Non che il periodo “ozzyano” sia privo di testi anche importanti, ma non è un caso che il nome di Ronnie James Dio sia già comparso all’interno di questa rubrica anche come artista solista. Quelli scritti dall’oriundo italiano, infatti, pur non essendo sempre stati di valore assoluto, hanno il pregio di contenere quasi sempre almeno una frase davvero significativa, un concetto fondamentale trasmesso in due righe in modo assolutamente poetico, ma efficace come se fosse espresso in prosa. Anzi; di più. Uno degli esempi migliori in tal senso, è il testo di Heaven and Hell.
TRA LO STUPIDO E LA BALLERINA: LA VITA Il pezzo parte col celeberrimo, solenne riff che tutti conosciamo. Basso e batteria restano soli e scandiscono il tempo utilizzando una modalità semplice ed efficace. Non servono “effetti speciali”, i riflettori sono tutti per la voce solista che si staglia in una specie di vuoto pieno di attesa per qualcosa che deve accadere o essere detto.
Sing me a song, you’re a singer Do me a wrong, you’re a bringer of evil The Devil is never a maker The less that you give, you’re a taker So it’s on and on and on, it’s Heaven and Hell, oh well
Cantami una canzone e sarai un cantante Fammi un torto e sarai un portatore di malvagità Il Diavolo non è mai un creatore E meno cose tu dai, più cose prendi E così va avanti e avanti e avanti È il paradiso e l’inferno
Il concetto portante del testo è già chiaro fin da questa prima strofa. “Il Diavolo non è mai un creatore”, sono le azioni dell’uomo a definirlo -semplificando- come buono o cattivo. Se canti, sei un cantante; se ti comporti in modo da danneggiare il prossimo e trarre vantaggi dagli altri senza dare in cambio ciò che sarebbe giusto, sarai portatore del male. E questo non perché una entità sovrumana agisce in modo da farti o non farti fare certe cose e nemmeno perché devi comportarti in un certo modo per obbedire a precetti ultraterreni, ma per tua esclusiva scelta. Il mondo gira in questo modo, da sempre, è paradiso ed inferno contemporaneamente e sta solo a te scegliere cosa fare e da che parte stare. Il sottotesto è quello di non cadere nel tranello della religione che ti dice che tutto è scritto, in un certo modo, e/o che la tentazione verso il male ti è data dal diavolo o chi per lui o peggio, che il bene deve essere fatto per paura di una punizione; sta solo a te.
La chitarra scandisce l’epicità del momento in modo sinistro. La voce di Dio riprende:
The lover of life’s not a sinner The ending is just a beginner The closer you get to the meaning the sooner you’ll know that you’re dreaming
So it’s on and on and on, oh it’s on and on and on It goes on and on and on, Heaven and Hell I can tell... fool, fool!
Colui che ama la vita non è un peccatore La fine è solo l’inizio E più ti avvicinerai al significato Prima ti accorgerai di stare sognando
E va avanti e avanti e avanti Oh, va avanti e avanti e avanti Va avanti e avanti e avanti, il paradiso e l’inferno Io posso dirlo... stupido, stupido!
Non dar retta a ciò che ti viene insegnato da alcuni, il male non si annida in un modo gioioso di assaporare la vita. Io che ho commesso degli errori per inesperienza (“Fool, fool”), posso dirti che certe cose che sembrano così importanti non lo sono davvero e, forse, tutto questo affanno, tutta questa ansia non sono giustificati. O almeno, non devono essere sprecati per questioni non fondamentali. Oltre al nuovo riferimento a non dar retta a certi precetti religiosi senza usare la propria testa va detto che, come almeno altre due volte nella carriera precedente di Dio in cui compaiono parole molto simili, il testo può essere interpretato facendo riferimento -anche- ai tarocchi. Lo Stupido (Fool) è la prima carta del mazzo e simboleggia la totale mancanza di esperienza della vita e l’assoluta innocenza di chi vi si affaccia per la prima volta. Poi, percorrendo un lungo sentiero irto di ostacoli e difficili prove che forgiano l’uomo, si giunge, laddove se ne abbia la forza morale, alla fine di un percorso per trovare “the World Dancer of the Universe”, riferimento alla ballerina che troviamo alla fine della strofa successiva con un significato ancora una volta ambivalente.
La parte musicale si fa prima più ariosa, onirica, poi rientra sui binari precedenti, ma con un piglio notevolmente più deciso.
Well; if it seems to be real, it’s illusion For every moment of truth, there’s confusion in life Love can be seen as the answer, but nobody bleeds for the dancer And it’s on and on, on and on and on...
Bene; ciò che sembra reale, è un’illusione Per ogni momento di verità c’è della confusione nella vita L’amore può essere visto come la risposta Ma nessuno sanguina per la ballerina E così va avanti e avanti...
E se tutto questo è vero, se è difficile o impossibile distinguere tra verità ed illusione, tra ciò che è importante e ciò che non lo è, forse l’unica risposta è l’amore o può esserlo per alcuni. Ma attento, abbassare le difese espone a dei rischi, al dolore e nessuno è disposto a sacrificare qualcosa per chi mostra compassione o si palesa senza maschere, nessuno sanguina per la ballerina. Questa, oltre ad essere ancora simbolo di purezza e di innocenza più matura, rappresenta anche lo stato di grazia totale raggiunto alla fine del percorso al quale abbiamo accennato prima. Interpretando il tutto alla luce delle due visioni, quindi, il significato nascosto è quello che nessuno è più disposto, nel mondo moderno, ad affrontare le difficoltà di un percorso verso il giusto ed ai sacrifici che ciò comporta. Nessuno, quindi, sanguina più per la ballerina, preferendo scorciatoie illecite, comode o peggio, senza muoversi dall’inizio del sentiero, senza di fatto vivere davvero.
La chitarra di Iommi irrompe sul tappeto sonoro con un assolo atipico, fatto di fraseggi che accentano la sensazione di irrealtà e paura, fino alla strofa successiva, la più importante. Quella a cui Dio teneva di più in assoluto, almeno fino a quel momento della sua vita e per molti anni ancora. Il tempo aumenta, l’assolo si fa più veloce, la batteria ed il basso salgono di intensità. La voce diventa interpretativa come non mai.
They say that life’s a carousel Spinning fast, you’ve got to ride it well The world is full of Kings and Queens Who blind your eyes and steal your dreams It’s Heaven and Hell, oh well
Si dice che la vita sia una giostra Gira velocemente e devi cavalcarla bene Il mondo è pieno di re e regine Che ti accecano gli occhi e ti rubano i sogni È il paradiso e l’inferno, oh, bene
Tutti ti consigliano di “cavalcare la giostra”, di adeguarti alla situazione, ma la verità è che “Il mondo è pieno di re e regine, che ti accecano gli occhi e ti rubano i sogni”. È lo stesso Ronnie a svelarci cosa voleva dire in una sua vecchia intervista a Rockerilla nel 1983 in cui dichiarò:
“Questa frase è dedicata a manager, agenti, medici. Il mondo è pieno di queste persone senza scrupoli che rubano le fantasie ai giovani ed alle persone di talento in cambio di denaro e fama e queste persone rimangono vuote dentro. Sono sempre gli stessi re e regine che governano il mondo a suon di arido denaro. Ovviamente, avrei potuto essere più esplicito nei loro confronti, ma in tal caso non sarebbe stato intelligente e probabilmente non sarebbe piaciuto.”
Sì, questo mondo è paradiso per alcuni ed inferno per altri. Ed è spesso chi sta in paradiso senza merito, per “diritti ereditari” o per semplice scaltrezza a determinare l’altrui inferno.
And they’ll tell you black is really white The moon is just the sun at night And when you walk in golden halls You get to keep the gold that falls It’s Heaven and Hell, oh no!
Fool, fool! You’ve got to bleed for the dancer! Fool, fool! Look for the answer! Fool, fool, fool!
E ti diranno che il nero in realtà è bianco E che la luna è solamente il sole di notte E quando camminerai per saloni dorati Dovrai tenerti l’oro che cade È il paradiso e l’inferno, oh no!
Stupido, stupido Tu devi sanguinare per la ballerina Stupido, stupido, cerca la risposta Stupido, stupido, stupido!
Il coinvolgimento nel canto sale al parossismo, mentre tutti gli strumenti aumentano anch’essi di intensità. Questa gente, animata da uno stolto spirito religioso che in realtà è solo incapacità di guardare oltre il proprio naso e voglia di far restare tutti al proprio infimo livello di comprensione del tutto, ti dirà che sbagli. Ti mentirà per il proprio tornaconto e per farti restare confinato nella loro meschinità, perché non sopportano che qualcuno possa avere la voglia e la forza di vivere davvero come loro, vigliaccamente, non possono. Ed allora, quando la vita ti offrirà la sua parte migliore, prendi tutto ciò che puoi senza rimorsi e senza danneggiare altri, tieniti la sua gioia, “l’oro che cade”, senza badare a precetti vuoti ed alle menzogne di chi vuole tutto per sé stesso e cerca da solo la verità. Tu devi sanguinare per la ballerina, perché senza sanguinare, senza sacrificio, non arriverai mai a vederla. Tu, “The Fool” per tutti, ma in cammino verso “the World Dancer of the Universe” senza badare a null’altro, senza dare ai beni materiali più importanza di quella che meritano, senza farti fottere da nessun re o regina.
Tutto si ferma e, forse, lo struggente arpeggio finale simboleggia il raggiungimento della pace e della luce alla fine della strada.
DI RE, DI REGINE E DI STUPIDI SAPIENTI Testo che, come da tradizione di Ronnie James Dio, si presta di proposito a varie interpretazioni, quello di Heaven and Hell è uno dei più sentiti e riusciti tra quelli firmati da Ronald James Padavona. La vita è un sentiero, possiamo dirigerci verso il paradiso o verso l’inferno, ma siamo noi a decidere. Non deve essere un comandamento religioso al quale ubbidire per paura della punizione divina, un vuoto dogma ad indirizzare i nostri passi. Le cose che arricchiscono la vita non sono peccato e fruirle nel giusto modo ti rende solo migliore. Dalla nascita come “fool” e fino al raggiungimento dell’ultimo sasso del sentiero, fai sempre il giusto e goditi la vita con e per gli altri. Tutto qui, verrebbe da dire, ma è davvero tutto qui, nonostante i vari “kings and queens” impegnati per non vivere e non far vivere.
|