PREMESSA
Con questa nuova rubrica desideriamo porre particolare attenzione ad un lato della musica troppo spesso lasciato ingiustamente in disparte: i testi. Se da una parte il componimento musicale richiede ore ed ore di lavoro, non di meno sicuramente ne occorrono alla stesura del suddetto testo; ma poiché sappiamo tutti fin troppo bene quanto sia più semplice prestare un vago ascolto ad un brano piuttosto che aprire il libretto all’interno del disco e seguire attentamente le parole che ci troviamo scritte, giusta conseguenza di ciò è il fatto di dare maggior rilevanza alla musica di per sé. Avendo scelto di spaziare non solamente negli infiniti generi appartenenti al metal, ma anche nel più vasto mondo del rock più in generale, senza porre limiti relativi all’età o all’importanza più o meno consistente di una band, il nostro intento è perciò quello di avvicinare in maniera considerevole la curiosità di tutti in relazione a questo elemento di non poco conto. Le idee per questa prima di una lunga serie di “puntate” sono state davvero molte, e non è stato affatto facile scegliere a chi sarebbe toccato l’onore di aprire le danze. Alla fine la decisione, seppur ardua, è caduta su una band amata praticamente da tutti, una band che ha fatto e farà ancora parlare di sé, e che ha dalla sua una lunga carriera traboccante di successi: gli Iron Maiden. Quest’oggi discuteremo infatti di Seventh Son Of A Seventh Son, canzone presente nell’omonimo album del 1988, il quale ha segnato un punto di svolta -forse il più importante- nella loro carriera, della quale loro stessi faranno tesoro (nel bene e nel male) qualche anno più tardi. L’album in questione è inoltre l’unico concept prodotto dalla band inglese, e seppur lontano nel tempo (sono ormai trascorsi ben ventidue anni dalla sua uscita), resterà per sempre impresso nella memoria musicale collettiva.
I TEMI E LA TRAMA I temi trattati in quest’album sono davvero affascinanti: a partire dalle profezie, e proseguendo tra moralità e misticismo, senza farsi mancare l’immortale dualismo tra vita e morte. Viene infatti narrata l’esistenza di un profeta, dalla sua nascita colma di significati simbolici alla sua morte, anch’essa non meno emblematica. Tutto ha inizio quando il Diavolo in persona si presenta alla madre del bambino esortandola ad ucciderlo subito, e spiegandole come ogni sua resistenza sarà assolutamente inutile (Moonchild); viene poi descritto il tormentato sogno di un uomo, (Infinite Dreams) e le visioni che ricorrono nella sua mente, le quali lo portano a pensare di aver perso il senno; è così dunque che decide di chiedere consiglio ad un vecchio profeta. Quest’ultimo gli descrive ciò che vede nella sua sfera di cristallo, ma il ragazzo non vuole credere alle sue parole (Can I Play With Madness). The Evil That Men Do non segue direttamente la trama principale, ma è basata sulla citazione del discorso tenuto da Marco Antonio davanti ai Romani in seguito all’assassinio di Cesare contenuta nel dramma Julius Caesar di William Shakespeare. Tralasciando per un momento la canzone di cui andrò a parlare fra breve, la storia del concept prosegue con la consapevolezza da parte del giovane delle sue effettive capacità profetiche, ma dato che egli non sarà ascoltato, l’intero villaggio è destinato a soccombere. Avvenuto il disastro, le colpe saranno attribuite a lui soltanto, poiché tutti pensano che abbia portato con sé una maledizione a loro nefasta (The Prophecy). Ora egli sente che il proprio potere si rafforza di giorno in giorno, ma non è in grado di dire se riuscirà a controllarlo; può vedere il futuro di una persona semplicemente guardandola negli occhi, e ne può scorgere le verità e le bugie (The Clairvoyant); ma alla fine solo i buoni muoiono giovani, mentre tutti i cattivi sembrano vivere per sempre (Only The Good Die Young).
IL TESTO Ma è naturalmente nell’intrigante testo di Seventh Son Of A Seventh Son che troviamo più che altro il succo del racconto, ed ecco dunque ciò che è scaturito dalla mente e dalla penna del maggior compositore della band, Steve Harris.
Here they stand brothers them all All the sons divided they'd fall Here await the birth of the son The seventh, the heavenly, the chosen one.
Ecco qui riuniti tutti i fratelli,
Tutti i figli, se separati, cadrebbero
Qui si attende la nascita del figlio Il settimo, il divino, il prescelto
Here the birth from an unbroken line Born the healer, the seventh, his time Unknowingly blessed and as his life unfolds Slowly unveiling the power he holds
Ecco la nascita da una stirpe ininterrotta Nasce il guaritore, il settimo, è il suo momento Inconsapevolmente benedetto e mentre la sua vita avanza
Lentamente si scopre il potere che possiede
Seventh son of a seventh son
Settimo figlio di un settimo figlio
Then they watch the progress he makes The Good and the Evil which path will he take? Both of them trying to manipulate The use of his powers before it's too late
Dunque essi osservano i progressi che compie Il Bene ed il Male, quale sentiero prenderà? Entrambi cercano di manipolare L’uso dei suoi poteri prima che sia troppo tardi
Seventh son of a seventh son
Settimo figlio di un settimo figlio
Today is born the seventh one Born of woman the seventh son And he in turn of a seventh son He has the power to heal He has the gift of the second sight He is the chosen one So it shall be written So it shall be done
Oggi è nato il settimo
E’ figlio di donna, è il settimo figlio
Ed egli è sua volta figlio di un settimo figlio Ha il potere di guarire Ha il dono della seconda vista Egli è il prescelto Così sia scritto Così sia fatto
TRADIZIONI POPOLARI ED INTERPRETAZIONI Nella tradizione popolare il settimo figlio di un settimo figlio è visto in modo perlopiù negativo. L’avversità nei suoi confronti deriva dal fatto che spesso la sua venuta al mondo viene interpretata come una specie di maledizione, e il soggetto in questione accostato addirittura a Satana, al Male Supremo, non considerando lui stesso la raffigurazione terrena in carne ed ossa di Satana, ma bensì solo in modo indiretto, probabilmente in qualità di suo “aiutante” o messaggero. Egli deve derivare rigorosamente da una prole, senza la presenza di una figlia femmina nata nel mezzo, ed avere come padre un uomo anch’esso nato come settimo figlio. Naturalmente la questione nel suo complesso riscontra alcune variazioni spostandosi di luogo in luogo; ad esempio, secondo alcune tradizioni, egli possiede dei poteri speciali innati, e li possiede secondo alcuni in quanto settimo figlio, secondo altri in quanto donatigli da Dio stesso (o dagli dei, a seconda della linea di pensiero). Il più curioso tra i suoi poteri è senza dubbio quello di possedere un eventuale undicesimo dito, che il soggetto può far comparire o scomparire a suo piacimento, ma più comune -e più verosimile- è il convincimento che egli sia un guaritore.
Differente interpretazione è quella diffusa in America del Sud, e principalmente in Argentina, secondo cui il settimo figlio di un settimo figlio assumerà l’aspetto di un lobizon, ovvero un licantropo. Secondo questa leggenda, tale mostro risulta essere umano durante le ore del giorno, trasformandosi soltanto in alcune determinate notti, e solitamente si nutre di bambini privi del sacramento battesimale. Come conseguenza di ciò, all’inizio del Novecento molti genitori arrivarono al punto di uccidere il proprio settimo figlio per timore di questa maledizione.
Per quanto concerne il numero sette invece, esso ha da sempre rappresentato un forte significato simbolico, e sono difatti innumerevoli i contesti in cui tale numero è stato, ed è tuttora, utilizzato. Svariati sono inoltre i riferimenti letterari e cinematografici in relazione a questo argomento, di cui vale senz’altro la pena citare quantomeno il recente esordio letterario dello statunitense Glenn Cooper, autore di due successi mondiali come Library of the Dead, pubblicato in Italia col titolo La biblioteca dei morti, ed il relativo sequel Book of Souls, per noi Il libro delle anime.
CONCLUSIONE Eccoci dunque arrivati alla conclusione, e come meglio potrei lasciarvi se non affidando la parola allo stesso leader Bruce Dickinson? Riportando infatti le parole che aprono il loro settimo album, e che parallelamente lo chiudono, porto a termine questo nostro primo articolo, confidando di essere riuscito a farvi apprezzare oltre che una semplice canzone, anche un po’ dell’intero, magico universo dei testi.
Seven deadly sins Seven ways to win Seven holy paths to Hell And your trip begins
Sette peccati mortali Sette modi per vincere Sette sentieri sacri per l’Inferno E il tuo viaggio inizia
Seven downward slopes Seven bloodied hopes Seven are your burning fires
Seven your desires...
Sette pendii discendenti Sette maledette speranze
Sette sono i tuoi fuochi ardenti Sette i tuoi desideri...
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