ricordiamo ancora una volta che esso è venuto fuori principalmente dalla penna di Brian May ed il fatto che riguardasse così da vicino le vicende personali di Freddie fu più che altro un triste caso del destino. La tenacia con cui la stessa band dovette affrontare la composizione del brano, di fronte all’amara realtà, si può considerare come un grande gesto d’amore nei confronti dei fans e come giusto sipario per una carriera celebrata oltre ogni aspettativa. La scoperta della malattia risale addirittura a quattro anni prima, nella primavera del 1987, ma Freddie tenne inizialmente segreta la notizia persino ai suoi amici più intimi; solo nel 1989 rivelò tutto a questi ultimi, ma non trapelò nulla ai fans fino al giorno prima della sua morte, quando lo stesso cantante di origini africane rivelò la sua malattia alla stampa ed al mondo intero. Nonostante tutti questi problemi, il gruppo lavorò sodo negli ultimi anni e diede alle stampe The Miracle nel 1989 e Innuendo nel 1991, oltre a far uscire un disco postumo nel 1995, ovvero Made in Heaven, contenente le tracce che lo stesso Freddie Mercury registrò pochi mesi prima di morire. La più o meno recente collaborazione col talentuoso Paul Rodgers (Free, Bad Company, The Firm) e l’album pubblicato nel 2008 segnano una breve e non da tutti condivisa parentesi musicale per i membri originari della band, a cui solamente il bassista John Deacon non ha voluto partecipare. Anche il giovane Adam Lambert ha avuto modo di dire la sua dietro al microfono, con concerti dal vivo e riscontri più o meno graditi. Lo spettacolo deve continuare, questo è vero, ma le leggende non si possono certo sostituire.
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